Quattro video di coniglietti bianchi per festeggiare il quarantaquattresimo appuntamento coi coniglietti del venerdì. Seguirà articolo con video di automi, a meno di non trovare filmati originali di robot che si picchiano con i dinosauri tra i canali di Marte.





Citando le parole d’ordine usate in Apocalypse Meow:

— I coniglietti sono carini.
— Hanno culi carini.

E questo mi ha ricordato che è passato un anno dal primo episodio di Cat Shit One, capolavoro del (Military) Rabbit Weird. Ce ne sarà mai un secondo?
 

16 Replies to “I Coniglietti del Venerdì (44)”

  1. Che teneressa! I batuffolini di pelo banchi sono sempre stati i miei preferiti. *.*
    Nella cantina di un palazzone,
    Tutti i conigli senza padrone,
    Organizzarono una riunione,
    Per precisare la situazione.
    [RIT.]
    Quarantaquattro conigli in fila per sei col resto di due,
    Si unirono compatti in fila per sei col resto di due.
    Coi musi allineati in fila per sei col resto di due,
    Le code batuffolose in fila per sei col resto di due.
    Sei per sette, quarantadue, più due quarantaquattro.
    Loro chiedevano a tutti gli scrittori,
    che sono amici di tutti i lettori,
    Un ebook al giorno e all’occasione,
    Poter leggere un bel volumone.
    [Rit.]
    Quando alla fine della riunione,
    Fu definita la situazione,
    Andò in giardino tutto il plotone,
    Di quei conigli senza padrone.

  2. Una ventina di anni fa sognavo un coniglietto bianco (per chiamarlo “Roger Rabbit”), ma la mamma me lo vietò perché secondo lei per essere bianchi dovevano essere albini, ergo malati. Me ne comperò uno marrone, ma non fu la stessa cosa…
    Purtroppo non ho un filmato e non credo che il pineta in questione sia Marte, però c’è sempre un dinosauro che combatte contro un robot: spero che ti piaccia.
    http://www.librogame.com/modules/myReviews/images/shots/31464639.jpg

  3. I coniglietti hanno sederini carini! Più carini di quelli delle sciacquette che ci propinano in TV!
    Perché il sederino dei coniglietti è migliore:
    1)E’ di una razza superiore.
    2)Ha un pom pom che lo rende ancora più regale.
    3)Sta tutto nelle manine di una Loli.
    4)Ehm, quattro.
    5)Oh, e dai! Stiamo parlando di sederi di coniglietti! Sotto con le immagini!!!
    http://30.media.tumblr.com/tumblr_lgs513zOFm1qeqayio1_500.jpg
    http://29.media.tumblr.com/tumblr_llih86y75f1qjmfd2o1_500.jpg
    http://30.media.tumblr.com/tumblr_liwlg7Iv9Q1qeqayio1_500.jpg

  4. *_*
    Vero, i coniglietti sono carini e hanno sederini carini. Soprattutto quando muovono la codina. :3
    Buon venerdì coniglioso Duchino. Che tanti batuffolosi musini vibranti vengano a te! ^_^

  5. Duca, ma i nobiluomini prussiani non andavano a caccia di coniglietti? O preferivano i Polacchi?

  6. Quarantaquattro conigli in fila per sei col resto di due,
    Si unirono compatti in fila per sei col resto di due.
    Coi musi allineati in fila per sei col resto di due,
    Le code batuffolose in fila per sei col resto di due.
    Sei per sette, quarantadue, più due quarantaquattro.

    Quale palese esaltazione del militarismo e del marcismo faCista, mascherato vilmente da canzonetta da Zecchino d’Oro!

  7. Quale palese esaltazione del militarismo e del marcismo faCista, mascherato vilmente da canzonetta da Zecchino d’Oro!

    😀
    Speravo che qualcuno lo notasse!
    Anche quando dice:
    “Quando alla fine della riunione,
    Fu definita la situazione,
    Andò in giardino tutto il plotone,
    Di quei conigli senza padrone.”
    è chiaramente una rivisatione della marcia su Roma.
    Tutto questo richiede un video retard.

  8. Ma anche quando parla della cantina di un palazzone, appare evidente il riferimento alla modesta saletta dell’Alleanza Industriale e Commerciale di Piazza San Sepolcro, a Milano, in cui il 23 Marzo del’19 fu stilato il Programma dei Fasci Italiani di Combattimento.
    Senza considerare peraltro i baffi allineati, il cui significato metaforico mi pare anche troppo palese.

