IMPORTANTE!
Se volete una selezione di romanzi Steampunk e una guida introduttiva su cosa è (e non è) lo Steampunk, per farvi delle idee chiare in 10 minuti su questo genere evitando le cialtronate dei mentecatti di FantasyMagazine, leggete la Breve Introduzione allo Steampunk.

La qualità di FantasyMagazine è sempre stata bassa, ma da un po’ di tempo è diventata imbarazzante. E non mi sto riferendo al forum, che da quanto ricordo è sempre stato un covo per la cricca di subumani con la sindrome della Kapò (lollosa la guerra intestina di un anno fa, tra Merdina e Merdalupo Marina e Metalupo), ma solo al portale. Il forum da un paio di anni è leggermente migliorato, visto che il pubblico (che i capi di FM vorrebbe formato solo da scemi belanti da plagiare) in piccola parte si è svegliato e ha iniziato a valutare i libri con criteri sensati, appoggiandosi a quanto appreso da Gamberetta. Rimane comunque un trogolo di infamia.
Se anni fa, con una certa generosità, la si poteva considerare meglio che niente come punto di riferimento per gli appassionati del fantastico italiani, ormai è impossibile attribuirgli onestamente quel ruolo: FM è un portale di pseudo-recensioni a qualità zero, comunicati stampa (tra il truffaldino e il demenziale) degli editori, abbondanti leccate di culo (che tra due soggetti ormai noti sconfinano nel pompino fisico virtuale vero e proprio), segnalazione scopiazzate da siti in inglese e Disinformazione con la Grande D, quella becera che entra nel cervello e lo tramuta in orsetti gommosi al gusto di cacca.
Da FantasyMagazine a FantasyMestizia, sempre FM rimane.

FantasyMestizia vi porta ogni giorno il FAIL. Gratis!

Come mai ho deciso di prendermela di nuovo con FantasyMestizia, dopo così tanto tempo dalle ultime frecciate? Un coniglietto mi ha sussurrato di leggere con attenzione l’Approfondimento dedicato allo Steampunk, che io avevo messo da parte senza leggere. Data la modesta dimensione immaginavo che fosse una blanda introduzione al genere e credevo che scrivere grosse cazzate (quelle piccole le sopporto) in un simile articolo sarebbe stato impossibile. Mi sbagliavo. Moltissimo.
L’articolo di Cristina Donati è stato un’epifania dell’Ignoranza, un viaggio mistico nella Disinformazione, la consapevolezza ontologica del Retard: un’esperienza sensoriale paragonabile a un orgasmo senza emissione e senza piacere con un negro che mi conficca chiodi sotto le ascelle. Cristina Donati (alias Kinzica) mi ha insegnato che quel minimo di fiducia che riponevo nel genere umano, perlomeno nella sua capacità di scopiazzare informazioni senza annodarsi gli indici, era del tutto mal riposta. Grazie Kinzica: ora la vita fa un po’ più schifo.
C’è almeno un errore in ogni paragrafo di quella Cosa Immonda. Se fosse un parto fisico e non creativo, sarebbe un aborto ritardato impegnato a trascinarsi a forza di braccini deformi, con le ruote posteriori che slittano sulla bava che cola copiosa mentre lancia lamentosi richiami alla madre: “Mama Ghinziga! Mama Ghinziga! Bacino!
Curioso notare che gli approfondimenti dovrebbero essere gli articoli di punta del sito, quelli importanti che durano nel tempo, mentre qui ci troviamo di fronte a una mediocre articoletto da blog scopiazza-wikipedia, farcito di parole a caso e cazzate. Ma ormai questo è il livello di FantasyMestizia. I bei tempi in cui Delos produceva Speciali sullo Steampunk come questo, molto più serio e molto più corretto, sono ormai passati. Considerate che l’articolo su Delos 39 è stato pubblicato nel settembre del 1998, quando le fonti sullo Steampunk erano molto più scarse (erano molto scarse anche nel 2001, quando ho iniziato a interessarmi io allo Steampunk e internet era già molto più viva e ampia): nel suo piccolo è un lavoro di tutto rispetto!
 
Qualche dettaglio sul figlio deforme.
Riporterò alcuni degli errori, abbondantissimi, presenti nell’articolo. Come già detto avrei sorvolato senza fiatare su poche imprecisioni, ma qui siamo al puro mongolismo che cola, condito con parole a vanvera per dare una patina culturale all’ignoranza abissale dell’autrice di questo crimine contro l’intelligenza. Queste defecazioni pubbliche non si possono sopportate, non su un sito di tale (immeritata) importanza.

Il primo a usare il termine è stato K.W.Jeter per il suo romanzo Morlock Nights, uno dei seguiti apocrifi a The Time Machine di H.G. Wells.
Penso che una fantasy vittoriana sarà la prossima grande cosa, se siamo in grado di trovare un termine collettivo per [Timothy T.] Powers, [James P.] Blaylock e me stesso. Qualcosa basato sulla tecnologia appropriata dell’epoca; come “steampunk”, forse.” [Locus Magazine— 1979]

Cominciamo bene, fin dal primo paragrafo.
Jeter non ha usato steampunk per riferirsi al suo romanzo, ma per riferirsi a sé e ai suoi due amichetti da tempo intenti a scrivere “gonzo-historical fiction” (ovvero puttanate con ambientazione storica), infatti il termine usato da Jeter è “steampunks” (plurale). Sono quasi sicuro che Jeter, nella sua testa, intendesse anche Steampunk come genere, ma la citazione è chiara: lì sta parlando di persone. Kinzica, dato che poi ha anche riportato una pessima traduzione, avrebbe potuto capirlo da sola. Forse pretendo troppo da chi, come vedremo, nemmeno sa copiare le date.
Leggendo la lettera originale la questione diventa molto più chiara:

Dear Locus,
Enclosed is a copy of my 1979 novel Morlock Night; I’d appreciate your being so good as to route it Faren Miller, as it’s a prime piece of evidence in the great debate as to who in “the Powers/Blaylock/Jeter fantasy triumvirate” was writing in the “gonzo-historical manner” first. Though of course, I did find her review in the March Locus to be quite flattering.
Personally, I think Victorian fantasies are going to be the next big thing, as long as we can come up with a fitting collective term for Powers, Blaylock and myself. Something based on the appropriate technology of the era; like “steampunks”, perhaps…
—K.W. Jeter

Steampunk è passato poi a indicare una corrente, una subcultura e un sottogenere di narrativa fantascientifica/fantasy, ma quando lo ha usato Jeter indicava le tre persone intente a scrivere minchiate science-fantasy d’ambientazione storica invece che futuristica. Una gioco di parole a partire da Cyberpunk, come ho già spiegato più volte in passato: a loro (Gibson, Sterling ecc…) il vicino futuro cyber e agli altri (Jeter, Blaylock, Powers) il vicino passato steam. Proseguire nella spiegazione delle origini dello Steampunk, precedente le opere di Jeter (Moorcock ad esempio), va oltre gli intenti del presente post e rimando al futuro articolone sullo Steampunk.
Ah, giusto, dimenticavo la minchiata più evitabile.
Kinzica cara, almeno ricopiare le date dovrebbe essere possibile pur con le tue limitatissime capacità: la lettera è apparsa su Locus dell’aprile 1987, non nel 1979. Nel 1979 c’era solo Morlock Night, non le opere di Powers e Blaylock (The Anubis Gates è del 1983 e Homunculus è del 1986). Non viene proprio in mente a nessuno di controllare di nuovo la data quando è EVIDENTE che si sta scrivendo una cazzata? Su FM pare di no.

Con La macchina della realtà di Sterling e William Gibson, il termine steampunk viene ufficializzato e il genere prende corpo nella consapevolezza dei lettori.

Altro esempio di mongolismo e ignoranza della storia del genere. Il termine non venne ufficializzato manco per il cazzo, qualsiasi cosa voglia dire (dove si ufficializzano i termini? Ci sono dei moduli e un ufficio nel Comune?). La fama di Gibson e Sterling aiutò a dare visibilità allo steampunk e a renderlo popolare come Fantascienza Retrofuturistica (e non solo come cazzatona science-fantasy) nonostante Gibson stesso non fosse interessato al genere in sé e detestasse le etichette.

“You know, that’s another case of someone applying a term to my writing… it happened with ‘cyberpunk’ too, I never called my work ‘cyberpunk’, and ‘steampunk’ isn’t a term I would have applied to my writing either”
(Gibson riportato a memoria da Sinjun)

Tra aiutare a diffondere a malincuore un’etichetta e “ufficializzare”, mi pare ci sia una certa differenza. Opere come il gioco Space: 1889 del 1988 e un discreto interesse per lo Steampunk (con questo nome) vi erano già prima di The Difference Engine, pubblicato nel 1990. Quel (brutto) romanzo rese solo più popolare il termine. Non c’era e non c’è mai nulla da ufficializzare: lasciamo le fantasie burocratiche ai ritardati che non sanno pensare in termini di diffusione dal basso (il vero segreto del successo dello Steampunk come subcultura/corrente negli ultimi anni). La cosa più vicina a una ufficializzazione nel senso ritardato-burocratico che certa gente ha in mente, è l’ingresso dello Steampunk nell’Oxford English Dictionary al fianco di vuvuzela e hikikomori. Un’ottima compagnia.
Proseguiamo con le cazzate presenti nell’articolo:

Lo steampunk è un’ucronia ambientata nel XIX secolo, ovvero un’età vittoriana con macchinari portentosi frutto non della tecnologia elettronica o – peggio che mai — digitale, ma della forza vapore.

A parte il fatto che lo steampunk non è necessariamente Storia Alternativa nel XIX secolo, errorino che possiamo considerare secondario in un articolo completamente privo di profondità e rivolto a un pubblico del tutto a digiuno sull’ABC, qui ci troviamo di fronte a un problema molto più grave: il fallimento del sistema scolastico italiano.
Avrei tollerato qualcuno che dice digitale per intendere elettronico (è una pessima abitudine, ma la capisco), costruendo così una contrapposizione tra elettronica digitale e meccanica, ma non è questo il caso: qui elettronica e digitale sono divisi (il che va benissimo), mettendo in mostra l’aberrante ignoranza di Kinzica.
La Macchina Analitica di Babbage, il calcolatore meccanico messo in funzione da motori a vapore, è una macchina digitale in quanto lavora su sequenze di numeri prese da un insieme di valori discreti (ovvero un insieme di numeri ben definito e circoscritto). Una macchina analogica invece non lavora su numeri in sé, ma su variazioni continue di stati fisici, come nel caso dei calcolatori analogici per il tiro dei cannoni navali. Le macchine analogiche si possono usare per simulare valori numerici nel caso di compiti specifici (tot giri della manopola tal dei tali se vogliamo indicare la velocità X del bersaglio ecc…), ma di per sé non manipolano numeri.

Una piccola parte del “mulino” (la CPU) della Macchina Analitica.

Cosa significhi “digitale” non è una questione che riguarda l’ambito della narrativa, ma le conoscenze di base che qualsiasi persona che ha concluso la scuola superiore dovrebbe (si spera) avere. Non sapere perlomeno a grandi linee cosa significhi digitale è una vergogna per un laureato, fosse anche solo un laureato in lettere (chi vuole occuparsi di cultura non può essere un illetterato su questioni che riguardano la vita di tutti i giorni da più di mezzo secolo) ed è, non sto scherzando, da cancellazione immediata di una eventuale laurea in ambito scientifico. Se dovessi intuire il titolo di studio dell’autrice dell’articolo dai suggerimenti presenti nell’articolo, direi medie inferiori (ma siamo in itaGLia, per cui non mi stupirei se fosse laureata e magari avesse pure un dottorato, lol).
In realtà non serviva nemmeno conoscere il significato di digitale, bastava aver aperto Wikipedia sulla pagina dello Steampunk prima di scrivere l’articolo:

Other examples of steampunk contain alternate history-style presentations of “the path not taken” for such technology as dirigibles, analog computers, or such digital mechanical computers as Charles Babbage’s Analytical engine.

Consultare Wikipedia è il minimo se si vuole scrivere un articolo su qualcosa che non si conosce. Il minimo. A questo minimo FM e Kinzica non arrivano. E anche in questo vi è il fallimento della scuola pubblica nel formare la mentalità delle persone.
Stendiamo un velo pietoso sul fallimento dell’istruzione pubblica e andiamo avanti:

Allo steam si aggiunge il punk, parola chiave di altre correnti come cyberpunk (il capostipite), splatter punk, diesel punk, squidpunk (!) etc etc, ovvero un atteggiamento di rottura verso l’ordine costituito, le costrizioni dei costumi sociali, la società standard.

Sigh. Kinzica non supera il livello di idiozia medio di chi copia senza capire dalla (pessima) pagina della Wikipedia italiana. Basterebbe aver letto le opere per sapere che il punk in questo senso non è un elemento determinante dello steampunk e che il punk stesso nel nome è lì solo per via del gioco di parole a partire da Cyberpunk. Il Cyberpunk è punk, lo Steampunk non necessariamente. Il Dieselpunk ha già connotati di punk più vicini a quelli del Cyberpunk. Punk nei generi è diventato sinonimo di “cazzatona tecnologicamente alternativa”, come faceva notare GURPS stesso coniando termini come Clockpunk. O anche Sandalpunk: bizzarrie mongole clockpunk nel mondo degli antichi greci e romani. LOL.
Per quanto riguardo lo Squidpunk stendo un ulteriore velo pietoso e lascio ad altri il compito di spiegarle come stanno i fatti della vita (forse sarà necessario cominciare dalle api e i fiori).
Il punk come critica contro la società non c’entra un cazzo. Lo stesso romanzo di Gibson e Sterling, di solito citato come il più punk della prima generazione (in effetti è cyberpunk trapiantato nell’Ottocento), non è punk nemmeno lui: a meno che con punk non intendiate la ridicolizzazione sistematica di chi cerca di opporsi al potere centrale, meno scemo di quanto si pensi, e la finale sconfitta degli elementi “punk” così mentecatti (macchiette di cattivi) da far sembrare i Governanti Kattivoni Fascistoni come il male minore. In The Difference Engine, nonostante la fama attribuitagli da chi non lo ha letto (è uno di quei libri famosi perché tutti lo citano e pochissimi hanno superato il primo, soporifero, capitolo), il -punk è più nel senso di divergenza tecnologica che altro.
Ci sarebbe poi da tirar fuori (di nuovo!) la questione di cosa sia il punk nello steampunk, con la definizione di Nevins e le radici in Robida e bla bla bla, ma ne ho già parlato in alcuni commenti in passato ed è materia per l’articolone sullo Steampunk. Vi basti sapere che Kinzica è ignorante e ha scritto una cazzata, mentre con un minimo di studio avrebbe potuto scrivere qualcosa di molto più approfondito e interessante anche solo sul punk dello steampunk.

Il risultato è “colonizzare il passato per sognare il futuro”, come se Babbage avesse davvero costruito la difference engine o se invece dell’elettricità fosse stata l’energia del vapore a dar vita a una sofisticata tecnologia alternativa.

