Sono alcune settimane che non parlo di eBook e di eBook Reader: meglio riprendere visto che le notizie non mancano col CES (che non è dove si fa la cac, però c’era lo Skiff ^_^) di Las Vegas appena passato. L’aggiornamento periodico per riassumere notizie e segnalazioni varie credo che diventerà un’abitudine. Ci sono tanti lettori interessati alle novità a tema eBook che non hanno tempo/voglia per seguire i siti di settore in inglese: devo pensare a loro.

È arrivato lo Skiff che schifo non fa

Se ne era parlato alcuni mesi fa: un nuovo lettore di eBook di grande formato, touchscreen, adatto per i giornali e le riviste, voluto dagli editori americani e da Hearst. Eccolo, è Skiff.

skiff

Il tanto atteso Skiff che si trovava al CES…

Skiff ha un bellissimo schermo da 11,5 pollici (risoluzione 1200×1600 pixel ) flessibile (nel senso di antiurto: non potete arrotolarlo come un papiro o farci gli aeroplanini) non eInk: utilizza transitor a pellicola sottile (TFT) sopra uno strato di acciaio inossidabile che garantisce una capacità di flettersi impossibile per il vetro dell’eInk. Lo schermo flessibile è prodotto da LG (ecco a cosa serviva lo schermo senza lettore abbinato che avevamo mostrato mesi fa!).

Dimensioni: 228,6 x 279,4 x 6,8 mm (all’incirca l’area di un foglio A4). Peso: mezzo kg.
La batteria dura una settimana (o migliaia di pagine, al solito). Dispone sia di connettività 3G che WiFi, ormai obbligatorie per i lettori del futuro (senza perlomeno il WiFi per permettere l’accesso al negozio direttamente dal dispositivo come si può a convincere la gente a comprare?).
Ulteriori informazioni e foto sul sito ufficiale.

ASUS ha presentato due interessanti lettori di eBook

ASUS, già azienda di grande importanza nell’ambito netbook (li hanno inventati loro con gli Eee PC) ha presentato due bei lettori: DR-570 e DR-950.

Il DR-570 ha, secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, uno schermo da 5,7 pollici OLED con risoluzione 768×1024 pixel e un refresh di 0,03 secondi. Ha una memoria interna flash da 4GB, accetta ovviamente le schede SD/SDHC e pesa appena 200 grammi. Con un refresh così rapido può visualizzare filmati in mp4, flash e avi oltre ai testi in PDF, ePub e TXT. Sì, avete capito bene: ci potete guardare i filmini porno! Pensateci: con appena 5,7 pollici di certo non potete leggere comodamente le riviste (come parrebbe invece dalla foto), quindi giusto i porno possono sfruttare il colore e la capacità di mostrare video. Un lettore di eBook più “multimediale” degli altri. ^_^

La batteria, grazie allo strabiliante schermo OLED, permette al dispositivo di durare ben 122 ore di uso reale (video, non pagina fissa!). Connessione 3G e Wi-Fi, naturalmente. Il tutto, si vocifero, al prezzo di appena 150 euro, ma non ho trovato conferme: secondo me si confondevano coi 200 dollari del DR-950 e questo con schermo OLED è più facile che venga sui 300 (ma chi può dirlo? La fine del 2010 è lontana…).

Il DR-950 è quello che mi interessa di più, come possibile acquisto di Natale 2010.
Ha uno schermo touchscreen in bianco e nero da 9 pollici (perfetto per tutti i miei eBook) con risoluzione 768×1024, ovviamente con tecnologia SiPix Microcup (l’alternativa attuale a eInk, ci tornerò dopo). Ha una memoria interna di 4 GB e ovviamente lo slot per schede SD/SDHC oltre alla porta USB (o mini-USB?). Connessione Wi-Fi, 3G e dove possibile anche WiMax. Solita porta per le cuffie per sentire gli MP3 mentre si legge.

Supporta PDF, TXT, Audible, TXT, MP3, ePub, HTML, JPEG, GIF, PNG e BMP. Ha il text-to-speech in 26 lingue, gestisce i feed RSS e ha una tastiera virtuale. Il tutto, si ipotizza, con un prezzo non superiore ai 200 dollari. Se è vero lo comprerò a Natale (sempre che non arrivi lo Skiff a prezzo accettabile)! ^_^

asus-dr950-dr570

Asus DR-950 e DR-570

AUO e SiPix Microcup Electronic Paper

A parte il colore con OLED (finalmente hanno prezzi umanamente accettabili?), la vera importante novità è la possibilità data dall’ingresso sul mercato degli schermi della SiPix (a sua volta di AUO, uno dei big mondiali della produzioni di schermi) con tecnologia Microcup: un concorrente molto migliore (il touchscreen ottenuto con uno strato plastico sopra l’eInk fa schifo!) e molto più economico che permetterà finalmente l’inizio della guerra dei prezzi. E poi, diciamolo, AUO potrà produrre molti più schermi di quanti ne poteva produrre PVI: questo eviterà che i prezzi rimangano alti a causa della capacità produttiva troppo scarsa per soddisfare tutta l’enorme domanda (ricordate i Nook venduti tutti ben prima di Natale?).