  9. http://www.youtube.com/watch?v=MyXhKekVzdU
    Scavando scavando, si possono notare altri dettagli:
    Ad un certo punto nella strofa finale ripete di quei gattini senza padrone ed un grasso gatto arancione con un libro in mano, chiaro simbolo dell’intellettuale di sinistra (quindi rosso, quindi comunista), dice sommesso: “Senza padrone, ma come?“.
    Questa è una chiara metafora dello stupore intellettuale davanti ai cittadini che liberamente si ribellano al sistema retto dall’elite culturale. “Esiste ancora qualcuno che pensa con la propria testa, ma come? Ci siamo impegnati tanto per imporre l’autorità!”
    Credo che quel resto di due si rivolga a Mussolini e GL D’Annunzio che davanti al plotone guidano la marcia.
    Abbiamo dunque l’introduzione al movimento come ha fatto notare l’arguto Dago sul palazzone, la successiva formazione delle squadre fasciste ed infine la Marcia su Roma come epilogo.
    Tutta la storia del fascismo condensata in una canzone per bambini, ecco qui il testo originale rivenuto dalle fredde dita di un cadavere partigiano:
    Nella cantina di un palazzone
    tutti i cittadini senza padrone
    organizzarono una riunione
    per precisare la situazione.
    Quarantaquattro fasci,
    in fila per sei col resto di due,
    si unirono compatti,
    in fila per sei col resto di due,
    coi baffi allineati,
    in fila per sei col resto di due,
    le armi attorcigliate,
    in fila per sei col resto di due.
    Sei per sette quarantadue,
    più due quarantaquattro!
    Loro chiedevano a tutti i vicini,
    che sono amici di tutti i cittadini,
    un pasto al giorno e all’occasione,
    poter dormire sulle poltrone*!
    [Rit.]
    Naturalmente tutti i vicini,
    tutte le armi potevan tirare,
    ogni momento e a loro piacere
    con tutti i fasci giocherellare.
    [Rit.]
    Quando alla fine della riunione
    fu definita la situazione
    andò in giardino tutto il plotone
    di quei cittadini senza padrone.
    Col resto di due.
    *Chiaro simbolo del potere politico.
    Sono commosso, mi vien quasi voglia di fare un saluto romano a Zwei. ç__ç

  10. Dago ed io dovremmo gestire una rubrica tipo:
    “La Storia Secondo noi.”
    Già ci vedo, lui vestito da Zio Adolf e io da Cugino di Campagna Stalin.
    Lui con libri, fonti e dati seri, io che muovo pupazzi di stoffa stile Muppets per mostrare le scenette più gustose. E il Duca che supervisiona tutto come autore del programma.
    Insegneremmo la storia Vera ai bambini e agli adulti che se la sono persa. Si noterebbe come una rivoluzione fascista sia incredibilmente simile ad una comunista o marziana, tanto che ad un certo punto ti chiedi di che colore sia la libertà.

  11. A proposito Duca. Il Duce, in una famosa velina, così imponeva:
    La ditta Spagnoli di Perugia, produttrice di lana di coniglio Angora, ha fatto pubblicare sui giornali una reclame nella quale è detto che “la lana di coniglio è la lana degli italiani”. Superfluo rilevare il sarcasmo che tale infelice dizione ha sollevato. Provvedere d’urgenza perché tale infelicissima reclame non sia più assolutamente pubblicata.
    Ora, secondo te, l’interessamento del Buon Benito era realmente di matrice propagandistica, o c’era dietro dell’altro?? Magari rilevanti rapporti politico-commerciali coi coniglietti, che si voleva evitare di rovinare??

  12. @DagoRed

    Il gruppo si chiama “a me piace veramente Putin”: ninfette scatenate appassionate del primo ministro. Tutte curve e pronte a tutto per ribadire il loro credo politico.

    Colpa dei politici italiani.
    Nessuna ragazza, nemmeno sotto lodevoli dosi di allucinogeni, potrebbe mai entrare in un gruppo di “a me piace veramente Bersani.”
    Per Vendola invece il problema sta nella differente sessuità: un bell’autolavaggio di froci flaccidi e pelosi.

  13. Beh, volendo ci sarebbero le papi girl. Verò però che quello non è propriamente attivismo disinteressato.

  14. Per Vendola invece il problema sta nella differente sessuità: un bell’autolavaggio di froci flaccidi e pelosi.

    Bisogna stare attenti quando si entra in politica.
    Un attimo dopo è la politica che entra in te.

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