Ehm, Kinzica, la Macchina Differenziale (che non è il computer programmabile che pensi) è stata davvero costruita, in più esemplari, dallo svedese Per Georg Scheutz a partire dal 1855. Uno venne venduto anche al governo britannico, nel 1859.
Cosa sia la cosiddetta energia del vapore, visto che l’acqua è solo un mezzo per far funzionare macchine che l’energia la ottengono bruciando legna, carbone e, nei modelli per auto di primo Novecento, kerosene, non oso chiederlo. Abbiamo già appurato che Kinzica non pare avere conoscenze scientifiche degne di nota, inutile calcare la mano.
C’è questa idea, ma solo tra gli ignoranti, che un mondo “steampunk” sia un mondo senza dipendenza dal petrolio… ah, sì? Il kerosene con cui i motori a vapore più compatti funzionavano da dove pensate di ricavarlo, idioti? A braccetto con questa idea vi è quella che nello Steampunk non vi sia l’elettricità. Strano: la fantascienza ottocentesca (dagli automi delle ultime Edisonate al Nautilus) è piena di elettricità e la stessa Italia, come abbiamo visto, organizzò un mostra dedicata all’elettricità durante l’esposizione di Torino del 1884. Anche Tesla e la sua guerra delle correnti contro Edison credo non abbia bisogno di presentazioni.
Ma in fondo perché informarsi prima di scrivere puttanate? È solo storia della scienza storia della fantascienza fantasy!

Ovvero una fantasy-fantascienza a carbone in piena rivoluzione industriale, forgiata in ferro e mattoni e popolata da mostri meccanizzati, computer analogici, dirigibili e caldaie, ciminiere e banlieux distopiche, eroi in cuoio, occhialoni da pilota e pistole a tamburo, lolite gothic, l’oppio o il laudano al posto della cocaina e l’assenzio nei bicchieri

Glissiamo sulla sequenza di banalità, in fondo tollerabile in un articolo per un pubblico generale, e concentriamoci di nuovo sulla voglia di Kinzica di aggiungere parole solo per mostrare al mondo di essere ignorante. Cocaina. Non so cosa abbia Kinzica contro la cocaina, tanto da volerla vedere fuori dal XIX secolo e quindi dallo Steampunk, ma immagino che la risposta sia intuibile: ignoranza.
La cocaina è una droga Ottocentesca, tanto da essere protagonista di un saggio di Sigmund Freud del 1884, Über Coca, dedicato alle sue doti come panacea (stimolante per il corpo o analgesico, in base ai casi). In generale la diffusione dell’uso della coca in ambiti commerciali/medici è un elemento caratteristico dell’Ottocento che fa parte della cultura generale (almeno del Vin Mariani Kinzica avrà sentito parlare, no?).
Nel 1885 la cocaina venne commercializzata da Parke-Davis negli USA sotto forma di sigarette, soluzione da iniettare in vena (la usava anche Sherlock Holmes in questo modo, con soluzione al 7%) o, come si adopera spesso in questi anni, polvere da sniffare. La cocaina veniva usata come cura per la dipendenza da morfina, a sua volta usata come cura per la dipendenza da alcol visto che i morfinomani non erano socialmente pericolosi come gli alcolizzati. Gegnale.
Pure l’eroina è una droga del Lungo XIX secolo: venne commercializzata dalla Bayer dal 1898 al 1910 in comode confezioni a prezzo modico, con due dosi e una siringa. Anche lei, come la cocaina, era stata immaginata come trattamento per la dipendenza dalla morfina (oltre che come sostituto per combattere la tosse), essendo a tutti gli effetti morfina “zippata” da dezippare con il fegato (l’eroina se non è tagliata con la merda, se è eroina farmaceutica pura al 100%, NON distrugge le vene e non crea tutti quei problemi tipici dell’eroina venduta dai criminali: l’unico rischio è quello di overdose in caso di errori nel dosaggio, facili con una sostanza così concentrata).

Eroina Bayer, la cura per la tosse che aspettavate!

Eroina e cocaina sono droghe usate tutt’ora e forse questo ha contribuito a dar loro una falsa patina di modernità, come d’altronde solo degli ultimi decenni è l’aggravarsi della inutile/antistorica/fallimentare (scegliete gli aggettivi preferiti in base alla quantità di letture sulla storia delle droghe che avete alle spalle) lotta alla droga e al narcotraffico, fenomeno creato a tavolino da irrazionali politiche di criminalizzazione imposte dagli USA fin dall’inizio del Novecento (per approfondimenti si cominci leggendo il famoso Piccola storia delle droghe di Antonio Escohotado).
Resta evidente che una persona SERIA prima di citare la cocaina come se fosse qualcosa di moderno, da sostituire con sostanze più Ottocentesche, avrebbe dovuto avere il buon senso di controllare perlomeno su Wikipedia se era così. Non che serva Wikipedia, comunque: l’interesse di Freud per la cocaina è una cosa arcinota anche fuori dall’ambito della storia delle droghe. Siamo in Itaglia, la copia mongola della vecchia Italia: chi scrive narrativa e chi scrive articoli per il web ormai se ne sbatte allegramente di controllare ciò che dice. Rispetto per i lettori sottozero.

Se scrivere fantastico vuol dire travalicare i confini, lo steampunk si sviluppa distruggendo i confini.

Ah, ma lo vedi Kinzica che non hai capito un cazzo? Lo Steampunk (se lo si conosce) è facilmente rappresentabile come un sottoinsieme della Fantascienza. Immagina i due insiemi di Fantascienza e Fantasy che si sovrappongono. Nell’intersezione ci sono Science-Fantasy e Tecnofantasy. Lo Steampunk abbraccia una fetta di entrambi e per il resto sta nella Fantascienza. Semplice, no?
Non è una rappresentazione insiemistica perfetta, si può fare di meglio. L’ho tirata fuori al volo usando meno elementi possibili, ma grossomodo mi pare contenga tutto ciò che conosco a tema Steampunk che non sia Steampunk più qualcosa d’altro.
Lo Steampunk non distrugge nessun confine: se ne sta buono buono (ma incarognito nell’animo, se è Steampunk di qualità) come sottoinsieme pseudo-Ottocentesco di generi più grandi. Forse Kinzica, confusa come un cetaceo disturbato dai sonar, ha attribuito allo Steampunk caratteristiche proprie del New Weird (che può facilmente essere Steampunk Fantasy, travalicando i confini degli altri generi, si veda Perdido Street Station).

Gli autori steampunk non scrivono romanzi storici bensì allucinazioni storiche assolutamente non allineate, mondi già trascorsi con contaminazioni del futuro: una sorta di postmoderno nel passato.

Questo era il momento delle parole a caso. Usare frasi prive di significato apprezzabile, vuoti esercizi di banalità, pare che tra i subumani sia il marchio dell’Intellettuale, anzi, dell’Esperto Che Ne Sa A Pacchi. No, non lo è: è l’equivalente per Ignoranti che parlano di cose che non conoscono del pacchiano mignolo alzato dell’ex-proletario arricchito che brinda.
Vergognati, Kinzica. Queste frasi non vanno bene manco per i maiali.

Jules Verne, H.G. Wells, Mark Twain, Arthur Conan Doyle sono spesso considerati steampunk “classico”, ma in realtà non è proprio così: le loro opere non sono ucronie bensì descrivono la realtà contemporanea agli autori, miscelata a elementi fantastici.

Uh-uh, ok, esatto, vedo che hai evitato il tranello più comu—WTF??? MARK TWAIN??? Che cazzo c’entra Mark Twain con la storia della fantascienza e del romanzo scientifico da cui lo Steampunk trae ispirazione? Citarlo per A Connecticut Yankee in King Arthur’s Court è tirata per i capelli al massimo, ma vedo che Kinzica non lo fa: allora cosa intende? Almeno in quel libro c’è Storia Alternativa (anche se la base di partenza è medioevale) e uno spirito D.I.Y. che piacerebbe molto agli artigiani dello Steampunk, ma non è certo l’esempio più adatto di fantascienza ottocentesca a cui ispirarsi. È onestamente la PRIMA volta che vedo citato seriamente (ovvero al di fuori degli elenchi scritti da bimbiminkia) Mark Twain tra gli autori di ispirazione per lo Steampunk…

Onore al merito, come sempre, a chi ha sdoganato il genere. La Macchina della Realtà è il manifesto della percezione originaria di steampunk,

Ah, ma allora avevo visto giusto: Kinzica non ne sa proprio un cazzo, va avanti alla cieca vomitando frasi a fantasia! ^_^
No, The Difference Engine NON è il manifesto della percezione originaria dello Stempunk. Non ti sei proprio degnata di leggere NULLA delle opere della prima generazione? La caratteristica fondamentale di The Difference Engine è di essere MOLTO DIVERSO dalle altre opere Steampunk, scegliendo la Storia Alternativa e lo sviluppo tecnologico anticipato si pone su un piano diverso da The Anubis Gates (science-fantasy con maghi egizi e viaggi nel tempo gestiti alla cazzo), Morlock Night (ispirato a un’opera di Wells, con Merlino e Artù perché sì: era un gioco tra lui e Powers metterli dove capitava) o Infernal Devices (gonzo-historical fiction pura, con uomini pesce e puttanate miste).
The Difference Engine è diventato un libro simbolo, un classico, per lo Steampunk della seconda generazione perché è il romanzo che più di tutti, a differenza delle prime opere (escluse quelle di Moorcock), rappresenta ciò che poi è diventato il motto dello Steampunk retrofuturistico: come sarebbe stato il passato se il futuro fosse accaduto prima.
Questo motto è stato la base di partenza per l’artigianato e per i disegnatori che hanno diffuso lo Steampunk tra le masse, creando una subcultura Steampunk fortemente legata a Internet, ben prima che gli autori di narrativa ricominciassero a occuparsene per davvero (seppur in modo indegno, ma così vanno le cose).

le crinoline di Sybil, giovane prostituta, e il giubbotto del paleontologo Edward “Leviathan” Mallory, le macchine, anzi la Macchina Differenziale di Babbage che ha invaso il mondo, gli inventori su strani tricicli e le ruspe che scavano nella metro di Londra. Le fabbriche e lo Smog.

Sigh. La Macchina non è quelle Differenziale del titolo scelto a cazzo (un blando calcolatore dedicato alla tabulazione di funzioni polinomiali), ma quella Analitica, ovvero il computer meccanico programmabile mai realizzato per intero (ma c’è una raccolta fondi per costruirlo), neppure nella versione semplificata di cui ci è arrivato un piccolo pezzo. Non facciamo nemmeno finta di informarci, eh, Kinzica?
Riguardo lo Smog, doppio sigh: il problema nel romanzo non è lo Smog delle industrie, ma “the Stink” ovvero la puzza di marcio del Tamigi in estate che costringe il Parlamento alla fuga e getta la città nel caos, con visibilità ridotta e morti intossicati dalla nebbia giallastra. La crisi del Tamigi fa da sfondo al tentativo sovversivo del gruppo di mongoloidi anarco-comunisti che fanno la figura dei coglioni. L’episodio della Puzza non è altro che la riproposizione senza originalità della Grande Puzza del 1858. Il fatto che avvenga nel 1855, ovvero tre anni prima, secondo alcuni idioti dovrebbe essere il lato distopico di quell’Ottocento “peggiore di quello reale” (inquinatissimo come la Cina di oggi!) ideato da Gibson e Sterling. Stronzate: è solo che anche all’estero i critici/recensori hanno una conoscenza della storia degna di un mongoloide lobotomizzato e non sapendo niente della Grande Puzza del 1858 al massimo riescono a tirare in ballo il Grande Smog del 1952, che c’entra molto meno. Coglioni marci ignoranti pure loro.
Tornando a Kinzica: la parola Smog, da lei riportata con la maiuscola come se fosse un elemento del libro, non appare nemmeno una volta (controllato su eBook in inglese).
Basta, non ce la faccio più. Mi sanguinano gli occhi. Che schifo.
E ci sono ancora badilate di roba da tirar fuori: considerate che non ho citato NULLA dalla seconda metà dell’articolo! Lascio a chi tra voi ha più coraggio di me, e capillari oculari meno predisposti al sanguinamento, il compito di proseguire l’opera…
 
Conclusione.
L’impressione che mi dà questo articolo è che Kinzica non sappia nulla dello Steampunk, non conosca le opere che cita e non sappia nemmeno leggere in inglese. Se sapesse leggere in inglese, come visto, avrebbe potuto evitare gran parte degli errori. O forse sa leggere benissimo in inglese, ma è solo questione di pigrizia: perché controllare su Wikipedia (o su Amazon, visto che non sa nemmeno citare in modo corretto il titolo dell’antologia a cura dei VanderMeer), tanto è solo un articolo per i lettori di FM che non sanno trovare il proprio culo nemmeno usando entrambe le mani e una mappa! Il solito itaGLianissimo rispetto per il lettore.
Kinzica vaga nella confusione della sua ignoranza come una balena mandata in tilt dai sonar e alla fine, dopo due paginette ingloriose, si arena sulla spiaggia a morire.

Balena arenata su una spiaggia nel Cinquecento per colpa dei sonar.

Questa massa di cazzate, di cui ho riportato solo una piccola parte, sarebbe “informazione”? Non era l’informazione l’obiettivo di FM?

FantasyMagazine non è un blog. Non è questione di qualità — abbiamo il massimo rispetto per il concetto di blog, ci sono molti blog di qualità eccellente — ma, appunto, di obiettivi. Un blog viene scritto principalmente per esprimere opinioni personali; un magazine come il nostro ha uno scopo principalmente informativo.

Ah, certo, che fesso che sono! In sé l’informazione non è detto che debba essere corretta. Loro stanno facendo informazione: diffondono informazioni false. Un servizio utilissimo per inquinare il web. Come Wikipedia, ma al contrario: un gruppo di volontari che sfruttano la visibilità di un sito per diffondere spazzatura nel web, contribuendo a quel rumore di fondo che non permette agli utenti con poca esperienza in un dato argomento di distinguere tra informazioni veritiere e merda.
Il fatto che siano volontari, che lo facciano per passione e bla bla bla rende solo peggiori le cose: anche i vandali su Wikipedia lo fanno gratis, per passione del rendere il web un posto peggiore, per il gusto di rovinare ciò che gli altri faticano a costruire per il bene di tutti. Diffondere spazzatura sfruttando la propria base di utenza danneggia chi invece, con mezzi molto più limitati, cerca di segnalare romanzi decenti e fornire informazioni veritiere. Usare il proprio peso per compiere il male e fomentare l’ignoranza non dovrebbe essere un vanto… but on Meth it is ma su FM lo è. Questi sono dati di fatto e la realtà non può essere cambiata (solo nascosta o plagiata) da troll come S* o da altri mentecatti privi di dignità.
Grazie FM, una fetta della peggiore itaGLia sul web.
 


Appendice I: pagine congelate.
Nel caso vengano effettuate correzioni successive alla pubblicazione di questo articolo, potete godere delle due pagine nella versione originale a questi indirizzi:
http://www.freezepage.com/1288259928LIGKAVJIVQ
http://www.freezepage.com/1288260200IBUDLYJTRV
 
Appendice II: Mana è meglio di FM.
In passato ho criticato, in un commento, l’inaffidabilità generale e le inesattezze presenti negli articoli di Davide Mana, specificando però che lo considero uno dei maggiori esperti italiani di Steampunk. Se qualcuno, forse perché ritardato, ha pensato che lo stessi sfottendo, farebbe meglio ad aprire gli occhi: il livello qualitativo degli articoli di Mana è mille volte superiore a questa merda apparsa su FM. Quando dico che, nonostante gli errori/orrori che piazza qua e là, è uno dei massimi esperti di Steampunk italiani, NON sto scherzando. La questione ricorda un po’ Licia Troisi col Fantasy: essere uno dei meno peggiori non significa essere sufficienti, ma tra Licia/Mana e Centi/Kinzica c’è un baratro come tra un cattivo snack in cioccolata surrogata e uno stronzo di cane.
 

132 Replies to “Disinformati e contenti: FM sullo Steampunk”

  1. L’ignoranza è una brutta roba. Un ignorante convinto della propria cultura è il male assoluto. Diventa impossibile schiodarlo dalla sua convinzione, lasciando la cacatanasia* come ultima risorsa.
    *Non credo sia stato mai usato, ma ha un senso che supera quello del calembour escatologico.