La stessa AUO, di cui avevo già parlato tempo fa, sosteneva che entro il 2011 ci sarebbero stati lettori di eBook a 100$. Beh, i 200$ (se è vero) per il maxi-lettore da 9 pollici ASUS a fine 2010 fanno ben sperare. E ricordiamo che il prezzo base a 149$ entro la fine del 2010, immagino per un lettore 5 pollici, era considerato probabile anche dalla PVI, non solo dagli ottimisti di AUO.
La guerra dei prezzi è iniziata.

Con gli eBook Reader il consumo di libri aumenterà?
Secondo quanto rivela il sondaggio di L.E.K. Consulting, sì.

“The fact that Amazon sold more Kindle books than printed books on Christmas Day 2009 speaks volumes,” said Dan Schechter, vice president and media and entertainment practice head for L.E.K. Consulting. “We’ve dubbed the 10% of consumers who own an e-reader as the ‘E-reader Republic,’ and think that it is a potential goldmine for content providers and advertisers alike,” explained Schechter. The survey also showed that almost half of e-reader users increased their consumption of books, and more than one-third of their consumption was incremental. This means that many books are being sold that would not have been sold as traditional print books.

Molti di quelli che posseggono un lettore di eBook sono di certo già arrivati alle stesse conclusioni. Io stesso da quando ho il Cybook Gen3 leggo più di prima, sia narrativa che saggistica, e compro anche libri in eBook che prima non avrei mai comprato né in eBook (il monitor del pc è scomodo) né su carta (costano e arrivano giorni o settimane dopo l’ordine): il prezzo più basso dell’eBook rispetto alla carta e l’ottenimento istantaneo favoriscono molto la mia propensione all’acquisto impulsivo. ^_^”

A parte la narrativa, questi eBook interessano a qualcuno?
Secondo O’Reilly sì. Nel gennaio 2008 O’Reilly, casa editrice specializzata in manuali di informatica, vendeva due libri di carta per ogni eBook, mentre ora vende circa tre eBook per ogni libro di carta.

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In blu i libri di carta, in rosso gli eBook

E non dimentichiamo che enTourage eDGe, di cui si è parlato tanto nei siti di settore negli ultimi mesi (io gli avevo dedicato un articolo per spiegare quanto apprezzassi il design a due schermi), ha stretto accordi con editori nell’ambito universitario/manualistico (McGraw Hill, Oxford University Press e John Wiley & Sons), chiarendo bene a tutti che col suo dualbook da 490 dollari desidera puntare agli studenti e ai professionisti.

Vendite di eBook in USA (a novembre) e in Spagna (nel 2009)
Abbiamo lasciato l’argomento “eBook in USA” con il record di 18,5 milioni di dollari (all’ingrosso, grossomodo la metà della vendita al dettaglio) di ottobre e anche novembre non se l’è cavata male: 18,3 milioni, per un totale di 36,8 milioni di dollari in due mesi. Il trimestre precedente (ovviamente da record) era arrivato a 46,5 milioni quindi, se anche dicembre segnerà un 18-e-oltre (ipotizziamo, visto il record di vendite di ebook per Kindle natalizio: minimo 19 e forse anche 20?) si arriverà a quota 55-57 milioni di dollari.

E in Spagna?
A quanto dice barcelonareporter.com vanno alla grande. Secondo TodoeBook nel 2009 c’erano in Spagna 100mila dispositivi di lettura per eBook (lettori di eBook?) contro la cifra definita “irrisoria” del 2008. Il mercato degli eBook, questo è un dato più chiaro, è cresciuto del 500% e negli anni precedenti non era stato fermo: la crescita era sempre buona (non dicono quanto, però), ma ora hanno fatto una vera impennata.

Cosa ha determinato questo boom? Pare la generale accettazione degli eBook da parte dei lettori unita a una politica non anti-digitale degli editori (bravi!), che hanno accontentato il popolo (sono aumentati notevolmente i libri disponibili in eBook) invece di cercare di fermarlo impedendogli di comprarli (e il popolo, si sa, se non ottiene legalmente allora otterrà illegalmente: pirateria).
Magari in Italia si muovesse qualcosa sul serio…

Amazon incentiva gli eBook economici col 70% di royalties

Che ormai, grazie al fenomeno Kindle, il prezzo di un eBook di narrativa sia considerato “equo” dai lettori solo se non supera i 9,99$ è un dato di fatto, ma Amazon vuole incentivare ancora di più gli autori ad abbassare i prezzi. Come saprete gli utenti di Amazon in USA possono già ora vendere i propri eBook sulla Kindle Digital Text Platform (DTP), ma ora potranno ricevere un 70% di royalties (tolte le spese di invio) se il prezzo sarà tra i 2,99 e i 9,99 dollari (e almeno il 20% al di sotto del prezzo del libro di carta).

