Speravo che febbraio non avrebbe subito la stessa frenata dell’anno scorso, data l’aria molto diversa che si respirava da alcuni mesi attorno agli eBook negli USA. Le mie speranze dipendevano principalmente dal fatto che al Digital Book World di gennaio l’idea che il digitale stesse per prendere a calci in culo la carta era piuttosto diffusa.
O almeno così sembrava dai resoconti.

Gli eBook guardano al futuro

E poi dipendevano da una conferma importante, quella del mio Profeta di Fiducia per l’editoria digitale: Antonio Tombolini.
A fine gennaio gli avevo scritto una mail e in risposta, poche righe perché è sempre seppellito dal lavoro, mi aveva raccontato che Amazon al Digital Book World aveva detto di aver venduto molti più eBook di quanto riteneva possibile fino a pochi mesi prima e che il ribaltamento del mercato era ormai prossimo: da un mondo cartaceo con gli eBook come contorno, a un mondo in cui i libri nascono per prima cosa in eBook e poi si aggiunge il print on demand (bestseller e forti titoli esclusi, ovviamente, per ora).

Non so se il ribaltamento negli USA sia imminente, ma dai dati che abbiamo…
..beh, se fossi uno spacciatore di carta americano e credessi ancora di poter “reggere vivendo principalmente di carta fino al 2015”, ora mi cagherei in mano uno spruzzo così forte e così acido da scioglierla fino alle ossa. ^_^

Prego, osservate i dati di febbraio 2011:

Settore Trade (“Varia”) USA

Milioni di dollari   |  vs Gennaio 2011   |  vs Febbraio 2010  
Adulti 156,8 -8,7% -34,4%
Bambini/Giovani 58,5 +3,3% -16,1%
eBook 90,3 +29,2% +202,3%

Adulti include hardcover, paperback e mass market.
Bambini/giovani include sia hardcover che paperback.

Gennaio e febbraio 2011 rispetto a gennaio e febbraio 2010 hanno mostrato una crescita complessiva degli eBook del 169,4% (164,1 ML $), mentre TUTTO il cartaceo trade messo assieme è calato del 24,8% (441,7 ML $). Mi pare che il messaggio sia piuttosto chiaro. Un mese di declino è una evento normale nel settore, due di fila e di questa gravità lo sono un pochettino meno. Non dico che il cartaceo morirà tra pochi mesi, ma se la sta passando malino. Spero che a marzo gli abbiano fatto una bella cura ricostituente, prima che venga devastato dalla consunzione…

Questo fa ben sperare che a marzo non siano stati sputati sangue e polmoni:

This one-month surge is primarily attributed to a high level of strong post-holiday e-Book buying, or “loading,” by consumers who received e-Reader devices as gifts.

Ma, stranamente, l’anno scorso solo a gennaio c’era stato l’effetto del boom natalizio. Ormai gli eBook sono così fighi che fanno le vacanze di Natale per due mesi all’anno, con addirittura un febbraio più natalizio di gennaio? Mi suona mongola come idea, ma se lo dice la AAP…

Però dice anche:

Experts note that the expanded selection of e-Readers introduced for the holidays and the broader availability of titles are factors.

E questo non sparisce con gli acquisti delle vacanze. Ci saranno sempre più eReader in mano ai lettori e sempre più eBook da comprare. Meglio gettare dell’acqua sul libro di carta prima che gli prenda un’autocombustione…

Gli eBook hanno pesato per il 29,5% dell’intero settore trade di febbraio 2011 (adulti + bambini/YA + eBook = 305,6 ML $).
Lo ripeto in modo più chiaro, ehm ehm…

EBOOK AL 29,5%!

Meglio?
Siamo al secondo mese oltre il 20%, direi che è ora di mostrare un minimo di quell’entusiasmo che non era giustificabile a gennaio. Ma solo un pochino, non corriamo con la fantasia. E speriamo che qualcuno abbia dato le medicine ai libri cartacei a marzo: non li posso vedere in questo stato. Salviamoli. Adottate un libro cartaceo americano: io ho provveduto con The Steampunk Bible, preordinata il 20 ottobre 2010, e un paio di altre cosette a tema Steampunk…

“Ventignove peccento…” – “Cì.”
“Danciamo felici?” – “Gno, ho cionno.”