  2. Mark Twain, notorio padre dello steampunk, sta piangendo nei bassifondi dell’Infero. Comunque ho deciso, scriverò un articolo sul motore a scoppio; non ci capisco un cazzo, però me piace.

  3. A proposito di Mark Twain: Kinzica cita il Mississippi. In Huckleberry Finn ci sono battelli a vapore… dunque steampunk! Ovvio, no?
    E “gli inventori su strani tricicli” in The Difference Engine? Io non me li ricordo. Sigh. E poi com’è fatto un triciclo “strano”?
    E adesso una buona notizia! ^_^
    Scrive Kinzica nei commenti:

    Se l’argomento steam etc interessa, è probabile che scriva altri articoli, anche per chiarire meglio certi punti.

  4. Credo che l’intero orbe terraqueo non veda l’ora che “chiarisca” certi punti… Fremo di impazienza!
    Mai che qualcuno registrato gli linki i veri approfondimenti… (da non registrato non me li fa mettere, sito malvagio e discriminatore! 🙁 e col ciufolo che mi registro a FM per un commento!)

  5. FM è una discarica.
    Scrivere nel loro forum è come rovistare nella spazzatura. Bisogna essere disperatamente poveri (di conoscenze del fantastico) per ridursi a farlo: non si trova niente di valore e al massimo si becca qualche ratto infetto pronto a mordere (trolling e derailing).
    L’unica risposta possibile dopo un simile articolo di merda è “Mi scuso per il mio lavoro indegno e chiederò la rimozione dell’articolo fino a quando non sarà stato corretto”.
    Ma questo sarebbe un comportamento rispettoso dell’intelligenza dei lettori quindi difficile che lo adottino. Sono pur sempre gli itagliani figli dell’itaglietta mafia & mandolino di FM, no?
    Se avessero rispetto di sé stessi, ovvero se avessero un dignità superiore a quella dei vermi, i responsabili di FM pubblicherebbero un editoriale di scuse per la pessima qualità dell’articolo, promettendo di non fare più cose simili.

  6. Esimio Duca, a proposito di Mark Twain ho trovato questo:

    Tesla è uno dei protagonisti di The Five Fists of Science (2006) , una graphic novel steampunk di Matt Fraction e Steven Sanders in cui lo scienziato e l’amico Mark Twain sono affiancati per la causa della pace mondiale.

    Della questione si può trovare un cenno qui: http://www.nuc.berkeley.edu/dept/Courses/E-24/E-24Projects/Krumme1.pdf
    Da cui si ricava, tra l’altro, che Twain avrebbe inserito dei riferimenti alla vita di Tesla in No. 44, The Mysterious Stranger.
    Mi pare che il tutto non abbia una connessione diretta con la narrativa steampunk, però mi chiedo se la cosa ti potrebbe ispirare un qualche commento…

  7. Il fumetto l’ho letto questa estate!
    È carino. Marconi è una macchietta, ma gli autori hanno giustificato la cosa dicendo che non sapevano come renderlo caratteristico.

  8. Ma gli autori del fumetto spiegano da dove hanno ricavato lo spunto per la trama?
    Nell’articolo che ti ho linkato, per esempio, viene riportata questa eccezionale lettera (!) di Twain:

    Dear Mr. Tesla –
    Have you Austrian & English patents on that destructive terror which
    you are inventing? – & if so, won’t you set a price upon them & commission
    me to sell them? I know cabinet ministers of both countries – & of
    Germany, too; likewise William II.
    I shall be in Europe a year, yet.
    Here in the hotel the other night when some interested men
    were discussing means to persuade the nations to join with the Czar &
    disarm, I advised them to seek something more sure than disarmament
    by perishable paper-contract – invite the great inventors to contrive
    something against which fleets & armies would be helpless, & thus
    make war thenceforth impossible. I did not suspect that you were
    already attending to that, & getting ready to introduce into the earth permanent
    peace & disarmament in a practical & mandatory way.
    I know you are a very busy man, but will you steal time to drop
    me a line?
    Sincerely Yours,
    Mark Twain

  9. grande duca, gli hai rotto proprio il culo!!
    p.s. aspetto con impazienza l’articolo su come togliere i drm per celebrolesi!!

  10. No, davvero, Duca: a quando l’articolone sullo Steampunk?
    Direi che dopo questa ce ne sia proprio bisogno!

  11. Vedo che sei in gran forma, mi fa piacere. Tralascio ogni definizione, non sono abbastanza ferrato nella lingua itaGliana, a proposito dei finti esperti.
    Per come vanno le cose, aspettiamoci una me-ra-vi-gli-osa ondata di scritti steampunk itaGliani, con un simile biglietto da visita non possono assolutamente mancare.
    Ora scusami, vado a caricare il mio Strombazzatore al Plasma riconvertito a kerosene. Non si sa mai…

  12. Oops… Sono inavvertitamente scivolato in OT. Chiedo venia. Chiudo l’argomento Mark Twain/Tesla & steampunk.

  13. C’è un concorso steampunk italiano – non il tuo – che promette diarrea a spruzzi.
    Non per colpa degli autori, ma per come è stato lanciato.
    Ops, meglio non aggiungere altro.

  14. Penso che questo non sia il modo giusto di criticare ciò che è avvenuto.
    La ragazza ha scritto castronerie e ingenuità, a volte sbagliando di poco, a volte sbagliando di moltissimo. Il problema, e lo sappiamo benissimo tutti, non è quello che ha scritto la ragazza, ma il fatto che invece di averlo scritto sul suo blog l’abbia fatto su FM.
    Il problema è che i siti del circuito Delos funzionano su base volontaristica (cioè, nun pagano), attingendo alla passione di persone giovani e, a volte, poco preparate; lo fa buttandola sul “prestigio”, sul “farsi conoscere”, sul “contribuire” alla crescita della Grande Famiglia, eccetera.
    Sapete benissimo che nessuno è andato da Kinzica dicendole: “ascolta, abbiamo bisogno di un approfondimento su questo tema. te la senti? sappi che è una cosa importante, quindi dobbiamo essere sicuri che tu ti prenda il tempo necessario per studiare bene il materiale”. Quello che presumibilmente è successo è che Kinzica, tra i redattori, fosse l’unica ad aver letto qualcosa di steampunk, quindi l’approfondimento se l’è beccato lei.
    Il problema non è questa persona, la quale è probabilmente invitata a non perdere troppo tempo su un articolo, perché il sito va aggiornato, e comunque l’impostante è “dare un’idea”.
    Il problema è che FM campa sui volontari, e non ricorre a persone esperte perché non ha voglia di pagarle.
    Insomma, secondo me non serve insultare Kinzica; non è mica venuta a cagarvi sul tavolo della cucina. Insultarla serve solo a farvi passare per degli ossessi. E, credetemi, mi sono ritrovata nella vostra posizione per un sacco di volte, e leggendo voi, che vi occupate di un genere che non mi appartiene, mi rendo conto quanto spesso io abbia dato quest’impressione.
    Perché mettervi volontariamente dalla parte del torto, sbraitando contro chi non c’entra nulla? Kinzica ha scritto per il pubblico di FM, che è sostanzialmente un pubblico disinformato che io non vorrei avere alla mia stessa tavola; mica ha scritto per voi. Il vero obiettivo è Fantasy Magazine, mica chi è sfruttato da.

  15. @irene
    La risposta per te è già presente nella “conclusione” dell’articolo. Inquinare il web con disinformazione per pigrizia e dabbenaggine NON è giustificabile nemmeno se lo si fa gratis. Anche i vandali su wikipedia lo fanno gratis. Kinzica poteva evitare tutti gli errori, come dimostrato, semplicemente leggendo un paio di paginette su wikipedia prima di buttare giù l’articolo.
    Ci vuole tanto?
    Che non c’entri nulla è una grottesca idiozia. Lei lo ha scritto quindi è colpa sua. Di chi sarebbe colpa forse? Di Gesù sceso dal cielo che lo ha scritto così al posto suo? Se non lo scriveva forse le ammazzavano il fidanzato? Non penso fosse obbligata in una situazione di vita o di morte.
    Se sapeva di non conoscere l’argomento, si informava prima di scrivere. O evitava proprio di scrivere. Punto.
    Non ci si vuole informare e si preferisce fare i soliti coglioncelli itagliani mafia & mandolino? Affar proprio, ma dopo bisogna aspettarsi di essere criticati da chi non ci sta a veder ridotto anche il web itagliano a un luogo di degrado mentale e sociale come l’itaglia stessa.
    Se l’Italia è divenuta itaglia, non significa che anche il Web Italiano debba diventare itagliano.
    FantasyMagazine doveva controllare l’articolo prima di pubblicarlo. Lo hanno controllato? Evidentemente no, visto che bastava ben poco per togliere la massa di castronerie scritte.
    Produrre informazioni false danneggia la collettività: più si è in grado di diffonderle (FM è un sito molto trafficato nel suo ambito) e più prestigio si ha (FM per i novellini può sembrare un sito importante), maggiore è il danno causato alla collettività.
    Una volta faceva parte del comune senso civico l’evitare di diffondere disinformazione.
    Non si pretendeva un lavoro da esperti: ci si aspettava qualcosa di normalmente decoroso. Qualcosa che chiunque poteva fare evitando di mettere assieme delle frasi a vanvera e spendendo una mezzoretta a leggersi un paio di pagine a tema.
    La scusa dei volontari non regge mai. Tutte stronzate. Io gestisco Baionette Librarie GRATIS, da solo. Ora controlla questi articoli:
    1. http://www.steamfantasy.it/blog/2008/10/20/performance-arco-da-guerra-inglese/
    2. http://www.steamfantasy.it/blog/2009/03/15/lapice-dellavancarica-la-percussione-e-i-proiettili-a-espansione/
    3. http://www.steamfantasy.it/blog/2010/03/16/il-giusto-prezzo-degli-ebook-konrath-smashwords-e-un-confronto-con-la-carta/
    4. Quattro
    5. http://www.steamfantasy.it/blog/2010/08/19/lo-steampunk-e-il-risorgimento/
    C’è qualcosa di equivalente su FantasyMagazine sugli argomenti di loro competenza? Io ne produco di continuo. Metto anche un sacco di articoli di cazzate o di meri spunti, ma ho fornito (e continuo a fornire) articoli informativi che NON hanno equivalente nel web in italiano e talvolta nemmeno in quello in inglese (si veda quello sull’Avancarica a percussione).
    Nemmeno io sono pagato. E anche io lo faccio nel tempo libero.
    Se io posso farlo negli ambiti in cui mi occupo, anche loro possono farlo nei loro. Se non lo fanno è perché se ne sbattono di impegnarsi a farlo.
    Semplice.

  16. @irene. La “ragazza” in questione ha 40 anni, non ne ha 15. Dunque la spiegazione: “Ha scritto così per farsi bella, perché è giovane e ingenua” mi sembra un pochino tirata per i capelli.
    Ma lasciamo perdere.

    Insomma, secondo me non serve insultare Kinzica; non è mica venuta a cagarvi sul tavolo della cucina.

    Discutibile. La gente che mi chiama “cogliona invidiosa” (tanto per citare l’ultimo) viene da posti come il forum di FM, dove sistematicamente si insiste sul fatto che non bisogna documentarsi perché inutile, che non importa quante cose scrivi sbagliate perché tanto i gusti sono gusti, che prima c’è il rispetto formale dell’educazione e poi tutto il resto e stronzate di questo genere.
    L’articolo di Kinzica, con la sua ignoranza offensiva, è un altro passo in quella direzione di merda. Perciò che Kinzica non mi abbia fatto niente è da vedere.
    C’è poi il problema morale: se vedi dalle finestre della cucina del ristorante il cuoco che piscia nella pentola, secondo me è giusto avvertire i possibili clienti. L’atteggiamento: “Chissenefrega, tanto io lì non ci mangio” è legittimo ma non mi pare sia da lodare.
    Fermo restando che nessuno va da Kinzica a tagliarle le dita: se vuol continuare a scrivere fesserie si accomodi. Ma se mi capita di leggerle e ho voglia di farlo, dirò che sono fesserie. Tra l’altro se leggi il mio commento sui Gamberi vedrai che Kinzica è recidiva.

    Perché mettervi volontariamente dalla parte del torto, sbraitando contro chi non c’entra nulla?

    Io me la sono presa con Kinzica che ha scritto l’articolo. Mi sembra c’entri.
    E poi sempre lo scaricabarile: non è colpa di chi ha scritto l’articolo ma di chi lo ha pubblicato, non è colpa di chi lo ha pubblicato ma della casa editrice che non paga, non è colpa della casa editrice ma della crisi, e sono sicura che la colpa della crisi è dei lettori che non buttano via abbastanza soldi.
    Alla fine è colpa mia! ^_^
    Sono idiozie. L’articolo lo ha scritto Kinzica e Kinzica è responsabile delle stupidaggini contenute. Non sarà la sola responsabile ma lei responsabile lo è di sicuro.
    Se tu citi un libro in un articolo devi averlo letto. Questa cosa avrebbe dovuta dirla la redazione di FM? Sì. Non l’ha fatto. Lo faccio io. Kinzica dovrebbe ringraziarmi.
    E ‘sta storia del torto! Ma basta! Ormai sono anni che la sento. Se una persona si scandalizza per il trattamento riservato a Kinzica (tra l’altro gentilissimo in rapporto alla “qualità” dell’articolo), non siamo noi dalla parte del torto, è quella persona che dovrebbe finire sotto un treno.

  17. Duca, hai completamente mancato il punto del mio commento.
    Non ho scritto che, dato che K. lavora gratis, è giustificata a scrivere cavolate.
    Ho scritto che il problema è che FM preferisce pubblicare il lavoro, gratuito, di chiunque, rispetto a pagare il lavoro di un professionista e/o esperto.
    Magari tu lo dai per scontato, ma se un “esterno” capita qui, legge più una presa per il culo a K. che una critica al “sistema” FM.

  18. se un “esterno” capita qui, legge più una presa per il culo a K. che una critica al “sistema” FM.

    Se un esterno (?) capita qui ha due possibilità:
    1. è un umano normale per cui legge quello che c’è e capisce quello che c’è scritto nell’ambito in cui è scritto, ovvero ricava il Significato dai Significanti;
    2. è un subumano, troppo imbecille per capire qualsiasi cosa. È irrilevante cosa si scriva, il subumano lo tramuterà in “sono dei mostri invidiosi che attacano FM senza motivo!”
    Il caso 2 può continuare con FM. I subumani sono tali perché vogliono esserlo. Non è neanche questione di castrarli per evitare che inquinino il mondo, perché il problema non è genetico: il subumano è il prodotto di una scelta di vita a cervello spento. Si fottano.

  19. grr, un aggiornamento malvagio mi cancellò la risposta a Gamberetta.
    Riprendiamo: Gamberetta, io vedo una contraddizione.
    O ti interessa la sorte dei clienti del ristorante, e allora scrivi qualcosa che sia a loro comprensibile;
    O te ne freghi dei clienti, che se la sono andata a cercare entrando in un ristorante così putrido, e allora alzi il tono e mandi a cagare K. perché così impara.
    Mi sembra di capire che ultimamente tu sia in fase “questa è casa mia, mando a cagare chi mi pare”; che è un’opzione buona come un’altra, però allora non puoi motivare ciò che scrivi con la necessità morale di salvare gli sventurati, vittime della disinformazione delosiana.
    Non sto dicendo “non si fa”. Sto dicendo: “si fa” per queste ragioni, ma si fa diversamente con queste altre.