“Today, authors often receive royalties in the range of 7 to 15 percent of the list price that publishers set for their physical books, or 25 percent of the net that publishers receive from retailers for their digital books. We’re excited that the new 70 percent royalty option for the Kindle Digital Text Platform will help us pay authors higher royalties when readers choose their books.”
(Russ Grandinetti, Vice Presidente di Kindle Content)

A quanto ammontano le spese di invio elettronico per Amazon? A 0,15 dollari per MB che per un tipico file da 368 KB sono 6 centesimi di dollaro. Ricapitolando, se quel libro da 368 KB fosse venduto a 8,99$, Amazon con la nuova opzione darebbe come royalties ben 6,25 dollari (contro i 3,15 dell’opzione standard).
Mica male.

Fine aggiornamento.
Seguite i link nell’articolo per ulteriori informazioni e incrociate le dita: il 2010 sarà l’anno della transizione, grazie a piattaforme di vendita come Google Editions e all’abbattimento dei prezzi! Non ho parlato del QUE, ma lo trovate qui (ha un prezzo ASSURDO e quindi mi sta sui coglioni ^_^).

53 Replies to “Aggiornamento periodico a tema eBook”

  1. Molti autori davvero bravi, come J.Konrath (Origin, Afraid, ecc.) stanno salendo alla ribalta in USA grazie al formato elettronico e le nuove royalties.

    Zweilawyer

  2. Interessante! Si stanno muovendo un po’ anche in Italia, da Marco Polo non hanno nulla nè sanno cosa sono, ma da Mediaworld ne avevano 3 modelli, se non erro. Costosetti, per ora, ma si spera in un abbassamento (e in un maggior numero di modelli) per Natale, o almeno io lo spero. C’erano anche degli interessanti foglietti illustrativi sui pregi dell’ebook ^^ Anche qui però i commessi non sapevano dire nulla XD

  3. Sì, in tutti i negozi Mediaworld dovrebbero essere presenti Booken Cybook Gen3, Booken Cybook Opus e Longshine ShineBook. Gen3 e ShineBook sono simili (come anche il FoxIt sono tutti, in soldoni, Netronix EB-600 venduti da altre marche…).

    Aspettate qualche mese che i prezzi calino e la “bolla” attuale dei lettori poco innovativi scoppi: SiPix Microcup (o anche OLED) e il Wi-Fi/G3 saranno necessari per un lettore che duri più di pochi mesi prima di essere obsoleto.

  4. Al leggendario centro boromerciale Porta di Roma, proprio da Mediaworld c’è un Cibook in mostra. Peccato che da un mesetto l’unica cosa che ci si vede sopra è una malinconica lucina rossa. Oltretutto il metterlo una corsia più in là dei lettori DVD portatili, dal lato opposto, è una mossa commerciale veramente astuta.

  5. Peccato che Amazon ignori l’esistenza di scrittori non anglosassoni per il suo mercato di ebook, ma magari presto le cose cambieranno.

  6. Tutto molto interessante. Per quanto io rimanga scettico che tali novità possano doffondersi nel disastrato panorama letterario italiano prima che nel 2012 arrivi la fine del mondo.

    @Duca: Sarebbe possibile chiederVi un umilissimo consiglio via missiva virtuale, o sommo?
    Vi rammento che possiedo due cugine libere, piacenti e -a meno di eventuali carrambate- ancora illibate…

  7. @Duca: Sarebbe possibile chiederVi un umilissimo consiglio via missiva virtuale, o sommo?
    Vi rammento che possiedo due cugine libere, piacenti e -a meno di eventuali carrambate- ancora illibate…

    Ok, mandalo, ma allega foto in biancheria intima delle cugine.

  8. Mi mancavano gli articoli a tema eBook:)!
    Vedere tutti questi lettori in bella mostra è una goduria senza prezzo. Non vedo l’ora che i prezzi scendano, così potrò finalmente leggermi Swanwick&Co. sul divano senza un portatile sullo stomaco (ouch!)
    A quando lo sbarco di editori simil-spagnoli sui nostri lidi?