Da notare comunque che il settore trade non sta crepando: a gennaio valeva 298,2 ML $ e ora vale 305,6 ML $. I soldi si stanno spostando sul digitale, non stanno scomparendo. Anzi, il settore sta un pochino meglio del mese scorso! La carta soffre, ma la narrativa no: e i lettori con meno spese sul singolo libro e pagando alla fine le stesse cifre possono comprare e leggere più libri. La gente non sta leggendo tutto “ruBBato” dai crudeli pirati: sta spendendo le stesse cifre di prima, solo che ora ne spende una fetta maggiore in eBook e una minore in cartaceo. Stanno pagando, proprio come prima. Fine.
Le cose vanno bene, ma date comunque una mano a quel poveraccio del cartaceo prima che vomiti il duodeno… ^_^””

Notare anche questo:

The AAP monthly and year-end sales report represents data provided by 84 U.S. publishing houses representing major commercial, education, professional, scholarly and independents. Data on e-Books comes from 16 houses.

Niente indipendenti. Niente piccoli editori. Si parla solo di 16 case che forniscono i dati degli eBook. Come sempre ricordo che sono le stesse case che un anno esatto fa hanno avuto la geniale idea di sabotare il mercato degli eBook per difendere la carta. E che ancora oggi, in gran parte, continuano a sabotarlo con mancate uscite digitali, DRM che renderanno impossibile l’accesso al libro comprato in pochi anni e prezzi folli… tutte cose buone solo a convincere i forti lettori a fare la fatica di procurarsi (almeno in parte) i libri piratati.
Come ci ha confermato anche Cavallero a Rimini, anche se poi pure la sua Mondadori fa prezzi che urlano “piratatemi!”. Agli ordini, signore! ^_^

 

28 Replies to “USA, Febbraio 2011: eBook al 29%”

  1. “La carta soffre, ma la narrativa no: e i lettori con meno spese sul singolo libro e pagando alla fine le stesse cifre possono comprare e leggere più libri. La gente non sta leggendo tutto “ruBBato” dai crudeli pirati: sta spendendo le stesse cifre di prima, solo che ora ne spende una fetta maggiore in eBook e una minore in cartaceo. Stanno pagando, proprio come prima.”

    La carta soffre ma gli alberi prima o poi ringrazieranno!
    Poter acquistare più libri in ebook, o meglio più storie, pare sia un’opportunità che non raggiunge il cervello di molti.

    “prezzi che urlano “piratatemi!”. Agli ordini, signore! ^_^”

    Io adoro i Pirati! Viva i Pirati! Pirati nel web, Pirati pieni di sani ideali di cultura e diffusione dei libri! ^_^
    Grazie Duca, sempre interessante e ironico.

  2. Ottime notizie.
    Vorrei sottolineare una cosa dall’articolo indicato: Trade publishing houses cite e-Books as generating fresh consumer interest in–and new revenue streams for–“backlist” titles, books that have been in print for at least a year. Many publishers report that e-Book readers who enjoy a newly-released book will frequently buy an author’s full backlist. Questa me la metto da parte per il prossimo che mi dirà che il digitale non fa guadagnare.

    polvere:

    Io adoro i Pirati! Viva i Pirati! Pirati nel web, Pirati pieni di sani ideali di cultura e diffusione dei libri

    E poi, come sappiamo, la diminuzione del numero di pirati contribuisce al riscaldamento globale.

  3. dai che ci siamo! Non vedo l’ora che qui in Italia qualche editore chiuda per vedere se gli altri si decideranno a mettere qualche servizio in più!

  4. dai che ci siamo! Non vedo l’ora che qui in Italia qualche editore chiuda per vedere se gli altri si decideranno a mettere qualche servizio in più!