  20. @irene.
    Se metto questo cartello sulla porta del ristorante:
    “Il cuoco mongoloide piscia nelle pentole.”
    Sto sia “mandando a cagare” il cuoco, sia sto avvertendo le persone di stare lontano. Ci potrebbero essere cartelli più efficaci? Non lo escludo. E con ciò? Io ho scritto che Kinzica mi porta danno personale e dunque la tratto come merita e in più compio un’opera moralmente lodevole.
    La contraddizione sarebbe?
    Inoltre sono anche anni che mi vengono a dire che il tipo di cartello di cui sopra è inefficace nel tenere lontane le persone. Però nessuno mi ha mai dato mezza dimostrazione a proposito. Se vuoi farlo tu te ne sarei grata. Se il discorso è lungo vanno bene indicazioni bibliografiche appropriate. Grazie in anticipo.
    Dopodiché ti do io gratis un suggerimento in fatto di comunicazione: dire “mi sembra di capire” riferito alle “fasi” delle persone che non conosci è offensivo. Com’è offensivo dare giudizi sulle suddette “fasi”.

  21. La cosa più bella è che, diversamente dalle solite pseudorecensioni compiacenti, con articoli come questo fanno pessime figure senza nemmeno guadagnarci nulla. Si potrebbe anche pensare che stiano spianando la strada alle future opere di qualcuno dei loro autori preferiti, ma immaginarli così diabolici sarebbe far loro un complimento che non meritano. Preferisco credere che non sappiano di cosa parlano.

  22. Approfitto di questo intervento per presentarmi (salve a tutti) e ringraziare il padrone di casa (lurko da molto, sorry) dello splendido lavoro finora svolto.
    Velocemente, mi permetto solo di dire che da ignorante in materia (e per questo chiedo perdono) se avessi letto quell’articolo mi sarei fatta solo del male.
    E io “povera sventurata, vittima della disinformazione deloisiana” mi sento salvata dagli articoli di Gamberetta e del Duca.

  23. @Gamberetta: mi è capitato di gente arrivata molto aggressiva e sfanculante su un blog (non mio, ma di persone che conosco) che, trattata con gentilezza, si fermasse a pensare al suo atteggiamento (e all’atteggiamento dei cani urlanti da forum), per metterlo in rapporto con l’atteggiamento “ora, senza insultarti, ti dimostro perché X” e capire che il secondo era da premiare. E cambiare.
    A te è successa la stessa cosa? Un cane urlante da forum è venuto da te a litigare, e se n’è andato sinceramente convinto di avere torto, iniziando da quel momento a seguire te invece che FM?
    Se sì, è un pareggio, e quindi dipende esclusivamente dalla personalità.
    Comunque, la tua suscettibilità è oltre i limiti entro i quali ho interesse e piacere a discutere con le persone, quindi chiuderò qui la comunicazione.

  24. Grazie, Duca, lo terrò a mente.
    Per adesso, come tanti, aspetto con ansia l’articolone sullo Steampunk *_*

  25. @irene.
    Ho capito bene? Tutta la base della tua critica è l’evidenza aneddotica sul blog del tuo amico che quella volta ha fatto cambiare idea a qualcuno?
    Sì, non abbiamo più niente da dirci.

  26. Prima avevo scritto

    2. è un subumano, troppo imbecille per capire qualsiasi cosa. È irrilevante cosa si scriva, il subumano lo tramuterà in “sono dei mostri invidiosi che attacano FM senza motivo!”

    e immagino che qualcuno lo abbia preso come una esagerazione. Non lo era. Quando dico che su FM ci sono dei subumani che qualsiasi cosa si dica si inventeranno un modo per lanciare accuse a caso, sto soltanto constatando la realtà dei fatti. Si aggrappano ai toni per mascherare la propria disonestà intellettuale, vero marchio di fabbrica di FM e della sua ideologia del servilismo e della stupidità.
    Prendiamo la questione del tono. A parte l’idiozia di pensare che Kinzica/FM possa trattarci come stronzi indegni da plagiare, senza che noi abbiamo il diritto di urlare “quell’ignorante ci sta trattando da stronzi” (ma su FM ormai avrete capito che la morale è quella della frusta: il padrone può torturare i contadini, ma se uno di loro che gli tira un pugno è un sedizioso da crocifiggere), guardiamo cosa dice Merdina Marina, la subumana per eccellenza di FM, quando si tratta di “toni”.
    Marina, 31 ottobre 2010, 0:33

    Il punto è, laura ai, che uno potrebbe anche avere dati più corretti del suo interlocutore, ma in una comunicazione fra adulti non ha importanza solo quel che si ha da dire, ma anche come lo si dice.

    Marina 31 ottobre 2010, 0:44

    è un vero peccato che molti non la leggano perchè prevenuti, in quanto hanno letto il blog della De Mari, non l’hanno capito affatto perché hanno guardato ai toni e non alla sostanza, e quindi hanno paura di ‘contaminarsi’

    Due opinioni opposte in 11 minuti, in base a chi vanno applicate. Merdina Marina è un perfetto esempio di bipensiero uscito da 1984.
    Su una sola cosa ha ragione:

    Ora, la comunicazione adulta e certi blogger sono due rette parallele, sic e simpliciter. Quindi il ‘confronto’ cui alludi è ontologicamente impossibile.

    Visto che comunicazione “adulta” nel mondo reale indica la comunicazione basata sui fatti, sulla loro dimostrazione e sull’onestà intellettuale allora, come sottolinea Merdina Marina, non è possibile alcun dialogo con subumani senza onore della sua risma.
    ^_^
    Screen del commento di Marina, in caso di future modifiche per falsificare le affermazioni, pratica comune su FM.
    E Marina non è l’unica sostenitrice delle idee di 1984. Anche tra i comuni lettori già sufficientemente plagiati dal clima di retard di FM vige l’idea che il passato vada nascosto, cancellato ecc…
    Notate qui: http://www.fantasymagazine.it/forum/viewtopic.php?p=619049#619049
    FM ha il dovere di cancellare informazioni false. Punto. Ma questo non significa che non abbia tenuto per giorni informazioni scorrette. La segnalazione del loro errore con i toni adeguati, che sono di dare dell’Ignorante a chi ci tratta come Stronzi, deve rimanere. Non si cancella nulla perché l’errore rimane e come tale va indicato IN ETERNO. Correggere è un obbligo per non PEGGIORARE la situazione, non è qualcosa che cancelli l’offesa fatta ai lettori. Quindi, Uljanka, prenditi le tue STRONZATE da “chi controlla il presente controlla il passato” e vai a fare in culo nel mondo di Merdolandia da cui sei uscita (e ricordati la quota di leccate di culo agli scrittori giornaliera). ^_^

  27. Da parte mia, se:
    * La redazione di FM chiede pubblicamente scusa.
    * Kinzica chiede pubblicamente scusa.
    * L’articolo viene riscritto dopo che l’autrice si è letta tutti i libri citati.
    * Vengono corretti tutti gli articoli come minimo degli ultimi due anni.
    * Viene dato atto del lavoro svolto almeno dal Duca con i dovuti ringraziamenti.
    Io sono disposta ad aggiungere una nota nella quale do atto della buona volontà di Kinzica e FM.

  28. Sono d’accordo. Anche io sono disposto a premiare la buona volontà se avvenisse quanto indicato, ma non mi piegherò a pratiche di plagio del passato degne di una dittatura distopica.

  29. Sempre a tema coerenza di Merdina Marina, quella che parla tanto di “toni” (ma cambia idea a 11 minuti di distanza tra un post e l’altro in base a quanto gli sta simpatico chi usa “certi toni”), possiamo qui ammirarla nell’attività preferita da FM, ovvero deridere e insultare chiunque osi contestare qualcosa:

    bene, da quanto sopra vedo che non hai capito nulla del mio discorso (è chiaro che i giardini di infanzia sono molto affollati, di questi tempi), quindi ritengo completamente inutile proseguire la discussione. Che cmq era giù sterile in partenza, ma a un ospite si dà sempre il beneficio del dubbio.

    Il destinatario del messaggio era laura ai, colpevole di aver sottolineato che le cose dette da me e Gamberetta sono ESATTE e di aver suggerito a Marina di non guardare ai toni, irrilevanti rispetto ai FATTI.
    Visto che Merdina Marina aveva detto le stesse cose nel commento indicato poco fa, quello delle 0:44, riguardo la De Mari… non è che anche Marina allora è, per sua stessa definizione, da giardino di infanzia?
    Secondo me no.
    I bambini non sono davvero stupidi, sono solo in via di sviluppo e ignoranti. Lei ormai è adulta e mentalmente subumana oltre ogni possibile via di uscita: non resta che AKTION T4.

  30. @Duca:
    trovo che tui sia profondamente ingiusto verso Delos, la sua metastasi spin off FantasyMagazine e soprattutto Marina, uno dei suoi migliori cervelli IMHO.
    Insomma, gente capace di inventarsi questo – nella speranza che qualche nonna si sbagli e lo regali ai nipoti scambiandolo per un’opera della Rowling – riesce a dar prova di una intelligenza e di una fantasia che molto male si concilia con il ritratto ingeneroso che ne hai fornito.

  31. La citazione di Twain immagino sia dovuta al ruolo di Tom Sawyer nella Leggenda degli uomini straordinari. Non ricordo bene, ma mi pare che per il film avessero attinto a un fumetto. Lo Steampunk starebbe lì, credo. Ma ignoro completamente la presenza di Tom Sawyer in qualche romanzo steam. E non so se tra la letteratura Steam si possano includere i fumetti.
    Volevo inoltre dire “Duca, comunque sia sarebbe preferibile evitare insulti diretti”. Rileggendo l’articolo, non ho notato nessun insulto, in effetti. Il massimo è “Kinzica non supera il livello di idiozia” (ma non le si dà della idiota, leggendo attentamente) e “ma lo vedi Kinzica che non hai capito un cazzo?” (che risulta un po’ più pesante, ma coerente col tema del post, che critica l’ignoranza dell’autrice, e non c’è alcun aggettivo dispregiativo). Non ho letto alcun “Kinzica, sei un’idiota”, insomma.
    Duca, non posso rimproverarvi per aver insultato Kinzica.
    Però il concetto è chiaro.

  32. P.S. Riguardo alle droge.
    Non esistono droghe “moderne”, in effetti. Tutto ciò che viene sintetizzato in laboratorio consiste in aggiunte o delezioni di gruppi funzionali, metilazioni ecc. I principi attivi delle droghe si trovano nelle piante, e le piante sono nate prima dell’uomo.
    La Marijuana, per dirne una, non l’ha inventata Bob Marley. Addirittura i Rastafariani pensano che la pianta sia nata dalla tomba di Re Davide, e dai suoi resti avrebbe acquisito le proprietà “mistiche”. Un altro discorso è dire che certe droghe non esistevano nell’Europa dell’800. Ma anche questo sarebbe discutibile, e sarebbe più giusto dire che la diffusione di certe droghe fosse meno estesa di altre.

  33. @ Taotor: i fumetti si possono sempre includere.
    Comunque Tom Sawyer era protagonista solo nel film e sono quasi sicuro che nel fumetto non appaia (dovrei guardare i due volumi di annotazioni di Nevins per esserne sicuro… in ogni pannello ci sono citazioni nascoste e difficili da trovare/ricordare). I protagonisti, nel fumetto, erano solo: Allan Quatermain, Wilhelmina Harker (che non aveva nessun pontere da vampiro), il capitano Nemo, l’uomo invisibile e il dottor Jekyll/Mr.Hyde
    Se proprio proprio vogliamo essere buoni, Mark Twain era il protagonista di una delle storie d’Altrove della Bonelli (l’uomo che raccontava storie, se non sbaglio). Anche cosi’, non capisco cosa c’entri Mark Twain (autore o personaggio) con lo Steampunk “classico”
    PS: LSD puo’ essere considerata una droga “moderna”, se non ricordo male e’ stato sintetizzato negli anni ’40

  34. La citazione di Twain immagino sia dovuta al ruolo di Tom Sawyer nella Leggenda degli uomini straordinari. Non ricordo bene, ma mi pare che per il film avessero attinto a un fumetto. Lo Steampunk starebbe lì, credo. Ma ignoro completamente la presenza di Tom Sawyer in qualche romanzo steam. E non so se tra la letteratura Steam si possano includere i fumetti.

    Attenzione non peggiorare la situazione.
    Il fumetto “Le lega dei gentiluomini straordinari” e’ di Alan Moore ed e’ stato scritto nel Gennaio 1999 insieme a Ken O’Neill.
    Il colpo di scena e’ che nel fumetto non compare nessun Tom Sawyer, inserito a fallo di segugio nel film del 2003 perche’ faceva figo.
    Alan Moore non ha mai accettato la partenita’ del film e ha rifiutato che il suo nome comparisse nei titoli di coda (come sempre del resto).
    Quindi ehm questa cosa non sta molto in piedi secondo me…

  35. PS: LSD puo’ essere considerata una droga “moderna”, se non ricordo male e’ stato sintetizzato negli anni ’40

    Assolutamente no.
    Albert Hoffman (morto poco tempo fa a 101 anni se non erro) la studiò nel dettaglio – per sbaglio, come molte scoperte. L’LSD non è altro che la muffa della segale cornuta. Scoperta la molecola, non è stato difficile sintetizzarla in laboratorio – ma questo è il fondamento delle scienze farmaceutiche: ottenere pochi mL di un principio attivo richiede chili e chili di piante; per avere quelle molecole, allora, senza dover comprare tonnellate di piante, si “copia” la molecola attraverso metodi che solo quei pazzi alchimisti odierni conoscono. Non sorprenda poi che enzimi e composti singoli vengono letteralmente venduti ai laboratori (non ho idea di come li estraggano: per esempio, per copiare il DNA con la PCR, nelle scene del crimine, si usa l’enzima Taq Polimerasi, una polimerasi presa dal Thermus Acquaticus, un pesce che vive a temperature assurde nell’oceano, e quest’enzima resiste alle temperature necessarie per la divisione della doppia elica del DNA. Come facciano però a isolare singoli enzimi da un animale, però, io proprio non lo so.)
    Eroina, Morfina ecc. sono oppioidi, derivati dell’oppio. Ovviamente la scienza ha imparato a isolare le sostanze e differenziarne gli effetti (l’eroina non ha lo stesso effetto della morfina, naturale), ma l’antenato è comune.
    Però capisco che l’LSD non fosse diffuso, in natura, quanto altre droghe. Analogamente (come le altre droghe), l’LSD sarà stato anche “provato” da qualcuno (mi immagino un contadino medievale fuori di brutto, che vede i draghi), ma un conto è ottenere composti analgesici dal papavero (somniferum), un altro è isolare una sostanza di per sé rara e analizzabile solo in laboratorio.
    Quindi sì, si può dire che la sua “invenzione” risalga agli anni ’40, ma non sarebbe corretto. In un possibile steamfantasy, non ci sarebbe alcuna incoerenza a sfruttare l’LSD come sostanza psicoattiva (scienziati che con tecnologie e magie riescono a “spremere” l’ergot in boccettine di puro fuorismo :D).