  9. E per restare in tema… nel frattempo il mio Jetbook ha optato per un misterioso sciopero bianco (nel senso che non si accende più!), mah… io con l’elettronica o sono particolarmente sfigato oppure proprio non c’ho confidenza, vai a capire. Ah, e avevo una domanda: i siti di editori americani (molti, non so dire se tutti) non permettono l’acquisto del formato ebook ad acquirenti non-americani. Non so se la questione era già stata posta da altri e me la sono persa, ma insomma, premesso che se posso pagare un ebook a prezzo equo preferisco comprarlo invece di averlo piratato, sapete se esiste una maniera per aggirare l’intoppo?

  10. il mio Jetbook ha optato per un misterioso sciopero bianco (nel senso che non si accende più!)

    Nemmeno dopo una ricarica completa? Col Cybook quando si impallava e rifiuta anche di resettarsi si faceva così (era scarico, ma il firmware sballato mi sa che conteggiava la batteria sui refresh dello schermo e non sull’uso reale, per cui io che lo abbandonavo per giorni acceso -lo schermo non consuma, ma il resto sì- me lo trovavo scarico anche se segnava 70-80%) e poi lo si resettava.

    Fai buon uso di questo:
    http://www.mobileread.com/forums/forumdisplay.php?f=205

  11. @Duca: uhm, il problema si è presentato così. Il jetbook è versione ‘lite’, quindi adopera 4 batterie AA. Finora (una ventina di giorni di utilizzo NON intensivo) sono andato avanti con le batterie allegate alla confezione di vendita. Giorni fa ha cominciato a lampeggiare il messaggio di low-battery, io ho continuato a utilizzarlo finché ieri sera non si è spento. Cambiato le batterie (altra marca ma stesso tipo, ovviamente nuove), il jetbook è semplicemente rimasto spento, come morto. Provato con un’altra confezione di batterie, stesso risultato, nessun segno di vita. O le batterie che avevo comprato erano tutte fallate, oppure si è cimito il lettore in qualche maniera che non so comprendere. Purtroppo tra ieri e oggi (e anche domani) non ho avuto letteralmente un minuto libero da dedicargli, quindi non so proprio che abbia. Sto aspettando il fine settimana per trovare una soluzione (ed eventualmente sentire un mio amico che lavora con queste cose). Ti terrò aggiornato.

  12. Sono stati molto gentili, me ne spediscono uno nuovo a loro spese lunedì, ma dovrò pagare 90 eurozzi (l’equivalente della sostituzione schermo). Onde evitare il ripetersi dello spiacevole evento, immagino che dovrò costruirmi una custodia da lettura. Sono ben accetti consigli d’ogni sorta.

    Zweilawyer

  13. ottime informazioni. Quindi come avevi detto per prendere un lettore è meglio aspettare che escano i nuovi modelli più economici e più dotati. Bene bene il DR 950 per 200 paperi mi sembra parecchio interessante, lo metto in lista sogni erotici per l’anno nuovo.

  14. Anche il jetbook è redivivo! Dopo aver provato un centinaio di volte, l’opzione ‘reset’ infine ha funzionato! Evviva, stasera niente più Fabio Volo delle balle, si torna a Swanwick! ^__^

  15. Bene bene.. questo articolo mi ha fatto venire il voglino di comprare qualcosa. Speriamo che lo skiff non abbia un prezzo esagerato quando esce ç_ç

    Ma dite che tra qualche anno si troveranno i mod per farli assomigliare che so, ai data-board di star trek, o ai dataslate dell’inquisizione di warhammer 40k? XD

    Alex Frost

  16. Ah, giusto, i display mirasol me li ero dimenticati. Peccato. Non mi erano rimasti molto impressi, anche per il colore metallico (lì giallino, colpa della luce elettrica?) delle immagini. Hai fatto bene a linkare.

    Qui invece sembrano normali, senza strane tendenze al giallastro…
    http://www.mirasoldisplays.com/ces/

    Che abbiano problemi con la luce diretta? Eppure non era così “forte” (la camicia del tizio non è tutta giallastra, si vede il bianco).

  17. magari nelle versioni sucessive del mirasol riescono a migliorare la resa dei colori

    certo quì ci si interessa principalmente ai libri e di conseguenza agli e-book reader ma le applicazioni di questi schermi di nuova generazione sono estremamente interessanti per altre applicazioni.
    Penso al mio ambito di lavoro, video prodzione, prendiamo ad esempio gli schermi di preview per le riprese video, uno schermo che ha perfetta visibilità da qualsiasi angolazione, che non diventa illeggibile quando illuminato direttamente da luci forti, leggero, antiurto, versatile,

    un sogno bagnato per qualsiasi cameraman

  18. Da quello che ho capito i display mirasol usano delle microscopiche membrane che avvicinate o allontanate dalla superficie dello schermo cambiano la lunghezza d’onda riflessa (e quindi il colore). Non sono un fisico, però messa così sembra chiaro che se alla luce che illumina il display mancano alcune lunghezze d’onda quei colori non si potranno vedere. Probabilmente questi display soffrono se non sono illuminati da luce bianca (neon, led, sole). Nel video la luce che illumina l’uomo mi sembra giallina quindi deve essere quella che da quel colore al display.

