Un paio di giorni fa ho letto un articolo dedicato al drone-palla giapponese su Sankaku Complex, la mia principale fonte di informazioni attendibili data la completa inaffidabilità dei giornali normali.

 

Il drone-palla svolazza a una velocità massima di 60 km/h, ha un diametro di 42 cm e una autonomia di 8 minuti. Può essere radiocomandato come un giocattolone oppure, ma è in fase di sviluppo, viaggiare con un pilota automatico. Se lo avessero fatto gli USA costerebbe 100.000 dollari per coprire studi, ricerca, stipendi di qualche pezzo grosso cugino di qualche altro pezzo grosso, pezzi da pochi centesimi spacciati per chip di altissima tecnologia da decine di migliaia di dollari da ditte amiche e bla bla bla. Se fosse un progetto italiano si trascinerebbe ancora per 40 anni con quindici concorsi pubblici vinti da aziende che chiedono il minimo possibile per poi, come è ovvio, fallire (dodici di queste ovviamente di proprietà della stessa persona o dei suoi parenti).

Ma visto che lo hanno fatto i giapponesi è costato 1400 dollari, ci hanno impiegato un anno e mezzo ed è assemblato con roba presa nei negozi di Akihabara, il quartiere di Tokyo dedicato all’elettronica e ai ciccioni otaku senza vita sessuale che dormono abbracciati a dei cuscini con disegnati personaggi dei cartoni. Io pensavo di comprarne uno con stampata Lacus Clyne di Gundam SEED.

Alcuni commenti sembrano cogliere il reale scopo del drone-palla…

so basically, this was designed to chase japanese girls around while filming them??

its not a crime yet to be stalked by a robot. thumbs up!!!!!!!!!!!

Japanese use this thing for shooting upskirt pics.

So the purpose of it is to chase women around with it…sweet :D?

Soon in a womans bathroom near you.

…ovvero spiare le ragazze.
Le Forze di Autodifesa Giapponesi hanno bisogno di produrre i propri fanservice. Accettiamolo.

Ma il commento migliore è questo:

Maybe they’ll finally make those floating bunny robot balls like in gundam

Ed è quello che penso pure io che vogliano realizzare. Pilota automatico in sviluppo, aggiungi i suoni random in simil-inglese e una scocca rosa con le orecchie che si aprono e chiudono… ed ecco l’Haro di Lacus Clyne.

Lacus Clyne e Haro

Anche altri lo sospettano:

This is Japan’s military wasting money on re-creating stupid little anime characters.

D’altronde la durata della batteria fa sentire l’influenza ^_^”” degli anime:

if it dies in 8 minutes they should attach power cords to it like in evangelion lol

O perlomeno faranno il modello Hello Kitty, con mitragliatrice. Presto in qualche paese di teste di turbante: “Arriva Hello Kitty! Tutti giù!” – Rattattatatatataà.

Qualcuno obietterà “Non è possibile che le Forze di Autodifesa Giapponesi abbiano anche solo un blando legame con gli anime! Non sono delle macchiette otaku!”
Sicuri? E cosa ne dite di questo spot per i reclutamenti di pochi anni fa?

Ora guardatelo con la sigla di chiusura di Suzumiya Haruhi no Yuutsu:

Qui invece la sigla originale di Haruhi:

Per un miglior confronto avviate i due video assieme!

Non sembra fatto apposta?

Ora fate il confronto con lo squallido spot privo di fantasia della Marina Militare USA:

Devo dire che quello giapponese è molto più bello. Immagini e musica molto superiori all’americanata stile Commando degli yankee. Scambiando gli audio infatti quello americano migliora e quello giapponese, forte dell’entusiasmante danza, non viene penalizzato.

Peccato che nel frattempo i giapponesi abbiano iniziato a reprimere la propria vena creativa, riducendosi a fare spot seriosi come questo del 2008 (con tanto di messaggio sottinteso: non preoccupatevi, non andrete davvero in combattimento):

Troppe immersioni e troppo canottaggio: dove sono i balletti gay che hanno reso temibile la Marina Militare Giapponese fin dal tempo dell’Imperatore Meiji?

Quest’ultimo più che uno spot per i reclutamenti sembra la pubblicità di una accademia di cosplay militare: “vi vestiremo con tutti questi costumi diversi, cambio dell’acconciatura incluso!” Sugoi, arruoliamoci ragazze!