  36. Dopo esser uscito dall’anonimato lurker da zwei commento pure quà (complimenti illustre duca per gli articoli sempre originale e interessanti, tranne forse quando esageri con i conigli 😀 )
    @Uriele
    in verità l’acido lisergico deriva dalla segale cornuta, fungo parassita appunto della segale che veniva utilizzato per ottenere visioni mistiche già dalla preistoria

  37. Ottimo Duca, abbi pazienza, mi servirebbero un paio di chiarimenti. Credo e spero che i miei dubbi possano esserti utili anche per eventuali integrazioni, da inserire nel tuo futuro articolo a beneficio dei profani come me.
    Prima di tutto sono rimasto un tantino confuso da due frasi del tuo articolo, che non sono sicuro di mettere correttamente in relazione tra loro:

    A parte il fatto che lo steampunk non è necessariamente Storia Alternativa nel XIX secolo

    e

    Lo Steampunk non distrugge nessun confine: se ne sta buono buono (ma incarognito nell’animo, se è Steampunk di qualità) come sottoinsieme pseudo-Ottocentesco di generi più grandi

    Come si può intendere quello che hai scritto? Vuoi dire che lo steampunk “non è necessariamente Storia Alternativa nel XIX secolo” ma deve essere comunque inserito in uno scenario “pseudo-ottocentesco”?
    In merito ai dettagli tecnologici (i quali, se non ho capito male, al contrario dell’elemento “punk” – da intendersi più che altro nel senso della teoria di Nevins – sono imprescindibili): quali sono le tecnologie “ammesse”? Nel genere viene normalmente usata qualsiasi tecnologia pre-elettronica?

  38. Leggi i commenti negli articoli dedicati al concorso. E’ già stato risposto a tutto. O leggi le opere steampunk e ottieni le informazioni da solo. O aspetto l’articolo.

  39. Trovato! Scusa. Si deduceva tutto molto chiaramente dal paragrafo: “Steampunk accettato”

  40. Mi “delurkizzo” anche io (seguo il blog da più di un anno) per fornire una precisazione assolutamente inutile riguardo al film “tratto” da un fumetto che adoro.

    Attenzione non peggiorare la situazione.
    Il fumetto “Le lega dei gentiluomini straordinari” e’ di Alan Moore ed e’ stato scritto nel Gennaio 1999 insieme a Ken O’Neill.
    Il colpo di scena e’ che nel fumetto non compare nessun Tom Sawyer, inserito a fallo di segugio nel film del 2003 perche’ faceva figo.
    Alan Moore non ha mai accettato la partenita’ del film e ha rifiutato che il suo nome comparisse nei titoli di coda (come sempre del resto).
    Quindi ehm questa cosa non sta molto in piedi secondo me…

    Se non ricordo male Tom Sawyer è stato aggiunto per rendere il film più appetibile al pubblico Americano (perchè cercare di fare un film decente sarebbe troppo ovvio).

  41. L’acido lisergico deriva dall’ergotamina (isolata negli anni ’20) che e’ UNO degli alcaloidi che si trovano nell’ergot, ma non e’ l’ergot.
    Se ti mangi della segale cornuta puo’ venirti l’ergotismo gangrenoso(gangrena ai piedi, alle gambe, alle mani e alle braccia), se lecchi un francobollo di LSD no. Che io sappia non ci sono neppure casi di ergotismo convulsivo legati all’assunzione di LSD, ma non ci metterei la mano sul fuoco…
    @Taotor: potresti usare l’ergot per fare abortire un drago o una fatina, alla fine nel medioevo era usato come abortivo.
    Alle volte, nei villaggi dove le fanciulle erano piu’ vivaci, scattavano epidemia d’ergotismo… chissa’ perche’) 🙂

  42. Quindi, Uljanka, prenditi le tue STRONZATE da “chi controlla il presente controlla il passato” e vai a fare in culo nel mondo di Merdolandia da cui sei uscita (e ricordati la quota di leccate di culo agli scrittori giornaliera). ^_^

    Da parte mia, se:
    * La redazione di FM chiede pubblicamente scusa.
    * Kinzica chiede pubblicamente scusa.
    * L’articolo viene riscritto dopo che l’autrice si è letta tutti i libri citati.
    * Vengono corretti tutti gli articoli come minimo degli ultimi due anni.
    * Viene dato atto del lavoro svolto almeno dal Duca con i dovuti ringraziamenti.
    Io sono disposta ad aggiungere una nota nella quale do atto della buona volontà di Kinzica e FM.

    Sono d’accordo. Anche io sono disposto a premiare la buona volontà se avvenisse quanto indicato, ma non mi piegherò a pratiche di plagio del passato degne di una dittatura distopica.

    L’importante è che abbiate notato il mio intervento e ci sia una risposta.
    Ammettiamo che i vostri post polemici rimangano tali e quali, con l’aggiunta una nota correttiva attestante la buona volontà di Kinzica. Ma voi sareste contenti se Kinzica, seguendo tale logica, lasciasse il suo articolo così com’è e aggiungesse semplicemente una nota?
    Tra l’altro non penso che la Donati possa contribuire più di tanto nel far correggere gli articoli degli ultimi due anni di FM, così pieni di punti da segnare in rosso da far paura.
    Riconosco che Kinzica abbia il DOVERE di correggere gli errori. DOVERE. E confido nel fatto che lo farà. Se non lo facesse voi avete il diritto di restare sulle vostre posizioni e di sbeffeggiare in ogni modo chi si rifiuta di emendare le proprie manchevolezze. Io non vi darò torto in tal caso, visto che vi do sostanzialmente ragione anche ora.
    Il livello basso di FM è dovuto al fatto che ci si affida a dei dilettanti, a dei semplici appassionati che parlano dell’argomento che stuzzica la loro fantasia, e lo fanno in base alle loro poche letture sul tema con articoli spesso frettolosi, derivati da copia-incolla di informazioni rinvenute su Internet. Non c’è una linea editoriale precisa, la selezione delle opere di cui parlare avviene secondo criteri oscuri (o fin troppo chiari, vedete voi) e le persone dotate di buon senso e di precisione sono soverchiate in numero da chi non conosce neppure lontanamente gli argomenti di cui tratta.
    Rintracciare tutti gli errori e gli orrori che derivano da tali pratiche è un’impresa. Neppure voi, con tutta la buona volontà, ci riuscireste.
    Io quando devo contestarne uno lo faccio. Lo fa anche Zwei, con estrema intelligenza. Il risultato è che spesso sia io che il prode gladiatore siamo oggetto della raffinata retorica dei cinocefali di palazzo. Io non uscirò dal forum e spero che non lo farà nemmeno Zwei.
    Tra l’altro non sono adusa a lusingare gli scrittori ospiti della fanzine. A meno che non si scambi per lusinga ciò che non è un insulto diretto, seguendo una tendenza specularmente inversa a quella di FM, ove si scambia per insulto tutto ciò che non è lusinga.

  43. Il livello basso di FM è dovuto al fatto che ci si affida a dei dilettanti, a dei semplici appassionati che parlano dell’argomento che stuzzica la loro fantasia

    Stronzata. La maggior parte dei siti che seguo, di ottimo livello per qualità delle informazioni su storia, armi ecc… sono gestiti da dilettanti che lo fanno per passione.
    Queste stronzate non valgono il fiato rettale necessarie ad emetterle: anche io sono un dilettante e scrivo gli articoli per passione quindi pretendo lo stesso livello dagli altri dilettanti che si appoggiano all’alta visibilità fornita da FM.

    e lo fanno in base alle loro poche letture sul tema con articoli spesso frettolosi, derivati da copia-incolla di informazioni rinvenute su Internet.

    Altra stronzata.
    Evidentemente non hai nemmeno capito di cosa si stava parlando. I problemi contestati sono AL DI SOTTO del livello del semplice copia e incolla, che se riuscissero a fare su FM sarebbe già un salto qualitativo. Il problema di fondo è che regolarmente su FM non sanno fare NEMMENO copia e incolla: scambiano nomi dei libri, contenuti, date. Ogni cosa diventa un guazzabuglio di stronzate.
    Qualsiasi deficiente saprebbe fare meglio.
    Ora fuori dal cazzo: la gente che spara minchiate condite con derailing non è benvenuta, nemmeno quando dice che ho ragione, e torna a immergere la lingua nel retto di qualche itaGLiano (ovviamente non amatoriale).

  44. In realtà la maggior parte dei blogger e dei redattori di forum e riviste online appartengono al genus dilettante, il problema è che ci sono parecchie species. Ci sono i dilettanti cui non frega un cazzo di scrivere qualcosa di dignitoso, quelli che studiano settimane e mesi prima di scrivere un articolo, quelli che copiano errori di altri copioni, quelli che non si vergognano di copiaincollare male, quelli (i peggiori) che credono di conoscere un argomento e invece sono capre mongole. Insomma, leggendo l’articolo di Ghizinga mi è venuto in mento cosa accadrebbe se provassi a scrivere un articolo sul motore a scoppio o sul rinculo di un g-36…
    Continuo a ritenere ci sia stato un grosso fraintendimento con Uljanka. Tu, Duca, sei un dilettante, ma di una specie completamente differente (simile alla mia, quella dei colti superfighi)rispetto a chi scrive un articolo su una categoria fantasy che non esiste (vedi “medfantasy”).
    Da quello che ha scritto su FM, in pvt e nei suoi post, immagino che Uljanka desse per assodata una divisione del genere nell’ambito del dilettantismo.

  45. @Uljanka.

    Ma voi sareste contenti se Kinzica, seguendo tale logica, lasciasse il suo articolo così com’è e aggiungesse semplicemente una nota?

    Se la nota contiene tutte le correzioni, a me sta benissimo che rimanga anche l’articolo originale. In quanto a correggere gli altri articoli: be’ intanto Kinzica potrebbe cominciare a correggersi tutti i suoi, visto che ne ha scritti a decine.
    Intanto l’articolo è lì sbagliato dal 25 ottobre. L’articolo su VanderMeer è stato solo parzialmente corretto (per esempio è ancora segnato “polpi” invece di “calamari”, forse perché io non l’avevo fatto notare). Naturalmente né Kinzica, né FM hanno chiesto scusa, né hanno ringraziato la sottoscritta.
    Io ho fatto il lavoro che avrebbero dovuto fare loro, sono regolarmente offesa dagli idioti di FM e dovrei preoccuparmi del tono con cui mi rivolgo a questi deficienti? Sul serio?

  46. Piccolo aggiornamento. Ho visto adesso che Kinzica o chi per lei ha ritoccato l’articolo, chissà perché solo correggendo alcune cose. La data della lettera di Jeter ora è giusta, ma ci sono ancora astronavi dove non dovrebbero esserci; è sparito che i Transformers sono della Lego, ma il nome della moglie di VanderMeer è ancora scorretto.
    Sembra quasi che Kinzica o chi per lei abbia voluto dare un “contentino”. La verità è che è una roba vergognosa: FantasyMagazine è “testata giornalistica registrata in tribunale”, fatto di cui si vantano, quasi fosse prova di serietà. Si vede. Che schifo.

  47. LOL.
    Ho visto ora. Alcuni, ma solo alcuni, degli errori sono stati modificati con frasi diverse, in alcuni casi un pochino più corrette, ma non sempre.
    Capolavoro il

    Articolo corretto.

    di Kinzica nel forum. LOL.
    Rinuncio.
    Sono completamente clueless. Anche con la guida e la spiegazione dettagliata non sono stati in grado di capire come correggere. Basterebbe applicare bovinamente le indicazioni, senza modifiche, e informarsi sulla mole di altri errori non segnalati da me o Gamberetta (ho scritto 4.500 parole, non potevo spenderne 12.000 per indicare tutto).
    Capolavoro sommo il commento di Uljanka, ormai schierata definitivamente sul lato sinistro della Gaussiana, a fissare con desiderio la posizione elevata di Forrest Gump:

    E se Sua Grazia avesse qualcosa da ridire è pregato di venire qui di persona

    Cioè, non hai letto le correzioni? Prima bisognerebbe informarsi e solo dopo lanciare la solita leccata di culo (sotto forma di battutine da subumana in perfetto DeRailing-style), pratica dell’itaglietta media a cui appartiene. Anzi, meglio: prima informarsi e poi non leccare nessuno.
    Ma forse evitare di umiliarsi è troppo per molti imbarazzanti soggetti che bazzicano il mondo del fantasy.

  48. … in caso di future modifiche per falsificare le affermazioni, pratica comune su FM

    in questa scorrettezza stavo incappandoci anch’io, ma un quote istantaneo quanto fortunoso:
    http://www.fantasymagazine.it/forum/viewtopic.php?p=618699#618699
    http://www.fantasymagazine.it/forum/viewtopic.php?p=618704#618704
    mi ha risparmiato il fastidio di esser fatto passare per visionario con manie di persecuzione… anche se poco dopo, per altre vie, ci hanno provato ugualmente.

  49. Trovati un lavoro così usi meglio il tempo. Qualcosa alla tua portata e con cui hai già familiarità, tipo portare i volantini nelle caselle della posta.

    LOL! Ah ah ah ah. FM-style puro.
    Sosio su internet è un troll noto. Già visto in azione e autoconfesso negli anni scorsi. Perfetto per quel forum.

  50. Sosio ha appena rilasciato un imbarazzante commento su Alice di Dimitri, opera che evidentemente non ha letto (e nello spirito di troll giornalista si sente quindi in dover di commentare) o se ha letto allora non dispone di facoltà mentali normali per comprenderla:

    Catalogare l’Alice di Dimitri penso che sia al di fuori dalle possibilità umane, e di sicuro non risponde al canone standard dello steampunk, ma credo che sia assolutamente lecito citarlo, del resto è certamente “punk” e lo “steam” c’è a piene mani.

    Uljanka nel frattempo continua a mentire per il gusto di mentire (quando si afferma qualcosa sapendo di non conoscere l’argomento si SA di star sparando cazzate quindi non ci sono giustificazioni), mostrandosi parte dell’itaglietta mafia & mandolino che certi individui contestano dal “vivo” per poi riproporre identica sul web.
    Curioso indicare che il parere di Jess Nevins, la storia della scienza e la storia accettata-e-confermata dello Steampunk, su cui nessuno all’estero fiaterebbe, nell’itaglietta dei Silvi diventa “Duca-gambero pensiero”.
    Il livello di ritardo mentale è massimo. Se Uljanka non conosce l’argomento, dovrebbe stare zitta invece di MENTIRE SAPENDO DI MENTIRE e vomitare stronzate con lo scopo di DERAGLIARE la discussione.
    Il suo commento è foderato di stronzate (quasi) a livello paragonabile all’articolo di Kinzica.
    Ma comportarsi civilmente come esseri umani normali, significherebbe non essere l’itaglietta mafia & mandolino che questi individui vogliono rappresentare.
    Ci rinuncio. Chi si comporta da itaGLiano invece che da Italiano merita di tenersi quel GL nel nome.

  51. Forse Sosio ficcherebbe nello steampunk anche quel racconto di cui ti ho parlato, dove non c’era un cazzo di steampunk ma alla fine si vedeva lo steam di un treno.
    Anche la pubblicità della Vaporella è da inserire nel filone steampunk, come in generale tutto il marketing riguardante i ferri da stiro.

  52. @Olorin:
    ai tempi di quell’aborto (nel senso che è abortito davvero) del concorso Fantasymagazine, ebbi una lunga lite con Sosio sul forum di FM. La cosa divertente è che durante la discussione Sosio non faceva altro che andare all’indietro a cambiare quello che aveva scritto prima ma dimenticava di cambiare i miei quote. Era venuto fuori un magnifico casino, un capolavoro di malafede che aveva fatto storcere il naso persino a qualche utente abituale.