    Tipo una pirofila in omaggio ai primi 50 che comprano un libro? LOL

  5. Ma vergognatevi, il cartaceo vi permette di fare cose che con un ereader e 1000 pdf non potreste mai fare: armadietti, fortini, sedie, mensole, diorami, frattali, torrioni, fuochi…

    PS: bello il nuovo sfondo

  6. Altre sforbiciate al grosso (e ormai flaccido) pene cartaceo. Fra l’altro, il dato si basa sulle entrate dei grandi editori, quindi possiamo supporre che per la narrativa di nicchia la percentuale sia ancora più alta.

  7. Io sto organizzando un trasloco e se devo essere sincera quello che mi sta creando più grane è l’imballaggio dei libri! I miei e quelli ereditati dai miei genitori, entrambi ne possedevano caterve e ora non so come portarli via, non posso tenerli tutti sono troppi. Troppi! Se fossero ebook potrei, ma col cartaceo devo per forza rinunciare a qualcosa e così ho avviato la fase “regala e rivendi”. Mio padre era un entomologo e i suoi testi li ho regalati a studenti universitari con la stessa passione, ma restano romanzi materni e altra roba.
    Ovvio che preferirei tenerli tutti per i ricordi che suscitano, ma sono sincera lo spazio che occupano è eccessivo ed è ora che questo cambi. Per non parlare della polvere e degli insettini cartofagi che attirano! Sigh :'(
    Ogni volta che entro nella stanza magazzino librario rabbrividisco e piagnucolo! Se penso che tutte quelle parole potrebbero stare in un comodo ed elegante ereader…

  8. Quando entri nella stanza magazzino trovi mai Umberto Eco che accarezza i libri con la brama di un vecchio pedofilo verso un bimbetto, oppure un altro di quei maniaci della carta che li lecca o ci fa un buco e li scopa?

    Queste meraviglie umane gli eBook non le danno.

  9. Hahahaha XD LOL
    Non solo temo non ci sia Eco, ma nemmeno un suo libro! Più facile trovare testi sulla diffusione di qualche larva o libri già muniti di buchi e muffa! LOL
    Se gli amanti del genere gradiscono posso passarglieli, sono già pronti all’uso! XD

  10. Io ho fatto un buco nel lettore di ebook e me lo sono scopato. Sublime godimento, ma ora non funziona più…

  11. Ma ancora, pensate agli effetti ambientali. Se un dittatore decidesse di bruciare dei libri, produrrebbe al massimo del CO2, del CO, un po’ di NOx e dell’ H20; se invece decidesse di bruciare gli ereder avremmo diossine (non so quanti ereader sono PVC-free), piombo, il cobalto delle batterie al Litio, eccetera.
    Perche’ non pensate a quei poveri roghi di libri. Cos’e’, adesso un povero dittatore deve anche rimetterci la salute?
    Come dice qualcuno il libro e’ mille volte avanti rispetto all’ereader. Non fatemi poi parlare delle pergamene e dei fogli sparsi, un sistema avanzatissimo e non lineare di comunicazione. *^_^*

  12. Uriele ho circa dieci enciclopedie di argomenti diversi, secondo te le posso utilizzare per costruire un soppalco nella nuova casa? Diversamente non saprei che farmene in quanto un po’ datate! 😀