Comunque il balletto dei marinai è il più bello spot per reclutamenti MAI realizzato.
Ed è l’ultima cosa che l’equipaggio della Sebastopoli ha visto prima di affondare.
Se fossi giapponese mi arruolerei subito. E il primo turno nella botte sarebbe tutto mio! ^_^

 

18 Replies to “La sfera volante giapponese (e il gaio mondo della Marina)”

  1. Ci avevano già pensato gli inglesi.
    Grazie, Duca. Adesso avrò gli incubi per tutta la notte ç_ç Mi sognerò Tametomo e i suoi fratelli in armatua completa che ballano sculettando e cantando “seaman ship FOR LOVE!” con vocine nasali.

  2. Il drone sferico è inquietante. Ne ho già ordinati una decina per spiare le mie vicine di casa.

    Ovviamente per la sicurezza del suolo italico, che vi pensavate? Maniaci depravati.

    Inoltre ho prenotato un biglietto aereo per il Giappone. L’imperativo morale per chiunque abbia dell’eterosessualità repressa dopo aver visto questi video è di entrare in Marina.

    E Marina ringrazierà soddisfatta.

  3. L’autonomia di 8 minuti lo rende utilissimo, una specie di EVA 😀
    Comunque, con i ciccioni nerd americani potevi portarti a casa un potentissimo ArduCopter con pilota automatico incorporato a $599 o $860 se lo volevi gia’ montato e pronto per volare (tempo di volo con videocamera 9 minuti). Ne voglio uno per spiare le studentesse giapponesi :>

  4. Va beh che sono la marina, ma pronunciano proprio semen sip.
    Però in realtà è for love e for peace, quindi a pensarci bene è un messaggio giusto da dare alla gioventù.

  5. Nel balletto aggiungerei un simpatico stacchetto: il drone che svolazza sopra i ballerini e canta (immaginatelo con il pitch alterato)

    Della Marina,
    ce ne freghiamo
    perché, dall’alto,
    la bombardiamo.
    E gira gira l’elica
    romba il motor
    questa è la bella vita
    la bella vita
    dell’aviator.
    IHIHIHIHIH!!!
    PRRRRR!!!

  6. Davvero, come si fa non voler bene a Giappolandia? Non fossero nati in una delle isole più sfigate del globo, ci avrebbero già annientati tutti… Peccato.

  7. I jappi sono costretti a inventare pervert droni volanti e balletti gay per reclutare nuove leve. Il primo è dovuto alla continua frustrazione per avere il pene piccolo. Porno e masturbazione è tutto ciò che è in loro potere.
    I balletti gay per l’arruolamento sono indispensabili perché essendo Tokyo e dintorni gli obiettivi amati da alieni, angeli, Godzilla, (e catastrofi), finché non arriva il protagonista-nel-robottone che sbaraglia tutti, ci sarà sempre bisogno di formiche utili per il massacro scenico.

    I lol’d ai Monty Python. xD

  8. Della Marina,
    ce ne freghiamo
    perché, dall’alto,
    la bombardiamo.
    E gira gira l’elica
    romba il motor
    questa è la bella vita
    la bella vita
    dell’aviator.
    IHIHIHIHIH!!!
    PRRRRR!!!

    Ma han fregato la canzone alla folgore?

  9. il fatto è che in giappolandia non si fanno problemi a creare quello che vorrebbero davvero. No, dico, le statue giganti dei robottoni…
    Qua invece ci facciam scrupoli
    (e poi chissà cosa vogliamo davvero…)

  10. No, secondo me hanno visto i Monty Python e non hanno capito che era per ridere. A volte hanno qualche difficoltà ad afferrare l’ironia, tendono a prendere sul serio le cose dette (il che a volte mi mette in difficoltà, visto che da brava toscanaccia sono ironica il 99% delle volte).

  11. Ma han fregato la canzone alla folgore?

    Stavo per dirlo… taanti anni fa noi si cantava un’aria del genere, anche se parlava male di fanteria e bersaglieri ^__^

  12. rubata, che parolone… condivisa. In fondo,

    E l’aviazione nostra sorella dopo di noi è la più bella,
    E gira gira l’elica romba il motor siam paracadutisti si vince o si muor,
    gente che non vuol niente che non ha voglia di lavorar,
    scendiam giù dal cielo per fare l’amor

  13. Lo spot dei giaps ha fatto scuola, e Israele si è tosto appropriato di questo impareggiabile mezzo di propaganda, lo stacchetto militare.

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