  53. Ho giusto per curiosita’ cliccato sul link di FM magazine (non l’avrei mai fatto).
    Ma a voi (a parte per trolling e DRAMA) chi ve lo fa fare di scrivere li sopra?
    A parte che trovo parecchio ridicolo che dei 30enni si affibbino titoli come “sua eccellente eminenza oscura” o “gran signore di stocazzo”.
    Ma a parte questo…

    la mia ricetta è esemplificata nei 3 punti qui sopra

    Esemplificata?!!! A parte che sembra un termine uscito direttamente dal periodo del DVCCIE esemplificare significa spiegare per esempi. Quali esempi ha fatto questa persona? E poi qui sopra dove? Ah e’ nella pagina precedente. Quindi non qui sopra, ma “nel post precedente”.
    Frasi a caso, solo su FM.

    Dunque è il postulare di default la malafede la cosa che mi indigna

    Uso paroloni perche’ fa fico.
    Ma comunque…
    Andare a sbattere la testa contro questi muri di mattoni perche’ compagni?
    Qualsiasi imageboard e’ sicuramente meglio di FM, almeno sono divertenti, puoi trollare e dare del testa di cazzo al prossimo senza che nessuno ti minacci di conseguenze gravissime…
    Comunque toglietemi una curiosita’ importantissima: Uljanka e’ il vero nome di questo utente? E se fosse il vero nome qualche volta posta tette?
    Penso di aver gia’ sentito questo nome in un Night Club quando si e’ presentata la spogliarellista russa, ma non saprei dirlo con certezza, ero ubriaco.
    Tuttavia se mostrasse le tette ci sarebbe una ragione per seguire FM.

  54. Lasciamo il trolling spicciolo a gente come Sosio e Marina, dai… non vale la pena…

    Ma appunto… Trollo perche’ e’ piu’ forte di me, ma andare a scrivere dei papiri per correggere i loro articoli chi te lo fa fare? Dal momento che poi ti danno pure del coglione frustrato…

  55. La cosa più bella è che, diversamente dalle solite pseudorecensioni compiacenti, con articoli come questo fanno pessime figure senza nemmeno guadagnarci nulla. Si potrebbe anche pensare che stiano spianando la strada alle future opere di qualcuno dei loro autori preferiti, ma immaginarli così diabolici sarebbe far loro un complimento che non meritano. Preferisco credere che non sappiano di cosa parlano.

    Anche io ho pensato la stessa cosa.
    E anche io mi ero consolata pensando che fossero più stupidi che diabolici, ma sono rabbrividita quando ho sentito la Troisi che a Lucca a dichiarato che dopo il libro che uscirà a fine novembre(conclusivo dell’ultima trilogia del Mondo Emerso) scriverà qualcosa di diverso.
    http://www.facebook.com/video/video.php?v=1686104153363&ref=mf
    Non è che ci inonderà di schifezze a vapore?

  56. Barbieri ha già fatto copertine in stile Steampunk Fantasy, ne ricordo una carina con un tizio che vola e una con un drago meccanico (non quello di Anharra).
    Direi che è pronto per Nihal della Terra Industrializzata, la coraggiosa eroina che vuole vendicare la distruzione della Torre di Raffinazione. ^__^

  57. Barbieri ha già fatto copertine in stile Steampunk Fantasy, ne ricordo una carina con un tizio che vola e una con un drago meccanico (non quello di Anharra).
    Direi che è pronto per Nihal della Terra Industrializzata, la coraggiosa eroina che vuole vendicare la distruzione della Torre di Raffinazione.

    LOL!
    La Troisi ormai è indivisibile da Paolo Barbieri.
    Visto che nello Show don’t tell non è ferratissima lei fa solo tell e delega lo show a Barbieri. Se lui è bravo anche nelle illustrazioni steampunk credo che nulla potrà fermarla. SIGH!

  58. Wow! Mi sono assentata per qualche giorno e guarda che cosa leggo! Ho recuperato gli articoli, entrambi. Non sono preparata sull’argomento ma so bene che ciò che viene scritto qui è frutto di ore di ricerca e cura e non uno sputo veloce per mettere aggiornamenti a getto continuo.
    Mi fa sorridere il discorso sui toni. Quando si legge un blog o si decide di partecipare con un commento, buona creanza sarebbe leggersi le regole della casa e poi articoli e post precedenti per capire quali sono i toni, così se non sono graditi uno può scegliere di non seguire il blog o non postare commenti.
    Ce n’é per tutti i gusti sul web, con o senza i guanti bianchi, che ognuno decida cosa preferisce e ci vada. Punto.
    Qui o su Gamberi sappiamo che il linguaggio è diretto, nessuno che tenga la manina per dire le cose come si fa coi bimbi piccoli. A qualcuno non va bene? Liberissimo, vada altrove e non si sogni di venire a dire a chi si fa il mazzo qui come deve esprimersi. E’ semplicemente ridicolo!
    Mi unisco a coloro che bramano l’articolo sullo steampunk, verrà studiato con cura e rispetto!
    Ah, per concludere: Grazie Duca!

  59. E anche io mi ero consolata pensando che fossero più stupidi che diabolici, ma sono rabbrividita quando ho sentito la Troisi che a Lucca a dichiarato che dopo il libro che uscirà a fine novembre(conclusivo dell’ultima trilogia del Mondo Emerso) scriverà qualcosa di diverso.

    Ahahahahah.
    In effetti a rigor di logica di mercato i conti tornano. Si spenderebbe troppo a comprare abbastanza cartelloni per sponsorizzare una nuova.
    E avremo una nuova regina del fantasy dello steampunk italiano!
    Morta una regina se ne fa un altra! si ricicla!
    Alla mondadori non si butta via niente.
    Riciclare la monnezza… che menti illuminate.

  60. E se invece scrivesse paranormal romance coi vampiri?

    I vampiri ormai sono storia vecchia, la nuova frontiera del paranormal romance sono gli angeli e i demoni!!1! <3
    Ultimamente ne escono a palate. Il più recente è Unika. La Fiamma della Vita di una italiana sotto pseudonimo, micidiale per trovate come l’angelo-elfo e altri angeli-qualcosa, un fiume circolare con la “laguna del tempo senza tempo” ma anche senza laguna, ecc.

  61. Ma perché a me sfuggono questi titoli? Dove li beccate? Il mondo va avanti e io resto al VIA! Non è giusto, non é equo! Sta cosa degli angeli mi é nuova, devo recuperare o vegeterò nell’ignoranza…
    E se mi inventassi un vampirangelo che veste steampunk? Magari si incarna in un liceale e seduce una fanciulla destinata a grandi cose, però il tutto ambientato in un’era post atomica, per amalgamare bene in generi! Oddio, spero non mi rubino l’idea… Chiederò a Gamberetta una mano per scrivere il miglior incipit di tutti i tempi!

  62. Charblaze: ma che coraggio che hai avuto a sbirciare sta immonda ciofeca! ^_^ Comunque hai ragione: sono gli angeli il nuovo trend, quindi dopo la ragazza drago donna Troisi ci delizierà con la Ragazza-angelo-a-vapore! Non vedo l’ora… T.T
    (Sempre sulla mappa di Unika, notevole la Piramide di Thinkingblu: è il luogo dove esiliano gli angeli troppo emo e depressi per vivere?)

  63. E se invece scrivesse paranormal romance coi vampiri?

    Dura la scelta.
    In effetti lo steampunk è più impegnativo. Quantomeno bisognerebbe tradurre la parola “steam” e capire che nella storia ci dovrà essere un po’ di vapore.
    Creare una storia d’amore con vampiri, angeli, demoni e/o lupi mannari sarebbe più facile. Chiunque sarebbe in grado di inventarsi due stronzate su questi mostri.
    E qualcuno dovrebbe dire ai fratelli Winchester di fare meglio il loro lavoro.
    Ci vuole tanto ad ammazzarli ‘sti vampiri/demoni/angeli?
    PS: tra l’altro Supernatural segue alla grande queste mode (o le esporta?).

  64. hahaha! No, Dr Jack! Non toccare Supernatural! Sono una fan dei fratelli W. 😉
    Credo però che esporti queste mode, basta leggere le fanfiction. Il telefilm c’è da anni, siamo alla sesta serie e penso che la storia degli angeli arrivi da lì e da Castiel.
    Poi il resto è mielosa invenzione adolescenziale nostrana.
    Appena si apre una porta può uscire di tutto, ma proprio di tutto! o.O

  65. Mark Twain uno dei padri putativi dello steampunk?
    E perché no,scusate!Tutto si ricordano la caccia ai morlock lungo le rive del Mississipi o il mecha a vapore guidato da Tom Sawyer!
    Charblaze,il romanzo che hai segnalato dev’essere semplicemente gegnale come il suo autore,perché riuscire a mettere assieme una storia di lovvo appassionato per giovani defic adulti con protagonista un angelo,creatura eterea ed asessuata,non è impresa da tutti,eh…
    ^_^
    P.S.ma nello steampunk è mai comparso il concetto di un motore a vapore di dimensioni tanto ridotte da poter essere utilizzabile in un ambito tecnologico come questo?E se sì,l’autore ha fornito una spiegazione credibile oppure s’è trincerato dietro il ‘perché sì,perché è fantasy!!1!1’?

  66. Ciao ragazzi, sono Kinzica, Cristina, etc etc. Sono felice di essere qui dove tutti mi vogliono bene!
    Visto che avete mandato solo i servetti a parlare dove scrivo io, sono venuta qui a rispondervi. Tanto per passare un po’ di tempo. Non siete mica timidi, no?
    Ciao Marco, è un po’ che non ci sentiamo, dai tempi di Terre di Confine.

  67. Ciao ragazzi, sono Kinzica, Cristina, etc etc. Sono felice di essere qui dove tutti mi vogliono bene!

    Nessuno ti ha costretto a scrivere articoli di merda e diffondere ignoranza. Scusa se poi non ti amano tutti. ^_^

    Visto che avete mandato solo i servetti a parlare dove scrivo io, sono venuta qui a rispondervi.

    E qui siamo di nuovo alla dozzinalità e imprecisione che ti caratterizza. Zwei non è stato mandato, concetto che implica un “tu, vai!”, ma è andato da solo per trolleggiare un po’. Onestamente ritengo che FM valga quanto la merda e avrei fatto a meno del trolling.
    Ah, molto elegante definire “servetti” quelli che vi fanno notare le stronzate. Ovviamente c’è un complotto, sono tutti cattivi, mica è colpa vostra che scrivete STRONZATE, eh? ^_^
    Non sei benvenuta. Gli unici termini del rapporto possibili sono: CORREGGI l’articolo e io indicherò che lo hai fatto (con un bel box grosso in alto nella pagina). Punto. Contano i fatti, il resto sono stronzate da itaglietta (ovvero da FM).
    Non tornare fino a quando non avrai fatto quello che devi fare. Anzi, non tornare: c’è tutto il fango di FM in cui rotolarsi, divertiti lì. Non mi interessa sprecare tempo con chi ha così poco rispetto per i lettori da produrre un simile aborto.
    Addio.

  68. Naturalmente ti nascondi dietro le regole del tuo blog di merda. Non sono gradita? Lo so, e chissene frega? Hai il coraggio di pubblicare i miei post? Vediamo.
    Ma figurati se io correggo quello che ho scritto. Se hai delle paranoie è un problema tuo.
    Tu mi hai criticato pesantemente. Io sono qui a risponderti. Non ho mai mangiato nessuno, coraggio.

  69. Piantala di nasconderti dietro le stronzate, subumana. Non sono le “regole del mio sito”, sono le normali regole delle discussioni tra umani normodotati che IMPONGONO di non VOMITARE STRONZATE e di non mentire sapendo di mentire.
    Ora fuori dal cazzo.
    Mi disgusti, te e la feccia del tuo stampo che insulta l’intelligenza della gente e si nasconde dietro le buone maniere.
    I fatti contano. La merda puzza.
    Io ho scelto i fatti, tu la merda. Non voglio la tua merda. Levati dal cazzo, schifezza.

  70. Ma LOL!!
    ecco, non sei capace di parlare, povero segaiolo in solitudine. Ti nascondi dietro la tua ciccia (perchè sei diventato rosso quando ti hanno riconosciuto dal vivo?)
    Non sai scrivere.
    Non sai difenderti.
    Non sai parlare.
    mi fai solo pena, tu e tutti quelli che ti credono la verità rivelata.
    Ah, semmai ti viene il coraggio di rispondermi punto per punto, io sono qui, al contrario di te, con nome e cognome.

  71. La pianti di vomitare idiozie?
    Hai tutto questo tempo da perdere, ma te ne fotti di correggere ERRORI oggettivi? Il solito disprezzo per i lettori.
    Declassare a “paranoie” quello che qualunque persona che non sia un imbecille figlio di puttana può rilevare come un errore OGGETTIVO, è il solito rispetto itagliano per chi si informa prima di parlare di qualcosa. Mi fai vomitare.
    Dal prossimo commento cestino per davvero.

  72. Beh certo,
    usare simili termini e insultare la persona ti viene facile nel tuo cantuccio, vero?
    Prova un po’ a condire le tue argomentazioni – siano valide quanto vuoi – nel mondo reale dal quale ti nascondi. Vedrai se ti sarà concesso e se avrai dietro la tua solita corte, o tronista del web.
    Nelle aule universitarie si insegna che vi possono essere più punti di vista sullo stesso oggetto, non per questo si sprofonda al turpiloquio contro chi propone un’altro approccio. Ma dopotutto, cosa aspettarsi da chi s’impicca dietro nozionismi da perito industriale (espertissimo in aggeggi)?

  73. Ops, per sbaglio (no, LOL), li ho approvati entrambi!
    Grazie Kinzica per mentire sapendo di mentire. Grazie Muspeling per il commento, ma no, nel mondo reale non funziona così: se dici che una lettera del 1987 è stata pubblicata nel 1979 non c’è termine di discussione, idem se sostieni che la macchina analitica non sia digitale o se dici che ci sono astronavi nel libro di Moorcock.
    Ma forse nel mondo degli alienati mentali i FATTI cambiano in base alla persona…
    Ho finito di rispondervi visto che continuare a vomitare idiozie. Però potrei scordarmi ancora di dover cestinare i vostri commenti per cui provate pure a postarli…
    Rimane il dubbio su come mai vi nascondiate dietro il trolling. Questa non è FM: qui prima si mettono i fatti, poi gli insulti. Senza fatti non c’è diritto agli insulti.

  74. Io sono qui per metterti i fatti.
    Gli errori oggettivi li ho corretti. Il mio modo di vedere NO. Tu ti sei fatto il piccolo feudo da frustrato dove dimenticare la tua nullità personale.
    Forza, contestami quello che ho lasciato nell’articolo, punto per punto. E lascia perdere le testate dovescrivo. Io sono qui da sola, senza rappresentare nessuno se non me stessa.
    Sono qui per risponderti.

  75. In ogni caso,
    Non esiste, che si attacchi la persona anche se ci sono alcuni errori oggettivi nel tale articolo che ha scritto!
    Nel caso della chiave critica, invece, non hai nemmeno il diritto di tirare insulti su quella – riuscissi tu a contenerti solo all’argomentazione, certo.
    Scrivi il tuo articolo introduttivo sullo Steam o se l’hai già fatto, indicacelo. Un approccio critico si controbatte con un altro, non con lo sterco lanciato in faccia!!
    Ammesso e non concesso, certo, che la conoscenza di cui tu parli, sia un qualcosa che vuoi condividere, invece di un piedistalluccio su cui ergere la tua mole e quindi tenertelo “tutto per te”.