  19. Senza dubbio: il risparmio energetico notevole unito all’ottima resa interessa portatili, netbook, cellulari… ogni schermo, inclusi quelli per applicazioni militari (l’esercito USA avevano cacciato fuori altri 50 milioni di dollari -per la seconda volta- per ricerche in ambito ePaper un paio di anni fa, no?).

    Probabilmente questi display soffrono se non sono illuminati da luce bianca (neon, led, sole). Nel video la luce che illumina l’uomo mi sembra giallina quindi deve essere quella che da quel colore al display.

    Sarebbe pessima come cosa dato il tipo di luce che si trova spesso tra lampadari e similari… peccato.

  20. Per quanto riguarda gli e-book, penso che i piccoli editori (e gli autori) dovrebbero attivarsi per utilizzare i servizi offerti da Simplicissimus. Altra cosa fondamentale è la questione IVA. Quella sugli ebook, in quanto prodotti informatici, è del 20%, quella sui libri del 4%. Ora, non ci vuole un genio per comprendere che c’è solo una differenza formale fra i due formati, visto che il contenuto è lo stesso. E’ assolutamente necessario un intervento legislativo che uniformi la materia, anche se immagino che le case più grandi abbiano tutto l’interesse al perpetuamento di tale disparità.

    Zweilawyer

  21. Si, della questione IVA si era già parlato varie volte negli articoli precedenti. Anche in quello in cui si diceva che in Spagna passa al 4% per gli eBook. Lo fanno perché richiesto dall’Unione Europea, quindi si spera che anche in Italia prima o poi lo facciano (quando? Boh… quando gli editori del cartaceo saranno disperati e migreranno per forza al digitale?).

  22. Io mi chiedo se anche i lettori eBook verrano tassati dal nuovo decreto a favore della SIAE. In teoria dovrebbero rientrare nella categoria “Memoria o Hard Disk integrato in un apparecchio multimediale audio e video portatile o altri dispositivi analoghi”. Per un lettore eBook come Skiff con 4GB di memoria interna si dovrebbe pagare 3,86€ euro in più.

  23. http://www.pianetacellulare.it/post/Operatori/10483_Siae-Tassa-anche-su-Hard-Disk-e-Cellulari.php

    Dovrebbero, almeno credo. Zweilawyer che dice?

    Comunque i lettori di eBook andrebbero proibiti: è evidente che in Italia, essendo il libro vendibile solo di carta, l’unica applicazioni di simili strumenti sia RUBARE i libri usando edizioni digitali ILLEGALI.
    Mandiamo i poliziotti a spaccare gli schermi dei lettori! O sarà l’apocalisse e il tracollo della civiltà!!!! E chiudiamo l’internet!!!!!
    XD

  24. Sarà interessante vedere la classificazione degli e-book reader. In fondo potrebbero rientrare in diverse categorie. Prendiamo il Gen3. Legge gli mp3 e ha 512 mb di memoria.
    L’aumento potrebbe andare dai 2,21 (mp3 fino a 512mb) ai 3,22 euro (memorie <1gb). Per gli e-readers con 1gb (Opus, Gen3 gold ecc..), l'aumento sarà di 3,22 euro.

    Devo dire che accetterei un provvedimento del genere, palesemente antigiuridico, se avessi la certezza di non vedere alcuna legge antipirateria analoga al recente aborto legislativo francese.

    Zweilawyer

  25. Sarà interessante vedere in quale categoria rientreranno gli e-reader. Prendendiamo il Gen3. Ha 512mb di memoria e può leggere gli mp3. A seconda di come verrà classificato, l’aumento sarà di 2,21 (mp3) o 3,22 euro (HD). Certo, parlare di e-reader come di un’unica categoria è difficile. L’Opus non ha mp3 e wifi, il Kindle ha entrambi, su altri sarà possibile scrivere (il legislatore li considererà netbook?).
    Escludo che possano rientrare in cellulari/smartphone o supporti Cd/Dvd (visto che si fruiscono i dati senza necessità di un lettore).

    Zweilawyer

  26. Aggiornamento per il DR-950 (che mi interessa molto): l’uscita è prevista per Aprile in Inghilterra al prezzo di 250 sterline VAT (IVA) inclusa.