  13. Mah. L’unico vantaggio che vedo negli ebook è che non richiedono l’abbattimento di alberi per produrre carta. Per il resto, gli ebook significheranno la fine dei romanzi. Questo per un semplice motivo: la maggior parte delle persone che amano leggere romanzi non amano la tecnologia. Ripeto: la maggior parte, ovvero quasi tutta la fascia di lettori sopra i 55 anni, quasi tutte le donne, quasi tutti gli intellettuali snob, praticamente tutti gli outsider. Tutti costoro, calcolando un periodo a medio termine a partire da ora, semplicemente non acquisteranno ebook. Parlando invece di lungo termine le cose cambieranno, certo, ma in un senso solo: ovvero con la morte della narrativa come noi la concepiamo. Nessuno che ami davvero il fascino della lettura, il profumo della carta, il peso del libro in quanto oggetto, il concetto di volume cartaceo come scrigno di magie e come porta per altre realtà potrà davvero apprezzare le orrende schermate in cui appaiono kitchissime imitazioni di pagine reali, che si sfogliano per finta con un movimento del polpastrello sul touchscreen. Esse sono infatti il trionfo dell’artificialità: vogliono imitare un libro stampato, quando non lo sono! E’ come se i primi cellulari avessero avuto la cornetta separata dalla centralina per mantenere un aspetto famigliare agli occhi dei primi utenti, e risultare così meno invasivi negli usi e costumi della quotidianità. Imbarazzante. Tornando agli ebook, tanto varrebbe allora modificare in modo strutturale la “narrativa scritta”, eliminare il concetto di pagina, inserire clip audio, clip video, inserire un sistema interattivo per entrare nella storia o per modificarne lo svolgimento… Insomma, tanto varrebbe creare un nuovo media diverso dal libro, dal romanzo. Il mezzo tecnologico è un mezzo che tende alla sintesi di servizio, all’immediatezza, alla trasmissione diretta dei dati (vedi audio/video), all’interattività, e per questo è antitetico al romanzo, che è qualcosa di statico, che richiede dedizione e pazienza, astrazione, solitudine e, perché no, un contesto alieno al mondo tecnologico.
    La narrativa è destinata a modificarsi geneticamente. Nessuno richiederà più di leggere un romanzo, e il futuro della narrativa saranno film-interattivi realizzati in computer grafica.
    Senza contare che la pirateria perpetrata dai nerd che pullulano su internet e che, sessuodeficienti come sono, vanno pazzi per tutti i surrogati fallici che l’elettronica mette in giro (vedi lettori di ebook vari), affonderà il mercato nel giro di pochi anni.
    Chi mai scriverà romanzi, con tutto il lavoro e la fatica che ci sta dietro, se poi tutti gli pirateranno il libro rubandogli i guadagni?
    Personalmente, nel mio penultimo contratto di edizione ho lasciato una clausola per trasposizione in ebook, ma nell’ultimo l’ho rimossa. E facendo due conti, sono più che sicuro di aver fatto bene.
    I dati in aumento delle vendite di ebook mi dicono sostanzialmente tre cose: 1) l’aumento di nerd nel mondo 2) l’avvicinarsi della fine dei romanzi 3) l’avvicinarsi del giorno in cui persino io dovrò mollare la penna e andare a lavorare (e questa è la cosa più inaccettabile).

  14. Mi piace il trolling fatto bene. Questo era fatto bene: un mix di tono serio e palesi cretinate. Le poche annotazioni corrette (come la finta pagina dell’ipad, che infatti nei veri eReader non c’è e già Teleread aveva criticato un anno fa per il gesto idiota del voltare), mischiate in questo caso con conclusioni insensate, le avevo già fatte io in passato. Comunque è arte e lo apprezzo, ma per goderlo (citando)

    richiede dedizione e pazienza, astrazione, solitudine e, perché no, un contesto alieno al mondo tecnologico.

    Il contesto alieno al mondo tecnologico (ma anche al mondo dell’editoria, al mondo della lettura e al mondo reale in generale) è fornito dal troll stesso.

  15. Oddio mi sembra di sentire mia mamma che appunto ha 55 anni, “il profumo dei libri, il piacere di sfogliare le pagine! Che sublimi emozioni!” comincio a sentirmi male… per fortuna lei non è una troll e mai lo sarà XD

    Per tutto il resto mi affido al proverbio più azzeccato in tutta la storia dell’umanità: mai giudicare un libro dalla copertina.

  16. L’adozione degli eReader (e il loro gradimento) tra individui di mezza età e anziani, ho letto parecchie volte in ricerche americane, è maggiore che tra i giovanissimi (under 21).

    Il mito della carta da leccare, annusare ecc… paradossalmente lo tirano fuori i giovani che proprio perché semi-analfabeti hanno il mito del libro, non gli anziani abituati da decenni a cosa è davvero la narrativa (ovvero il contenuto, non il contenitore).

    E il libro di carta è frutto di altissima tecnologia ed innovazione. Chi collega il libro di carta a qualcosa di poco tecnologico è ignorante e confonde lo sbrilluccichio e i tasti da premere con la tecnologia. Il libro è solo all’apparenza poco tecnologico, perché il prodotto finale non richiede conoscenza tecniche per apprezzarlo… ma anche gli eReader puntano a quella direzione, per il futuro.

