I coniglietti di questo venerdì non saranno particolarmente gioiosi da vedere.
Il primo video è stato creato dalla AAE (Associazione Animali Esotici) e mostra alcuni conigli e alcune cavie che sono stati soccorsi dall’associazione. Conigli con ferite enormi, piaghe, pus, abbandonati nel fango o nella propria merda dai padroni, uno addirittura lasciato in un’automobile sotto il sole.
Rant contro gli idioti, cliccare per leggere ▼

D’altronde gli umani sono così intelligenti che si dimenticano in estate pure i bambini di pochi mesi nell’auto, sotto il sole, e poi si stupiscono se crepano. Figurarsi se non si dimenticano il coniglio, animale percepito da molti come una proprietà e quindi privo di diritti.
Che poi è ciò che pensavano i proprietari di schiavi: è normale così, è sempre stato così, perché pensare che gli schiavi non siano “davvero” oggetti e che abbiano dei diritti? In alcune parti del mondo c’è ancora la schiavitù: chi è convinto che sia il modo giusto di ragionare può farsi vendere e vedere com’è figo essere considerati un oggetto. D’altronde se la legge dice che sei un oggetto, vai trattato come un oggetto… tipo essere abbandonato in mezzo alla tua merda. A livello macroeconomico la finanza ragiona così con i piccoli risparmiatori: non è giusto, bello e normale? Vi piacciono le crisi di questi anni, no?
In realtà capita abbastanza spesso. Il passo da “animale pelosetto” a “animale uomo” è breve, democratico e tecnicamente ineccepibile in quanto scevro di specismo (ovvero discriminazione basata sulla specie, per i diversamente acculturati). Le notizie di contadini cinesi che tenevano mogli-schiave incatenate nella stalla come animali non sono mai mancate, credo.
Tipo questa: http://www.sankakucomplex.com/2008/07/22/slave-%E2%80%9Cwife%E2%80%9D-kept-naked-chained-for-15-years/
È una questione di principio.
Se uno ritiene normale allevare degli animali non-umani in condizioni di inutile sofferenza e crudeltà, ovvero appositamente evitando tutti i metodi per rendere meno schifosa la vita dell’animale (o del proprio dipendente, in certe piccole aziende bergamasche), poi il passo per farlo con gli animali umani è breve (appunto, i tipici imprenditori bergamaschi).
L’infliggere dolore come normalità e non come necessità disdicevole e da evitare ogni volta in cui sia possibile, è da psicopatici. Ma questo genere di psicopatici, essendo comuni, sono ancora tollerati e sono raramente scoperti e puniti dalla legge (“Giocare ad ammazzare a bastonate i cuccioli in sovrannumero della cagna, scommettendo su quanti colpi si possono rifilare prima che muoiano, non è più possibile? Che tempi bizzarri drogati di animalismo perbenista!”)
Come millenni fa erano accettati quelli che torturavano i propri schiavi (“È un po’ troppo duro coi suoi servi, ma è un bravuomo!”) o, fino al secondo dopoguerra, erano accettati come “duri” ma comunque “normali” quelli che cacciavano di casa la figlia disonorata da qualche giovanotto condannandola così a diventare davvero una puttana per sopravvivere. Negli anni ’60, a Roma, mia madre ha conosciuto delle ragazze finite così. Mezzo secolo fa, non al tempo di Giulio Cesare…
Al giorno d’oggi è ancora accettabile che uno ragioni con frasi come “è solo un animale” o che i grandi capitalisti giochino a torturare (privandoli del lavoro, della casa ecc…) milioni di individui perché “le leggi del libero mercato glielo permettono”. E nessuno dei due è considerato uno psicopatico o un criminale per questo.
Non adorate quando i signori della finanza giocano a fare i padroni del mondo e producono una crisi su cui speculare? Certo che vi va bene: la Natura (del Capitalismo e dell’economia) lo giustifica, è sempre stato così e di conseguenza è giusto e bello. In fondo siete solo piccoli risparmiatori ed esistite, allevati e mantenuti in vita per questo, solo per soddisfare le manie di potenza di esseri economicamente superiori.
Chi ha un po’ di cervello per capire le cose le ha già capite, per gli altri c’è solo da augurare che perdano il lavoro, finiscano in miseria e vadano a crepare di fame come “animali” randagi.

Torniamo alla AAE Conigli. Ecco il video.