  76. Mah, vedi, io Kinzica e Muspeling li capisco. Loro non è che neghino l’esistenza della realtà oggettiva, è che non sanno proprio che farsene e forse preferirebbero che non esistesse, tanto per non correre rischi.
    In fondo a loro importa solo di avere un posto che odori di casa, degli amici importanti che vogliano loro bene, potersi scambiare espressioni di stima così, per il lulz semplice fatto di esistere e consumare ossigeno.
    Il tema di aggregazione è il fantasy ma chissenefrega, potevano essere le corse delle lumache e non cambiava niente. Sì ok, non c’era ragione di chiamare tutto questo testata giornalistica, ma questa è davvero l’unica critica che in cuor mio mi sento di rivolgere a tutto l’arnese.
    Basterebbero due righe di legge: “La pena per l’uso improprio della definizione testata giornalistica è la frattura di tutte le dita a martellate” per far sì che ciascuno potesse dedicarsi alle proprie attività preferite in pace e armonia con il resto del mondo.

  77. Angra, risparmiati la tua comprensione del cazzo. Scrivi benino, accontentati di quello e levati dalle palle.

  78. Va bene,
    hai fatto il tuo numero,
    noi ora però aspettiamo che ha da dire il padrone della tele-stanzuccia.

  79. Solo per chiedere: ma è questo il modo di parlare di autori di una testata giornalistica, la maggiore in Italia? Una testata che dovrebbe avere una certa credibilità.
    Non mi venite a dire che il Duca e gli altri commentatori insultano e offendono: se volete essere considerati seri dovete anche comportarvi con serietà. E attaccare un vostro detrattore sul personale, addirittura sull’aspetto fisico (!) è ridicolo.
    Fermo restando che a me della questione non frega un’emerita cippa e che non ho le minime competenze e conoscenze per dirmi d’accordo con FM o il Duca.

  80. Duca, ti prego, dimmi che domani non chiuderai questo blog solo perché ti senti ferito. Non posso andare a dormire con questo dubbio atroce! Ho bisogno che tu mi rassicuri!

  81. Linda,
    ma lo hai letto il post a cui questi commenti sono legati?
    Da quel che scrivi si direbbe di no.
    Hai mai provato cosa significa proporre un tuo articolo e, per la visione critica che vi hai messo, venire letteralmente spalmata di feci?
    La rivista ha una sua policy,
    ma entro FM e qui siamo venuti
    di nostra iniziativa perché
    certa violenza verbale non va giù,

  82. Rispondo a Coppola perché può essere di interesse anche per altri.
    Prima di tutto, se interessa, ho parlato diffusamente di vari aspetti dello Steampunk in articoli precedenti, in particolare nei commenti. Cercateli e leggeteli. Non sono il vostro insegnante di sostegno: dovete cercare le cose da soli prima di lamentarvi che non ci sono, non aspettate che lo schiavo ubbidisca ai vostri ordini.
    Per l’articolo specifico,come già detto (proprio non leggete prima di commentare… beh, col trolling non è che vi serva, vero?), verrà scritto quando avrò il tempo e avrò completato lo studio del materiale di contorno sui dettagli storici e retrofuturistici.
    Data la complessità dello Steampunk, la cui base di partenza è un campo ampio che comprende la fantascienza di fine Ottocento, la storia della scienza e bla bla bla, ho ritenuto più rispettoso per i lettori completare tutti gli studi su tutti i dettagli più interessanti che volevo affrontare (fosse anche solo per una singola riga), prima di aprir bocca. E nonostante questo, data l’enormità dell’argomento, avrò intaccato solo parte dell’enorme quantità di informazioni interessanti per lo steampunk.
    Non sono abituato a vomitare idiozie come invece fanno altri per cui mi vergogno se faccio un lavoro che percepisco come meno che adeguato.
    E’ con questo modo di pensare che ho prodotto l’articolo sull’arco lungo o quello sull’avancarica a percussione. Quando un articolo è serio, sono obbligato a fare del mio meglio per rispettare l’intelligenza del lettore.
    Tornando alle cose che mi mancano…
    In particolare sono indietro su due romanzi di fantascienza socialista, ho quattro altri testi di fantascienza del XIX secolo da leggere, un libro sul retrofuturismo appena arrivato, tre romanzi steampunk recenti in coda (ho letto tutti quella della prima generazione e altra roba successiva, ma me ne mancano alcuni nuovi che credo siano interessanti), devo finire di leggere alcuni racconti di Extraordinary Engines, devo ripassare di nuovo quel testo che studia l’evoluzione militare attraverso “filosofie tecnologiche” (fornisce un buon approccio alla differenza tra clockpunk e steampunk) e altre cose che ora non ricordo.
    Forse ho ancora indietro un romanzo di fantascienza spaziale ottocentesca? O era un saggio su Marte del periodo? Dovrei guardare gli appunti: con decine di libri e molti mesi di lavoro è normale scordarsi le cose, per questo mi sono segnato gli appunti minimi per ogni libro di cui volevo dire qualcosa. In realtà molti libri non contenevano nulla di utile, altro motivo per cui impiego così tanto: se per cavar fuori una frase in più per l’articolo certe volte mi capita di leggere tre libri, potete ben immaginare quanto sia lenta la procedura.
    E il materiale da studiare nuovo si ammassa ogni mese.
    Le cose fondamentali su Robida, la teoria di Nevins, gli elementi caratteristici nelle opere steampunk della prima generazione, i molti aspetti del “punk” ecc… sono già tutte pronte e ne ho discusso, in breve, parecchie volte su questo sito e anche in altre sedi.
    Al momento attuale la preparazione preliminare sullo steampunk ha richiesto un anno e mezzo di studio e riflessione. Credo ci vorranno altri sei mesi circa.
    Dato che rispetto il mio pubblico, non scriverò l’articolo finché non sarò sicuro che sia completo nei dettagli più rilevanti. Questo non vuol dire che sarà di 20.000 parole come quello di spunti steampunk per il Risorgimento, ma solo che starò attento a dire ciò che serve. Non intendo nemmeno fare un catalogo come quello di Etienne Barillier, il cui saggio sullo steampunk è interessante, ma è privo di un filo conduttore che spieghi in concreto le cose.
    Il mio si chiama rispetto per i lettori e se serve qualche mese di studio in più e qualche spesa in più per ottenerlo, sono pronto a studiare di più e a spendere dei soldi in più per comprare libri.
    Se non vi sta bene, la cosa non mi interessa.

  83. @polveredighiaccio

    Duca, ti prego, dimmi che domani non chiuderai questo blog solo perché ti senti ferito. Non posso andare a dormire con questo dubbio atroce! Ho bisogno che tu mi rassicuri!

    Sì!!! Sto piangendo in un angolo e mi sto facendo i tagli sulle braccia col tappo di una bottiglia di Splugen… penso che domani mi suiciderò a colpi di cucchiaio perché due analfabeti blateranti non mi vogliono bene!!! E io che speravo di diventare tronista da Maria, tanto che avevo inviato a mediaset progetti per un trono abbastanza grande da contenere il mio culo!!!
    ç_________________ç

  84. @Francesco Coppola: hai voglia. Sono due anni che c’ho un editore a pagamento sotto mentite spoglie che apre dozzine di blog contro di me, dove mi offende, mi dà della truffatrice e quant’altro. Non gli ho mai risposto per le rime, ho sempre replicato in maniera educata, incazzata ma educata.

  85. Premetto che quelle poche volte che sono finita su FM perchè qualche ricerca di google mi ci ha portato, dopo appena tre righe di lettura degli articoli mollavo perchè li trovavo superficiali e vuoti.
    Quando ho letto l’intervento del Duca ho pensato che era stato fin troppo appassionato nella sua invettiva, che tutta quella attenzione non ve la meritavate proprio, visto il tenore della testata.
    E anche ora in questo confronto mi state dimostrando che sul piano intellettuale è più sveglio lui di voi!
    Io come altri lettori sappiamo leggere al di là di tutte le parolacce e le volgarità, quello che ci interessa è il succo.
    Insomma, vi sembra sagace e acuto portare avanti le vostre argomentazioni dicendogli che è in carne?
    Lui vi ha contestato sul piano intellettuale e voi?Non siete capaci di rispondergli usando argomentazioni intelligenti e acute?
    Se proprio volete insultatelo pure ma con un po’ più di creatività.
    Frustrato?Che si impicca con gli aggeggi?Che non sa scrivere?Dai dai…si può fare di meglio!!!!
    Cristina usa quella bella fantasia che hai, quella che hai usato per trasformare degli aerei in astronavi e tira fuori qualche argomentazione interessante!
    Dovreste saperlo, voi che scrivete su una testata, che su internet non frega niente a nessuno se sei grasso, basso, alto, nano….frega quello che dici e se quello che dici è interessante anche se sei un po’ diretto e sboccato persino chi non ama le volgarità, come me,chiude un occhio.
    Non so se si è capito ma sono davvero stufa dell’aria fritta espressa con belle parole.
    Il Duca ha già scritto un bell’articolo non ha bisogno di dirti nulla punto per punto. Rileggilo e rispondi tu punto per punto.
    Ti garantisco che qui interessa un po’ a tutti quello che hai da dire. Ma non fargli perdere tempo perchè ci interessa anche il suo articolo sullo steampunk e l’antologia dei racconti che sta tentando di mettere insieme.

  86. Insomma, vi sembra sagace e acuto portare avanti le vostre argomentazioni dicendogli che è in carne?

    Non sono grasso: ho le ossa grosse!

    Che sia grasso non è un segreto, mi sfotto da solo regolarmente e lascio in giro foto che lo dimostrano. Ok, non arrivo ai livelli di Obelix, ma non sono magro, il che mi basta per lollare nello sfottermi da solo.
    Non ho lasciato foto del mio pene per cui su quest’altro dettaglio che sbandiero grossomodo dal 2005 dovete credermi sulla fiducia: ce l’ho piccolo. Immagino che Coppola vorrebbe vederlo dal vivo per crederci, ma non mi fido di chi frequenta posti ambigui come FM… e se poi mi stuprasse? Magari assieme a Falconi e Azzolini? Non sono attrezzato per la tripla penetrazione!
    La prossima rivelazione di Kinzica quale sarà?
    “Sapete che il Duca indossa il pickelhaube come gli svitati da ricovero?”
    LOL.

  87. Non sono grasso: ho le ossa grosse!

    LOL!!
    Io pratico il Ciccionesimo da anni e lo trovo molto più interessante e convincente di tante altre ideologie e religioni! ^_______^

  88. So che possiamo fare ben peggio di così, però questa di impugnare l’aspetto fisico – e non lo dico per schierarmi a difesa del padrone di casa, dato che mi pare si difenda e attacchi alla grande da solo – piuttosto che il livello di integrazione sociale o altri argomenti che non riguardino strettamente la cultura e le capacità intellettuali, mi lascia perplesso. Darsi dei mentecatti, idioti, ipopensanti, decerebrati, rintronati di ‘sta cippa è in tema, ma grassi, segaioli, zitellacce e disadattati vari, cosa c’entrano in questa faccenda?
    L’articolo era cannato alla grande e ancorché fosse stato l’orsetto ricchione della canzone di Elio a dirlo, onestà intellettuale avrebbe imposto che venisse corretto oppure cancellato tempestivamente.

  89. Tutti a FM conoscete Harlan Ellison, vero? Nei lontani anni ’90, zio Harlan disse una cosa che potrebbe chiudere il discorso ora e nei secoli a venire. Cito il brano originale così come è riportato sul suo sito:

    Let me tell you a story. This truly happened. A few years ago, I got a letter. I get a lot of mail, as a writer of matters fantastic and as a critic of the field, I get a lot of mail, and they are filled with opinions. Everybody has opinions: I have them, you have them. And we are all told from the moment we open our eyes, that everyone is entitled to his or her opinion. Well, that’s horsepuckey, of course. We are not entitled to our opinions; we are entitled to our informed opinions. Without research, without background, without understanding, it’s nothing. It’s just bibble-babble. It’s like a fart in a wind tunnel folks. So, I get opinions.
    And I get a letter one day from a guy, we’ll call him Mr. Johnson. And Mr. Johnson says, (in whiny voice) “You are always writing stories in which midgets are villians.”
    Now, footnote here: When you get one of these letters, they don’t always, they don’t say something rational like, “In this story you did it or that story you did it”. It’s always, “You always did it”.
    So I went back through 1100 published stories; I found two stories with midgets in them, one of whom was the hero. So this guy writes me, and he says, “I am 3 foot tall, and we don’t like being called midgets, we like being called ‘little people’ “.
    Well I thought about this letter for a while, this political correctness being a problem, and I really am concerned about it, and I thought about it…
    And I thought about it…
    And I thought about it…
    And finally I wrote him back a letter and I said, “Dear Mr. Johnson, I am 5’5″. I’m a ‘little person’. You’re a midget!”

  90. @ A Cristina!

    Sono qui per risponderti.

    Ti ho ascoltato.
    Non sei stata in grado. Hai solo dimostrato di non apprezzare le critiche.
    E peggio, non hai fatto neanche ridere.
    In ogni caso stai facendo confusione tra vittima e carnefice.
    Questo è sbagliato:
    Vittima = disinformatore
    Boia = pubblico
    Questo è giusto:
    Boia = disinformatore
    Vittima = pubblico
    Ma c’è una soluzione per te.
    Se proprio non riesci ad ascoltare opinioni contrarie alle tue puoi non ascoltarle e bloccare o moderare i commenti per evitare i troll.
    E’ semplice. Risparmi il tuo e il nostro tempo.
    @ Tutti:
    Volevo dare anch’io qualcosa di mio per il Flame. Grazie dell’attenzione!
    @ Zwei:
    Quindi la colpa dello sbarco della Cri’ è tua! Bravo…

  91. Speravo che Kinzica avrebbe saputo rispondere all’insulto di benvenuto con qualcosa di intellettualmente più efficace ma debbo dichiararmi profondamente delusa.
    La bilancia ora pende tutta dalla parte del Duca, soprattutto dopo l’esposizione del suo progetto riguardo all’articolo sullo Steampunk.
    Non ho da recriminargli nulla di fondamentale ma lo inviterei comunque a esporre ai reprobi cosa, fondamentalmente, non gli va bene dell’ultimo articolo di FM: punto per punto, e pregherei Kinzica di rispondere agli appunti con onestà e proprietà di linguaggio. [NdDuca: E’ già avvenuto. Ed è già stato sottolineato anche da altri utenti. E ieri continuavano a rimanere errori oggettivi già elencati, oltre a quelli non elencati. Ripetere cose che sono solo inutili allo scopo di sviare il discorso è “derailing” quindi la frase è priva di valore e va cancellato] E’ l’invito di una lettrice che non chiede altro che il ritorno di questa discussione ai toni accesi ma maturi di un’autentica polemica letteraria.

  92. PS:
    Tra l’altro l’intervento di Zwei sarebbe questo?

    Kinzica cosa ne pensi delle critiche mosse al tuo articolo dall’ultimo post apparso su Baionette Librarie?

    E io che mi aspettavo un mega topic pieno di insulti…

  93. Gli appunti da fare all’articolo di Kinzica sarebbero dunque solo questi?

    – QUOTO GAMBERETTA – La data della lettera di Jeter ora è giusta, ma ci sono ancora astronavi dove non dovrebbero esserci; è sparito che i Transformers sono della Lego, ma il nome della moglie di VanderMeer è ancora scorretto.

    Sono stati sepolti sotto quintali di fuffa che ovviamente, visto che è stata postata da utenti graditi, non è subumano derailing e neppure gratuita adulazione dei tenutari del padrone della magione.
    Kinzica risponda e si ricordi, come tutti che la coprolalia non fa onore a nessuno.
    Se invece c’è altro non so che dirvi, si passa dalla contestazione del dato effettivo a quella dell’opinione. Per contestare l’idea di Kinzica sul genere, i suoi predecessori e i suoi successori non basta dire “Brutta befana quel che scrivi è sbagliato”, per imporle una correzione dovreste convincerla che la sua idea è errata.