  17. Senza contare che la pirateria perpetrata dai nerd che pullulano su internet e che, sessuodeficienti come sono, vanno pazzi per tutti i surrogati fallici che l’elettronica mette in giro (vedi lettori di ebook vari), affonderà il mercato nel giro di pochi anni.

    Quindi cominceremo a ricevere da editori e autori mail che garantiscono l’allungamento del pene se compri libri di carta?

    Se la carta l’allunga e aumenta il vigore sessuale degli uomini qual è l’effetto sulle donne?

    Gli eBook sono un complotto giudaico-massonico per diminuire la natalità estinguendo la razza umana? Ecco cosa è successo ai dinosauri!

  18. E’ proprio questo il punto: contenuto vs contenitore, ovvero storia vs libro.
    Se buttiamo il contenitore, cioé il libro, abbiamo solo una storia disincarnata, che deve reincarnarsi in un contenitore altro. Non il libro (che non esiste più), cartaceo o digitale che sia, ma qualcosa di diverso (secondo me, come ho già detto, film interattivi in digital grafica).
    Contrariamente a quanto si crede, il vero lettore degno di questo nome non cerca un’evasione dalla realtà, ma un’espansione della realtà. Questo proprio perché lui stesso è profondamente calato nel mondo reale, che vive intensamente, e proprio perché, per lui, una sola vita (la sua) non basta. E’ questi colui di cui parlavo, che ama sentire il profumo della carta e avvertire il peso dell’oggetto libro, in quanto ama la solidità, la concretezza dello strumento narrativo. Tutti gli altri sono nerd, che leggono per dimenticarsi di essere ciccioni, culattoni, bruttoni, sfigatoni e sociopaticoni e sognano un altro mondo in cui essere l’eroe o l’eroina di turno, senza rendersi conto che, in questo modo, non lo saranno mai. Questi individui non amano il libro in sé, proprio perché amano i vari gingilli elettronici: una cosa esclude geneticamente l’altra.
    Fonti: statistiche e tabelle esperienze dirette

  19. Chi non trolleggia in compagnia, è un ladro o una spia!
    Mai vista una più imbarazzante sintesi di luoghi comuni, sembra la sagra dello stereotipo.

    1) l’aumento di nerd nel mondo

    Yeah! Presto verremo a rapire le vostre mogli e a violentare i vostri bambini.

    2) l’avvicinarsi della fine dei romanzi

    Fatti forza, la vita continua.

    3) l’avvicinarsi del giorno in cui persino io dovrò mollare la penna e andare a lavorare (e questa è la cosa più inaccettabile).

    In miniera, subito!

    Contrariamente a quanto si crede, il vero lettore degno di questo nome non cerca un’evasione dalla realtà, ma un’espansione della realtà.

    Io e Mr. Giobblin già l’avevamo detto: “A noi il fantasy piace lungo”. Avevo anche creato la maglietta apposta.

    Tutti gli altri sono nerd, che leggono per dimenticarsi di essere ciccioni, culattoni, bruttoni, sfigatoni e sociopaticoni e sognano un altro mondo in cui essere l’eroe o l’eroina di turno, senza rendersi conto che, in questo modo, non lo saranno mai.

    Ma perché uno dovrebbe voler dimenticare di essere culattone? LOL? Gli eroi sono solo etero super? Questa raggiunge il top per la stronzata, ti stimo fratello. xD Luca era gay e adesso legge Umberto Eco?

    Fonti: statistiche e tabelle esperienze dirette

    Amico, lasciatelo dire da uno che se ne intende, frequenti decisamente della brutta gente.

    Senza contare che la pirateria perpetrata dai nerd che pullulano su internet e che, sessuodeficienti come sono

    Dulcis in fundo, per la pirateria si è già espresso un cantautore parodistico su di essa, vale per tutti i settori.