    The 9-inch, touchscreen Asus DR-950 e-reader is due out in April, we’ve confirmed.
    […]
    Asus hasn’t set a definite RRP for the Asus DR-950 e-reader, but told us that it was aiming in the region of £250, including VAT.

    http://www.mirror.co.uk/news/technology/2010/01/22/asus-dr-950-e-reader-price-and-dated-for-the-uk-115875-21988368/

  27. Devo dire che accetterei un provvedimento del genere, palesemente antigiuridico, se avessi la certezza di non vedere alcuna legge antipirateria analoga al recente aborto legislativo francese.
    Zweilawyer

    Il decreto nomina solo la “copia privata” cioè “la riproduzione di un’opera dell’ingegno a scopi personali, da parte di colui che ne detiene una copia originale”. Peccato che la maggioranza delle “opere dell’ingegno” sono prottette con sistemi anticopia e che la rimozione di questi sistemi è un reato.
    Ricapitolando: Si paga per un diritto già pagato aquistando l’originale, e che non si potrebbe esercitare perché per farlo si commette un reato.

    …introduce un meccanismo perverso che fa crescere la tassa in ragione delle performance dell’apparecchio e incide, in definitiva, esponenzialmente sui costi sostenuti dagli utilizzatori. E’, a quanto ci risulta, l’unico esempio al mondo di penalizzazione dell’innovazione!!

    E a dirlo sono dei Presidenti di Confindustria.

    Quando uscirà un lettore eBook che mi piace forse lo comprerò all’estero. Se devo pagare di più preferisco darglieli al corriere che alla SIAE.

  28. Immagino che ora si debba aggiungere alla lista degli eReader anche l’iPad di Apple. Con il suo display da 9.7″ e l’autonomia dichiarata di 10 ore (navigando Wi-Fi, guardando filmati e ascoltando musica) dovrebbe essere un buon dispositivo di lettura. Le funzionalità aggiuntive unite al costo più basso probabilmente faranno affondare il QUE per i professionisti.
    Personalmente per quanto ammiri l’estetica e la funzionalità dei prodotti Apple odio a morte il fatto che si è costretti a usare solo programmi da loro creati o certificati. Se spendo 500€ euro su qualcosa voglio la libertà di poter installare anche una applicazione per l’autodistruzione di provenienza incera, se così a me gira. Apple sarà pure una gabbia dorata con tutti i comfort, ma una gabbia resta sempre una gabbia.

  29. Da quanto si è capito ha semplicemente uno schermo LCD (emissivo, pessimo in luce diretta, come un netbook o un portatile attuale… forse solo un po’ meglio se lo si guarda obliquo, visto che è LCD con tecnologia IPS). Non è un lettore di eBook più di quanto lo sia un tipico portatile. Inferiore agli OLED.
    La mossa del puntare sugli eBook col marketing fa parte della strategia Apple per massimizzare pubblico/risorse (venditore nel proprio store), dettare le regole del futuro mercato degli eBook e solo successivamente lanciarsi con lettori di eBook reali (forse).

    E di rincretiniti che comprano Apple per avere la mela sulla carrozzeria del gingillo ce ne sono tanti. La Apple ha ormai ben capito che la qualità non conta (sono passati i bei tempi delle innovazioni e della qualità?), ma importa molto di più il marchio (e non diciamo che non è così: ha abbandonato l’UNICO pregio dei Mac, i processori powerpc Motorola con architettura elegantissima RISC, a favore di processori basati su Intel x86 CISC, ma vadano affanculo…).
    Ricordiamo tra i typical Mac User Licia Troisi, Sandrone Dazieri e questo signore qui.

    Cito dedo

    Schermo retroilluminato enorme, non adatto alla lettura. Però c’è grande hype, gli editori faranno la fila per entrare, Apple li legherà contrattualmente e avrà lo store pronto per un’entrata sul mercato ebook più seria.

    Di buono c’è che usa ePub.

    E per una volta posso citare anche un mio ex-fan dal cuore spezzato, Gualkon/Hippoleonida, dandogli ragione: non facciamoci fregare dai signori del marketing.
    Mi terrò informato, ma da quanto ho letto finora è ancora meno lettore di eBook dell’enTourage eDGe e ancora più “semplice netbook”.

    Aggiunta dell’ultim’ora.
    Incredibile: Sandrone Dazieri non è entusiasta dell’iPad! Meno male. Aveva già dimostrato di non essere fesso, ma da un Mac-chettaro non si sa mai. Licia invece non delude le aspettative di comportamento del tipico utente Apple: lo vuole! Farà buona compagna nel negozio Apple al typical mac user della foto…

  30. Essendo un semplice LCD retroilluminato a led sicuramente avrà una leggibilità orribile alla luce del sole. Quello che più mi spaventa è che possa strappare importanti quote di mercato ai lettori eBook grazie all’iBooks store incantando i gonzi (che penseranno “se devo spendere 499$ per 9″ di eReader meglio comprarsi l’iPad che ha anche i colori e le boiate dell’iPhone”). D’altra parte l’iPad di Apple potrebbe spingere i produttori di eReader ad abassare i prezzi per timore della concorrenza.
    Altra fregatura dell’iPad è che monta l’iPhone OS e non una versione alleggerita del Mac OS X. Ciò significa che puoi giocare con tutti i giochetti cretini sulla birra dell’iPhone ma non usare una semplice office suit (editor di testi, foglio elettronico, ecc.).