Se non funziona prova qui ▼

L’Associazione soccorre i conigli, spesso abbandonati dopo l’acquisto frettoloso da parte di decerebrati che intendono regalarli ai figli piccoli per Pasqua, senza essersi presi la briga di informarsi (sì, il solito mantra dell’informarsi) su cosa significhi avere un coniglio per casa o che problemi fisici (anche molto costosi, come la malocclusione dei denti) può sviluppare se viene trascurato o trattato in modo inadatto.
Il coniglio è come un bambino e deve sapere il padrone cosa è meglio per lui. Se lo si imbottisce di cibo gustoso, ricco di zuccheri e senza fibre (i classici mangimi per conigli), il coniglio sarà felicissimo di divorarlo e non scriverà mai su un foglio “Ok amico, ora dammi cavoli e fieno!”. È come un bambino imbottito solo con barrette Mars e pizza ai peperoni: non ha nemmeno idea di dover mangiare diversamente…
D’altronde in Italia non ci si informa per scrivere un romanzo nemmeno quando si viene pubblicati da Mondadori o altri grossi editori, di cosa bisogna stupirsi? Lo stesso tipo di mentalità porta a non informarsi nemmeno in casi così evidentemente gravi come la salute di un altro essere vivente che si desidera ospitare in casa propria. In più, paradossalmente, molti autori fantatrash italiani degli ultimi anni sono stati davvero “abbandonati con gravi ferite in mezzo alla propria merda” dai loro editori. Chi la fa, l’aspetti. ^_^
Un secondo video, più gradevole, con informazioni utili per chi volesse adottare un coniglio (cibo, abitazione ecc…):

Se non funziona prova qui ▼

La definizione di quel veterinario è geniale: “animali da coccole” è molto più preciso, per i conigli, rispetto al solito “animali da affezione”. Al pesce tropicale uno può affezionarsi molto, senza prenderlo in braccio e coccolarlo mai. Il coniglio invece ha molto bisogno di coccole e questo è un elemento fondamentale del rapporto con gli umani che lo adottano. E questo bisogno di coccole richiede tempo, come sottolineato dal veterinario.
Circa 2000-3000 conigli vengono abbandonati ogni anno. La AAE ha continuamente tantissimi conigli in attesa di adozione. Hanno bisogno di volontari che li tengano in casa in attesa dell’adozione, che li trasportino ecc… e anche di soldi. I conigli abbandonati costano e le spese mediche, talvolta grandi, sono sostenute dalla AAE.
Se, come me, non potete aiutare attivamente (io dopo aver studiato i conigli ho rinunciato a poterne avere uno in casa, per cui di certo non posso ospitarne), potete sempre donare dei soldi. Potete iscrivervi all’associazione, versando 18, 25, 50 o anche 100 euro (a scelta). Io ho versato i 100 euro. Oppure potete adottare a distanza un coniglio: 10 euro al mese, ovvero 120 euro l’anno.

E visto che qualcuno avrà già cominciato a compilare i 730, ricordo che AAE Conigli è una ONLUS, Codice Fiscale 90008800261, e potete devolvere a loro il vostro 5xMille. Trovate molte altre informazioni nella pagina ufficiale delle donazioni.
I conigli hanno bisogno di voi.
Se non avete neanche 5 euro da donare con Paypal, fate almeno questo: segnalate il primo (http://www.youtube.com/watch?v=wVrrMnUAAtw) e il secondo video (http://www.youtube.com/watch?v=A5zdsHqTbl8), oppure questo articolo. Dovunque potete: sul vostro blog, su facebook, su twitter…
Ovunque potrebbero esserci delle persone, anche vostri amici o parenti, che stanno per comprare un coniglio e che finiranno per maltrattarlo involontariamente, per ignoranza, fino a trovarsi a doverlo abbandonare in un campo, convinti che vivrà meglio (magari con un enorme ascesso in bocca) nell’ambiente selvatico.
O che lo terranno a vita in una gabbia troppo piccola per potersi alzare su due zampe, stupendosi poi che sia praticamente immobile, passivo e depresso le rare volte in cui viene fatto uscire (“Che animale stupido, buono solo per restare in gabbia!”).

Prendere un coniglio significa prendere delle responsabilità.
In alternativa compratevi un peluche.

Il Duca di Baionette

Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa.