  20. E’ meraviglioso assistere a questa rivoluzione. Deve essere un po’ come quando arrivò la prima auto in casa.

    Personalmente i libri mi piacciono, ma credo sia dovuto a ricordi (io ho letto un libro grosso 5 volte il tuo!!), per il resto preferisco leggere, visto che è quello che rende importante il contenitore libro, che altrimenti sarebbe solo un rotolo di carta da bagno poco delicata e più difficile da strappare

  21. @Mauro

    Propongo di ritornare al volumen; questi codex sono cosí tecnologici…

    Eh no, che poi parte di nuovo la guerra degli standard e dei formati. Peggio di ora tra ePub e Mobipocket.
    Il rotolo come va letto, come va impaginato? Si srotolano orizzontalmente e sono paginati, alla romana, o verticalmente e senza pagine, alla greca?

    Una differenza che troviamo già nel mondo dei rotoli: i rotoli greci erano scritti per lo più in maniera continua (come accade oggi nel caso delle schermate del computer, che vengono fatte scorrere in verticale), ed erano quindi letti srotolandoli in verticale, reggendoli con una mano in alto e una mano in basso. I rotoli romani (ma anche, ad esempio, i famosi rotoli del Mar Morto) erano invece per lo più scritti suddividendoli in ‘pagine’ orizzontali organizzate in colonne, un po’ come i fotogrammi di una pellicola, ed erano dunque srotolati in orizzontale, aiutandosi con una mano a sinistra e una a destra.
    (Gino Roncaglia, La quarta rivoluzione, capitolo I-3)

    Non un’altra guerra di formati sul rotolo, please…

  22. Unga unga, quesdi bianghi non dipingono zulle rocce, ezzere degli sborghi materialisdi. Quelle loro tele zono gingilli degnologici, le usano zolo perchè hanno cazzi gorti, zi zi.

  23. (pure Weird Al Yankovic)

    Scusate per il commento ritardato (si sa che i commenti assomigliano a chi li scrive, come i cani ai loro padroni, woof), ma ci ho messo qualche giorno a recuperare le informazioni necessarie.

    Ci tengo a raccontare la storia di un’artista (forse uno dei pochi, chissà) che non si è schierato contro la pirateria, “Weird Al” Yankovic. Nell’anno 2000 (notizia del 13 aprile) la band dei Metallica fece causa a Napster per questo motivo.

    Nello stesso anno, il mese dopo (maggio 2000), sul suo sito:
    Jeremy McCarthy of Fairfield, CT asks: “Hey Al!!!!! What do u think about Napster? I just want to know if you approve.”

    “I have very mixed feelings about it. On one hand, I’m concerned that the rampant downloading of my copyright-protected material over the Internet is severely eating into my album sales and having a decidedly adverse effect on my career. On the other hand, I can get all the Metallica songs I want for FREE! WOW!!!!!”

    In pratica ha lanciato una frecciatina sarcastica verso la band in questione facendo intuire che a lui non da fastidio la cosa. Nel 2006 poi pubblicò appunto la canzone Don’t Download This Song, per ribadire lo stesso concetto.
    Per chi lo conosce e si chiedesse che fine avesse fatto:
    Qui trovate il suo sito.
    Qui la sua ultima parodia (del 20 Aprile 2011).
    Qui il suo blog.

    Pare che il suo prossimo album uscirà a giugno e che i proventi per la parodia di lady gaga verranno devoluti ad un’associazione per i diritti degli omosessuali d’america.

    Come volevasi dimostrare, egli è il solito nerd ciccione, culattone, bruttone, sfigatone e sociopaticone che sogna un altro mondo in cui essere l’eroe o l’eroina di turno, senza rendersi conto che, in questo modo, non lo sarà mai. Cattivo Weird Al, la tua copertura da falso magro che è sposato con una figlia e che segue la dieta Vegana non regge. xD

  24. Amo i libri di carta, specie quelli appartenenti a due categorie: quelli usati (mi piace la sensazione dell’oggetto che passa di mano in mano) e quelli di alta qualità, illustrati, con la copertina rigida.
    Ma…
    Ma potersi portare dietro “Il Conte di Montecristo” (oltre a libri per la tesi, libri autoprodotti, testi da valutare per la lettura incrociata) in un cosino largo mezzo centimetro ha i suoi vantaggi.

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