    Precisazione tecnica: Il set di istruzioni x86 è una architettura CISC, ma dal primo Pentium (1995) in poi tutti i processori intel possono essere considerati degli “ibridi”. Nel processore viene fatta una traduzione da x86 a istruzioni più semplici (simili a quelle RISC) e poi vengono eseguite. A grandi linee possiamo dire che tutti processori intel degli ultimi 10 anni sono processori RISC con un traduttore x86. Ciò non toglie che una architettura puramente RISC è superiore.

    Chiudo con una carrelata di lik ironici dalla rete, “pad” in inglese significa assorbente oltre che blocco di carta.
    That Time Of The Month: The Internet’s Best Period-Related iPad Jokes
    CNBC Anchor Says the Apple iPad “Reminds Me Of Feminine Products”
    L’iPad era già stato previsto nel 2007. XD

  31. C’è anche da domandarsi come iPad dovrebbe competere contro i netbook (le dimensioni sono quelle, vuole fare come un netbook “ma più figo”, quindi il mercato di competenza è quello e non certo quello delle mozzarelle di bufala o degli smartphone) se non fa nemmeno multitasking. Ed è ingiustificato che non lo faccia: capisco l’iPhone, ma lui ha l’hardware più che adeguato a far più cose assieme…

  32. Ecco, l’articolo postato da Alex Frost conferma che i miei timori erano fondati. I citrulli che si credono guru dell’elettronica cascheranno nella trappola di Apple, (forse) trascinando amici e conoscenti con loro.

    Il colore grigino/verdastro, da vecchio Palm, dello schermo, non conforta molto la lettura, sarebbe utile invece un display completamente interattivo e colorato, ma qui ci vorrebbe un sistema operativo tutto nuovo.
    Marco Massara – il Giornale.it

    Il schermo del Kindle è grigino ma non verdastro (daltonico?), e per avere un display interattivo/colorato non basta cambiare il sistema operativo (Ma no! Siamo noi idoti ad acquistare monitor nuovi. Basta cambiare Sistema Operativo e il vecchio CRT 15″ diventa un LCD FullHD LED da 24″).

  33. Questo iPad proprio non mi convince. Troppo grosso e retroilluminato per essere un buon reader, troppe poche funzioni per rivaleggiare con un buon netbook. Eppure, qualcosa mi dice che andrà a ruba.

    Zwei

  34. Dovrà competere anche con MSI, stesso prodotto allo stesso prezzo (e se non sono rincoglioniti sarà di base multitasking) e Asustek lancerà il negozio.

    Micro-Star International (MSI) is set to launch a Nvidia Tegra-based tablet PC in the second half of 2010 priced US$500, according to company sales director Sambora Chen.

    Chen pointed out that MSI’s tablet PC will feature a 10-inch color touchscreen with wireless support and will be light-weight and thin for mobility, while featuring all the functions of a regular notebook. However, MSI will be flexible of the tablet’s specifications and will launch different models based on market demand.

    In additional news, Asustek Computer on January 27 announced Asus@Vibe, a digital content platform for providing music, news, digital lessons, e-books and web games.

    http://www.digitimes.com/news/a20100128PD214.html

    Basterà il marchio “attira rincoglioniti”? Forse.
    Ma gli schermi LCD resisteranno poco contro gli OLED: se il pubblico sbava per l’unico dato tecnico interessante, le 10 ore di durata, cosa dovrebbe fare con le 120 ore dell’OLED? Suicidarsi per lo sconvolgimento emotivo?
    Mah… Asus già sembra apprezzare questi schermi (DR-570), se vorrà usarli anche nei netbook sarà veramente figo.

  35. Secondo me il sasso dovrebbe vincere. E’ vero che non ha l’e-ink, ma non ha nemmeno uno schermo retroilluminato, quindi si può leggere senza problemi anche contro sole ^_^

  36. Sommo Duca,
    voglia Ella perdonarmi l’ardire di indirizzare la Sua augusta attenzione (e quella del Suo Gentile Pubblico) verso un odierna vicenda che trovo curiosa quant’altre mai.
    Questa:
    http://www.youtube.com/watch?v=9VymAn8QJNQ&feature=related

    Non c’è vapore, il genere non è proprio punk, ma evidentemente assistere ad uno spettacolo come questo non può che far riverberare suggestioni antiche mai del tutto, realmente, dimenticate.

    Nel congedarmi oso l’inosabile augurandomi che la Sua eccelsa penna troverà motivo e ispirazione (del che non dubito) acciocchè l’oggetto di questa mia possa essere scaturigine di un post ad esso dedicato.