View Comments

  • Post triste ma doveroso, se hai occasione parla anche della "Voce dei Conigli", sono simili alla AAE e operano nel nordest italiano.
    Abbiamo adottato da loro il secondo coniglietto (un vera principessina), altro che negozi!

  • Per quanto questo articolo non sia del solito stile kawaii, mette ben in chiaro la situazione. Aggiungo di seguito esperienze personali con il mondo animale.

    chi è convinto che sia il modo giusto di ragionare può farsi vendere e vedere com’è figo essere considerati un oggetto.

    Questo è il motivo percui sono contro qualsiasi compravendita di animali. Questo è Orangino un magnifico gatto randagio che da poco tempo io e Polveredighiaccio abbiamo adottato presso la Colonia Felina di Is Pisittus (I Gatti, in sardo).
    Non ha nulla da invidiare ai suoi colleghi tenuti schiavi nei negozi in attesa di essere venduti.
    "Oggi ho comprato un animale" --> "Oggi ho comprato un bambino"
    "Oggi ho adottato un animale" --> "Oggi ho adottato un bambino"
    Vi rendete conto da soli che qualcosa non quadra in questa sequenza logica. Se ritenete sbagliato comprare bambini, non vedo perchè dovreste farlo con gli animali, a meno di non essere coerenti con la vostra coscienza. Se invece ritenete giusto comprare sia animali che bambini, andate a vendere il culo, vedrete che esperienza eccitante.

    senza essersi presi la briga di informarsi (sì, il solito mantra dell’informarsi)

    A questo pranzo pasquale che abbiamo ospitato in casa nostra parenti e amici. Una delle persone invitate è all'ottavo mese di gravidanza e la sua ginecologa le aveva sconsigliato di partecipare all'evento in quanto in casa nostra sono presenti ben tre bestiacce del demonio Gatti. Questo, secondo la luminare, esponeva la gestante al rischio di contrazione della toxoplasmosi. Peccato che dall'alto della sua laurea in medicina non si fosse presa la briga di leggere ed informarsi:

    La toxoplasmosi è una zoonosi causata dal Toxoplasma gondii, un microrganismo che compie il suo ciclo vitale, estremamente complesso e diverso a seconda dell’ospite, solo all'interno delle cellule. Il parassita può infettare moltissimi animali (dai mammiferi agli uccelli, dai rettili ai molluschi) e può trasmettersi da un animale all’altro attraverso l’alimentazione con carne infetta. Il Toxoplasma condii non si trova solo nella carne, ma anche nelle feci di gatto e nel terreno in cui abbia defecato un gatto o un altro animale infetto.

    Quindi, a prescindere che i gatti di casa nostra non sono infetti da tale abominio agli occhi del Signore, questa patologia si contrae solo se mangi carne infetta o se ti metti a mangiare le feci del gatto (che in ogni casa per bene sono stipate nell'apposita lettiera) o se lecchi la terra dove ha cagato un gatto. Forse e dico forse, a volte essere laureati in una cosa non basta a poter sparare minchiate dare opinioni personali su altre, ma servirebbe un pò di umiltà e chiedere un parere altrui, tipo ad un veterinario.
    Questo atteggiamento è uguale a quelli che non toccano i malati di AIDS perchè temono un contagio. Queste persone io le definisco malate di ADS (Acquired Deficiency Syndrome).
    Non stiamo parlando di credenze sciamaniche, stiamo parlando di medicina e in più generale di scienza. Osserviamo ora al microscopio la sequenza logica che ha portato al fatto avvenuto:
    L'ignoranza sulla toxoplasmosi ha portato una persona ad aver paura di contrarre tale patologia. La paura di contrarre tale patologia ha generato un pregiudizio verso un animale creduto responsabile di ciò. Il pregiudizio verso l'animale ha creato una particella di razzismo.
    Ignoranza --> Paura --> Pregiudizio --> Razzismo
    I gay non sono tutti pedofili.
    I negri non sono tutti criminali.
    I gatti non sono tutti infetti da toxoplasmosi.
    Ed ora correte a dare il vostro 5xMille all'AAE. Altrimenti il mio Voodoo non avrà pietà di voi.