    Cordialità.

  37. Duca, ho letto oggi sul giornale che anche a causa della guerra contro l’iPad i prezzi degli ebook sono aumentati parecchio (fino a 16 dollari!), l’articolo non era molto chiaro, quindi chiedo lumi a lei ^^

  38. È solo una questione di braccio di ferro tra Amazon e MacMillan. Amazon ha rimosso tutti i libri di MacMillan dalla vendita perché quelli volevano prezzi flessibili che superassero i 9,99 dollari (fino a 14,99).
    La prima ha ceduto, ma i libri della seconda pare che ancora non siano riapparsi come acquistabili, a quanto leggevo IERI (oggi non so). Vedremo in futuro.

    Di certo è che più folle sarà il prezzo di partenza degli eBook (quando il libro è nuovo) e più saranno gratuiti: un pirata può non essere motivato a distribuire illegalmente un libro senza DRM (li si levano) che costa 9,99 dollari, ma uno di 16 sì, molto volentieri.

    Di conseguenza i libri esosi rischiano di essere piratati per principio settimane o mesi prima di quelli a prezzo equo.

    Semplice questione etica: i pirati godono nel punire i malvagi. Di conseguenza noi abbiamo più possibilità di pagare zero. Il solito meccanismo arcinoto, più vecchio di Matusalemme.

    Un po’ di link sulla questione, in ordine.
    29 Gennaio
    http://www.teleread.org/2010/01/29/amazon-removes-macmillan-titles-from-direct-sale/
    http://www.boingboing.net/2010/01/29/amazon-and-macmillan.html
    30 gennaio
    http://www.ereads.com/2010/01/macmillan-hurls-itself-and-its-authors.html
    31 gennaio
    http://www.teleread.org/2010/01/31/amazon-capitulates-in-macmillan-e-book-disagreement/
    http://www.businessinsider.com/henry-blodget-hey-john-sargent-ceo-of-macmillan-books-screw-you-2010-1
    1 febbraio
    http://paidcontent.org/article/419-in-amazon-vs.-macmillan-amazon-is-the-winner/
    http://www.teleread.org/2010/02/01/reader-backlash-against-the-amazonmacmillan-war-putting-our-money-where-our-mouths-are/
    2 febbraio
    http://www.teleread.org/2010/02/02/john-scalzi-buy-new-option-still-not-available-for-macmillan-titles-on-amazon-please-support-macmillan-authors/
    3 febbraio
    http://www.ereads.com/2010/02/you-wanna-turn-us-off-too-murdoch.html

    Leggili e divertiti.

  39. Un teatrino assurdo, lo sto seguendo schifato. Comunque sono convinto che sia solo una questione di tempo: gli ebook arriveranno a un prezzo uniformato nei prossimi cinque anni (sotto i 5,99-9,99$). E fu così che nel 2025 gli ebook arrivarono a 30$.

  40. Segnali cupi arrivano da oltreoceano. Alcuni editori statunitensi si stanno ribellando alla politica dei 9.99$ di prezzo dei libri.

    Questo weekend è divampata una grossa diatriba tra Amazon e Macmillan, uno tra i sei grandi editori statunitensi. La casa editrice, infatti, ha deciso di alzare il prezzo dei bestseller in versione digitale da 12.99 dollari a 14.99. Fonte

    Rupert Murdoch, proprietario, tra le altre cose, di HarperCollins, potrebbe schierarsi al fianco della Macmillan sull’annosa questione dei prezzi degli ebook.Anche Murdoch, infatti, non ama la politica dei prezzi di Amazon che ha deciso di vendere tutti gli ebook a 9.99 dollari, ma, per sua stessa ammissione, c’è il rischio di perdere parte dei guadagni opponendosi allo status quo.
    Fonte

    Spero che questi individui si prendano una sonora legnata sui denti con un calo a picco delle vendite dei loro libri. E che altre case editrici (soprattutto italiane) non si facciano influenzare da questi mentecatti.

    EDIT DUCA:
    non c’entra con il post sul negozio di ebook della Mondadori e, in più, se ne è già parlato proprio nei commenti del post dove ora verrà spostato questo commento… ^_^

  41. Scusatemi, non avevo controllato la discussione sotto.
    Comunque anche la Hachette Book Group (la casa editrice che vende i rosari da collezione in edicola -_-“) vuole opporsi ai 9.99$ di Amazon. Intendono seguire il modello di prezzo di MacMillan e affidarsi all’iBooks store di Apple.
    Non so voi ma trovo strano che più case editrici intendano cambiare rotta sui prezzi contemporaneamente. E lo fanno casualmente a meno di 2 settimane di distanza dall’annuncio dell’iBooks store.

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