  • @Alberello
    Scusami, ma se allevare non va bene, allora qual'è la condizione ideale per animali domestici come i cani e gatti, che non hanno selezione naturale e sono una responsabilità dell'uomo?
    Accoppiarsi alla come capita per strada per poi avere i cuccioli nei canili (se ci arrivano, e se non muoiono per i virus incubati) così che tutti li possano adottare senza pagare?
    Io ho avuto cinque gatti, tutti tirati su dalla strada, alcuni con problematiche più o meno serie, e preferirei vedere strada e canili sgombri e cuccioli che vengono comprati, pagando anche delle garanzie sulla loro salute e sul loro carattere (certo se poi uno si rivolge a un cagnaro o a un negozio di animali, allora il discorso non vale).

  • @Giulia

    Scusami, ma se allevare non va bene, allora qual’è la condizione ideale per animali domestici come i cani e gatti, che non hanno selezione naturale e sono una responsabilità dell’uomo?

    Nel momento in cui l'uomo si proclama "padrone del pianeta" o quantomeno l'abitante principale, ritengo che sia giusto che ogni forma di vita rientri sotto la sua responsabilità.
    Il problema a monte di tutto è un disequilibrio naturale che l'uomo stesso causa. A seconda delle esigenze prettamente egoistiche umane alcune specie sono in via d'estinzione (in quanto ricercate a livello culinario o commerciale) e altre in sovrannumero (in quanto vengono adottate, lasciate "figliare" e successivamente i cuccioli abbandonati per impossibilità nel tenerli).
    L'ideale, così come per la razza umana stessa, sarebbe di un controllo delle nascite. Già lo si fa per quelle in via d'estinzione. Questo ovviamente rimane nell'"ideale" che mi hai chiesto e quindi risulta molto vicino all'utopia.

    Accoppiarsi alla come capita per strada per poi avere i cuccioli nei canili (se ci arrivano, e se non muoiono per i virus incubati) così che tutti li possano adottare senza pagare?

    Assolutamente no, sono il primo a favore della sterilizzazione che non è pratica barbarica ma appunto aiuta il controllo delle nascite ed evita lo scenario qui sopra da te proposto. L'ideale sarebbe organizzare la società in modo da avere un censimento animale e poter garantire un numero minimo di "randagi" ed aiutarli nel miglior modo possibile. D'altro canto, se qualcuno vuole adottare un cucciolo può semplicemente rivolgersi a qualcuno che ha avuto una cucciolata e prendersi la responsabilità di curarli pagando per loro le spese mediche necessarie.
    Che è poi il concetto dell'adozione dei bambini. Perché devo comprare un bambino se già ce ne sono tanti che attendono una famiglia? Il mio essere contro la compravendita di animali non sancisce per cause di forza maggiore l'essere a favore del randagismo. Spero di essere stato chiaro, spesso ho fatica a esprimermi. '^^

  • Scusate il semi-OT: Duca, solo per dire che se i tecno-golpisti mi aumenteranno di un altro tantinello il prezzo della benza, comincieranno ad essere convenienti molti dei mezzi di locomozione steampunk illustrati in codesto pregevole blog.
    Anzi, se avessi consigli...
    Io per ora sto ponderando l'auto ad acetilene del buon Benito...

  • Perché devo comprare un bambino se già ce ne sono tanti che attendono una famiglia?

    Su questo posso trovarmi in parte d'accordo, ma il problema è l'irresponsabilità di chi possiede cani e gatti meticci o di razza che siano, non la compravendita di per sé.
    Sarà pure utopia, ma il giusto equilibrio dovrebbe essere il canile vuoto e la gente che si rivolge a un allevatore.
    E un allevatore competente non seleziona solo per l'aspetto, ma sa quali esami deve fare ai cani per scongiurare malattie genetiche, come socializzare i cuccioli ecc.
    Si tratta di uno studio e un lavoro che se fatto bene merita di essere pagato (perché è quel lavoro che paghi, non il cane in quanto oggetto).
    Poi a me personalmente dispiacerebbe vedere sparire razze stupende e magari vecchie di 30mila anni, quanto mi dispiacerebbe veder estinguersi una specie animale.
    Il paragone dei bambini non regge molto, magari mi sbaglio, ma nella mia esperienza (non diretta, ma di persone a me vicine) qui in Italia è davvero difficile riuscire ad adottare, e per farlo DEVI essere più che benestante, quindi i tanti bambini in adozione non penso proprio che ci restino perché non ci sono famiglie idonee che li vogliano.

  • noi del F.L.D.L seppure lottiamo contro la venuta del Grande Coniglio dispreziamo tutti i frivoli possessori di animali della domenica, che pensano a un animale domestico come a un soprammobile
    gli auguro di diventare persone più intelligenti (cosa che al loro attuale sè appare come la più terribile delle disgrazie)
    o se impossibilitati a elevare il loro QI che gli esplodano i molari

  • Sarà pure utopia, ma il giusto equilibrio dovrebbe essere il canile vuoto e la gente che si rivolge a un allevatore.

    Non fraintendermi, non volevo usare il termine "utopia" come dispregiativo per le idee di un mondo migliore e tecnicamente più efficiente, solo mostrare di avere i piedi per terra proponendo soluzioni alternative senza vivere nel mondo dei my little pony. Concordo sul rivolgersi agli allevatori così come ci si rivolge agli assistenti sociali nel caso di cuccioli umani.

    E un allevatore competente non seleziona solo per l’aspetto, ma sa quali esami deve fare ai cani per scongiurare malattie genetiche, come socializzare i cuccioli ecc.
    Si tratta di uno studio e un lavoro che se fatto bene merita di essere pagato (perché è quel lavoro che paghi, non il cane in quanto oggetto).

    Perfettamente d'accordo. Però questa sottile sfumatura del perché si paga è spesso scolorita nella mente di chi compra. Il concetto che passa è: "Sto animale ora mi si è pure ammalato, con quello che mi è costato!" Inoltre sempre nel mio modello utopistico di società, questa spesa sarebbe di beneficio pubblico (presenza zero di randagi per strada, meno malattie, più famiglie felici e responsabilizzate nell'avere un cucciolo, pet therapy gratuita ecc.) quindi dovrebbe ricadere nelle spese che lo stato richiede dalle tasse. Tanto quanto richiedono i servizi sociali. In questo modo salviamo capra e cavoli.

    Poi a me personalmente dispiacerebbe vedere sparire razze stupende e magari vecchie di 30mila anni, quanto mi dispiacerebbe veder estinguersi una specie animale.

    Per questo è necessario un controllo sulle nascite a 360°. L'uomo attualmente si preoccupa solo di uno dei due piatti della bilancia, quello della mancanza, non quello dell'eccesso. Ci sono poche tigri bianche? Benissimo, teniamone il conto e facciamole accopiare per evitare che si estinguano. Questo è bene.
    Ci sono sette miliardi e passa di ominidi con annessi cani e gatti randagi. Benissimo, facciamoli scopare come mandrilli in calore e freghiamocene. Questo è male.
    Se vuoi tener sotto controllo il diabete devi preoccuparti sia che la glicemia non sia troppo bassa, così come che non sia troppo alta.

    Il paragone dei bambini non regge molto, magari mi sbaglio, ma nella mia esperienza (non diretta, ma di persone a me vicine) qui in Italia è davvero difficile riuscire ad adottare, e per farlo DEVI essere più che benestante, quindi i tanti bambini in adozione non penso proprio che ci restino perché non ci sono famiglie idonee che li vogliano.

    Il paragone con i bambini infatti esula dal contesto italiano. Dove la retardocrazia la fa da padrone. Pensa che dopo aver cambiato residenza il comune non si preoccupa di comunicarlo alle poste, ma sei tu "comune" cittadino che devi andare all'ufficio postale ed attivare il servizio (a pagamento of course) chiamato "seguimi" che costa la bellezza di 18.50 per soli 3 mesi. In attesa che dall'altra parte si muovano a sbrigare la tua pratica. In un paese come questo pensare a qualsiasi soluzione che sia migliore fa ridere a priori. Anche se sto lavorando da tempo nei momenti di riposo ad un sistema sociale che sia più efficiente di quello attuale. Non vorrei annoiarti con tale discorso, ma se sei curiosa posso esportelo.

  • Alberello, se ti arriva la posta non lamentarti troppo del fatto che devi attivare tu il servizio, a pagamento: quando l'ho attivato io, ogni singola lettera è arrivata all'indirizzo vecchio. Questo anche perché la gestione è manuale: al postino viene data una lista d'indirizzi che hanno richiesto l'inoltro, lui controlla una a una le lettere che deve consegnare e scrive il nuovo indirizzo su quelle che devono essere inoltrate.
    È bello essere nel 2012, nell'era dell'informatica e dell'automazione.

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