  94. @Uljanka
    Ci sei o ci fai?
    Ti è stato risposto molte volte. La vuoi piantare di fingere di non leggere?
    È già stato detto che gli errori riportati nei due articoli, quello mio e quello di Gamberetta, sono solo una piccola parte. Piantala con la stronzata del “si passa dalla contestazione del dato effettivo a quella dell’opinione”. Se non conosci l’argomento di cui si parla e non sei grado di vedere l’enorme quantità di troiate ancora scritte, STAI ZITTA. Hai rotto le palle col tuo rumore di fondo. Se non conosci l’argomento STAI ZITTA INVECE DI INQUINARE LE DISCUSSIONI CON LITANIE DA DISCO ROTTO.
    È stato già specificato che la quantità di stronzate OGGETTIVE (e se non sai di cosa parlo me ne sbatto, non sono il tuo insegnante di sostegno) è talmente grande che richiederebbe il mio intero articolo sullo Steampunk (o un minimo di 10-12mila parole) per essere indicate tutte.
    Detto più volte.
    Ora vuoi degnarti, sua maestà del disco rotto sulle opinioni, di leggere le risposte che ti vengono date invece di parlare di argomenti che non sei in grado di capire?
    Se volete che scriva subito l’articolo sullo Steampunk, in modo che possiate vedere tutti i magnifici dettagli delle stupidate dette da Kinzica, mi dovete versare 9.000 euro.
    Questa è la mia tariffa per il tempo che impiegherò a scriverlo adesso (un po’ più di un mese di lavoro specializzato, tutto il giorno tutti i giorni, in un campo in cui non ho concorrenza), senza finire il lavoro nel modo in cui ho detto di volerlo finire.
    O paghi, o stai zitta.
    Anzi, meglio, stai zitta E TI INFORMI DA SOLA. Perché al mondo devono essere sempre gli altri a lavorare GRATIS per voi coglioncelli del “è tutto opinione” mentre voi vi grattate la pancia e non combinate niente?
    Se ti interessa tanto l’argomento TE LO STUDI come l’ho studiato io, NON VIENI A PRETENDERE CHE IO SIA IL TUO SCHIAVO E DEBBA REGALARTI CENTINAIA DI ORE DI LAVORO E MIGLIAIA DI EURO DI VALORE DELLE STESSE.
    Trovo disgustosa la presunzione e l’idiozia di gente come Uljanka, che vorrebbe che gli altri si inchinino ai loro piedi e gli lascino la pappa pronta completa perché non hanno voglia di fare il lavoro da soli.
    Un completo disprezzo della vita (perché il tempo è vita) e del lavoro altrui.
    Addio, tu sei di nuovo bannata dai commenti fino a quando non la pianterai di comportarti con un idiota cianciando di argomenti che non conosci.
    Kinzica e Coppola non hanno avuto, per ora, nessun commento cestinato.

  95. Aggiungo che 9.000 euro è una cifra al ribasso: sarebbero 10 ore di lavoro tutti i giorni per 30 giorni a 30 euro l’ora.
    Con 30 l’euro molti specialisti (e qui siamo in un campo in cui vi sfido a trovare un altro in grado di fare il lavoro ora a questo livello) nemmeno prendono in considerazione di farvi il lavoro.
    Una stima più credibile coi miei ritmi di lavoro serrati quando produco articoli tecnici è 12 ore al giorno circa, per 30 giorni (ma potrebbe impiegare più di un mese se devo condensare tutto il lavoro subito senza prendermi tempi più lunghi per diluirlo), per 50 euro l’ora… ovvero 18.000 euro.

  96. Esimio Duca, questo commento è un pò off-topic, ma vorrei il suo parere a riguardo:
    in giro si trovano gli episodi di questa web-series con sottotitoli in italiano: http://en.wikipedia.org/wiki/Riese_(Internet_series).
    E’ definita come: Sci-Fi,Fantasy, Steampunk.
    Le chiedo: secondo lei è veramente di genere Steampunk? O stanno commettendo gli stessi (e grossolani) errori di FM? Ha visto la Serie? (Io prima di visionarla vorrei reperire la serie completa).
    Infine la cosa più importante: con questo post mi sono guadagnato l’invito presso la Vostra illustrissima magione? Più precisamente in occasione della prossima festa da Voi organizzata (in cui, sono sicuro, interverranno numerose accompagnatrici).
    Distinti Unga Bunga.

  97. Avevo visto il primo episodio molti mesi fa e sembrava solo una robaccia fantasy con qualche blando elemento estetico in comune con la moda steampunk.
    Quando lo vedrò tutto dirò altro. Più facile sia semplicemente Fantasy (o al più science-fantasy) con qualche elemento in comune con lo steampunk, come accade anche in World of Warcraft (i nani) o nella fantascienza di Dune (versione film, con quel bel gusto retrò nelle uniformi).

  98. Ciao,
    esco anche io dal lurking per un modesto suggerimento.
    Prima di scrivere l’articolo sullo steampunk, ti consiglio di informarti meglio anche sulla parte “punk” della parola, che forse ha più peso di quel che ritieni.
    Non sta a me indicarti fonti che sicuramente conosci, ma credo che frequentare gli scritti critici di Stross, Langford e Mièville e la narrativa di Paul DiFilippo potrebbe essere una buona direttiva.
    Senza presunzione ma, come capirai dal mio nick, a certe cose ci tengo.

  99. Di cosa significhi punk nello steampunk da ogni possibile punto di vista (storia della parola, storia della fantascienza, interpretazione di Nevins ecc…) si è già parlato molte volte, ricollegandosi anche alle radici storiche punk in Robida. Il fatto che tu ritenga che io non gli dia abbastanza peso significa che non hai letto i commenti: ti sfido a trovare in Italia qualcun altro che abbia difeso, giustificato e sottolineato in modo più esplicito i diversi modi di essere “punk” dello Steampunk.
    Di Filippo usa il punk come un bambino handicappato usa il proprio terzo ginocchio e ricade nella definizione generica di “punk” fornita da Nevins. Idem l’autore di Zeppelins West. Novità concettuale: zero. Già più interessante il fumetto della Lega, con le sue radici punk Robidiane. E anche il primo libro di Moorcock sul nomade del tempo, che riesce a essere così punk da criticare anche la critica punk alla società. Doppio punk annidato. Spettacolare.
    Di Stross che opera specifica intendi che sia inequivocabilmente steampunk?
    Se con “più peso di quel che ritieni” intendi inchinarsi a vomitare sciocchezze finto-punk per legittimare qualsiasi squinternato cerchi di infilare qualsiasi stronzata sotto il termine Steampunk oppure legittimare le posizioni frutto della bovina ignoranza della Storia della Fantascienza, come quella mostrata da certi idioti legati a Steampunk Magazine già sputtanati l’anno scorso da Gatehouse Gazette, allora NO GRAZIE.
    Qualsiasi articolo farò si baserà sulla Verità, ovvero l’impossibilità di negare il Vero e di affermare il Falso. Di conseguenza le posizioni prive di basi storiche frutto delle farneticazioni di fessi che non sanno nulla dello Steampunk, ma gli piace indossare l’etichetta perché è cool, non verranno considerate.
    Steampunk è ciò che è Steampunk e nella definizione (anche usando solo quella di Nevins) ricadono una quantità assolutamente enorme di cose.
    Attribuire l’etichetta di PERA a una MELA non la renderà PERA, idem definire Steampunk qualsiasi cazzata con gli occhialoni (stile Alice di Dimitri) non lo renderà tale, né qualsiasi prodotto della cultura “punk” diventa automaticamente Steampunk solo perché il fesso che ci lavora lo desidera (e magari ci ha messo gli occhialoni).

  100. Ciao
    grazie della risposta, no, non intendevo quel che tu dici, mi riferivo a una frase che hai scritto sopra; ma vedo che non conosci gli articoli di Stross (non le sue opere narrative) comparsi sul Journal of the SFWA e su Locus, se pensi che possano servirti te li scansiono.
    Però tagliare fuori dallo steampunk DiFilippo mi pare figlio di una visione un po’ troppo rigorosamente accademica; su Dimitri non so, non l’ho ancora letto, ma le recensioni negative che ho letto finora sono di emeriti cretini per cui ho buone speranze.

  101. Però tagliare fuori dallo steampunk DiFilippo mi pare figlio di una visione un po’ troppo rigorosamente accademica

    No, non è tagliato fuori. Ho scritto proprio il contrario, indicando anche in che definizione rientra.
    In realtà Di Filippo con la sua trilogia “Steampunk” viene regolarmente tagliato fuori dai LETTORI, mentre almeno il primo racconto rientra nello Steampunk in stile “prima generazione”. Il secondo non lo ricordo più e il terzo è una porcata bestiale.
    Di commenti in inglese del tipo “perché, sarebbe Steampunk?” rivolti all’opera di Di Filippo se ne trovano a quintali.
    Stesso discorso per Le Porte di Anubis di Powers, anche lui spesso snobbato dai lettori ignoranti della storia dello steampunk per il fatto di non essere retrofuturistico.
    Quindi, completamente all’opposto di quello che dici, è proprio la definizione “fatta col cervello” (che c’entra “accademica” con “intelligente e informata”?) a difendere parzialmente quel famoso libro di Di Filippo.
    Di Stross ho letto un articolo sullo Steampunk sul suo blog. Non conteneva nulla di utile e diceva cose che io avevo già detto un anno prima. Era anche un po’ sciocco e lacunoso, si vede che gli mancavano parecchie informazioni spendibili per ottimizzare la forza del suo punto di vista. Lo avevo comunque segnalato su Baionette, visto che non era malaccio (seppure insufficiente per i miei standard qualitativi).
    Gli altri articoli scritti da lui si trovano su Locus Magazine di settembre, il numero dedicato allo Steampunk?
    Spero siano meglio di ciò che ho già visto. E che non siano campati in aria e nutriti a sensazioni, ma basati su precisi riferimenti storici e letterari (cosa che regolarmente non avviene negli articoli dedicati allo Steampunk che trovo).
    Se hai tempo mi passi gli articoli che ti sembrano interessanti e/o mi dici cosa comprare per averli, se si tratta di singoli numeri di riviste?
    Sul sito della SFWA avevo trovato questo (che però non è di Stross):
    http://www.sfwa.org/2010/09/guest-post-of-alternate-nineteenth-centuries-the-enduring-appeal-of-steampunk/
    Insoddisfaciente e non approfondito dove doveva esserlo. Generalmente “fuori fuoco”, se lo si vuole valutare per la capacità di definire lo Steampunk come genere di narrativa (obiettivo che non pare comunque avere).

  102. L’articolo di Locus è di almeno un annetto fa, non ho ancora visto il numero di settembre (e nemmeno di ottobre) perché non torno a casa a Londra da metà agosto. Appena vado su ti faccio una bibliografia di quel che ho e mi dici cosa ti interessa (o prendi quel che si trova ancora).
    Forse mi ricordo male io, ma la trilogia steampunk di DiFilippo terminava con un racconto che metteva in scena le paranoie spiritualiste dell’epoca vittoriana, tirando in ballo i miei due poeti americani preferiti (be’, dopo Bukowskij) in uno scenario allucinato abbastanza a tema, però. Era quello che non ti è piaciuto?
    Sì, quell’articolo dell’SFWA non c’entra molto con quello che mi ricordo io, che era appunto di Sfross.
    Tra l’altro scusa l’italiano pessimo, mi sto disabituando a scriverlo a furia di stare in giro.

  103. Ok, appena puoi fammi sapere cos’hai!
    Più materiale interessante riesci a scannerizzarmi, meglio è.
    Il numero di settembre di Locus Magazine l’ho ordinato mercoledì scorso e ci vorrà ancora un po’ prima che mi arrivi, immagino.
    Il catalogo di munizioni DWM del 1904 (ristampato, non originale!) mi era arrivato dopo tre settimane, ma altre volte ci vuole meno.

  104. Ecco un esempio di come dovrebbe essere un articolo di una rivista seria dedicato allo Steampunk:
    http://www.steamfantasy.it/blog/2011/05/30/breve-introduzione-allo-steampunk/
    Breve quanto basta per le tipiche riviste online. Senza dire stronzate da caproni ignoranti. E parlando di LIBRI e non di fuffa.
    Questo livello normale per chi si occupa seriamente di fantascienza e fantasy non si vede mai su FM.
    Ah, già, ma loro scrivono gratis… seriamente: io da chi sarei stato pagato? o__O

  105. Hai controllato se qualcuno ti ha comperato casa?
    btw:

    …devo ripassare di nuovo quel testo che studia l’evoluzione militare attraverso “filosofie tecnologiche” (fornisce un buon approccio alla differenza tra clockpunk e steampunk)…

    al commento 98. A che testo ti riferisci?

  106. Quello indicato in un commento su altro articolo pochi giorni fa:

    Incluso nell’ipotesi di 30.000 parole il discorso su clockpunk e steampunk partendo dalla teoria della guerra meccanicista contrapposta a quella termodinamica in The scientific way of warfare di Antoine Bousquet, qui nemmeno accennato! Secondo me è un elemento fondamentale per capire l’800 e quindi lo Steampunk.

  107. Loro sono un’importante e famosa testata nel campo del fantastico e tu no. Quindi, loro fanno articoli seri e tu no. Ovvio.

  108. La Lenti è imbarazzante, d’altronde rappresenta al meglio FM che a sua volta rispecchia l’Italia del Fantasy, di qualità quanto quella politica.
    Nota il geniale “Per carità, da gente che si permette di sparare a zero sul Signore degli Anelli”, quando i pareri più feroci sono stati quelli di Michael Swanwick nel celebre Epic Pooh (ben più del poco detto da me o Gamberetta, che ci siamo ricollegati anche a quell’articolo se ricordo bene).
    Ma le palle di dire che sta criticando Swanwick non le ha, ovviamente. Meglio incolpare chi cita Swanwick, ovvio, lol. E ovviamente senza entrare, parola per parola, nel merito della questione secondo l’unico metodo accademicamente riconosciuto come degno di nota, secondo la tradizione avviata dalla New Critic e proseguita dalla Scuola di Chicago. Figurarsi!
    Ricordo questo commento, che in fondo riguarda anche la suddetta entità imbarazzante:
    http://www.steamfantasy.it/blog/2012/06/14/steampunk-day-giornata-della-vaporteppa-2012/#comment-39543
    È gente che mente sapendo di mentire, entità ignobili della peggiore italietta retrograda che hanno elevato a dogma l’idea che “l’ignoranza sia un sostituto della conoscenza e non la sua assenza”.
    D’altronde Marina diede pure, in tempi non sospetti, risposte sul bisogno per gli autori di informarsi (necessità esaltata come fondamentale da Hemingway e Cechov e fondamento della teoria dell’iceberg nel suo significato più profondo) degne dei Darwin Award all’Intelletto Umano come:

    Gamberetta:
    Abbiamo capito che leggere manuali di tattica è superfluo, fare corsi anche, mi spieghi esattamente come uno potrebbe scrivere senza andare a braccio? Come dovrebbe informarsi? Guardando Xena in TV?
    Marina:
    sì io dico che basta una cultura media da film, e allora? Maari da buon film e non da film scadente, ma tanto basta.

    Senza contare che i pareri su come è scritto ISdA sono sempre stati negativi tra chi si occupa dell’ambito tecnico, ovvero della Retorica. E non c’è nulla di male o di anomalo in questo, visto che Tolkien non si riteneva uno scrittore bravo né era intenzionato a fare narrativa moderna post-Flaubert (o neo-Aristotelica, se preferisci). Aveva una sua idea un po’ bislacca, fuori dalle questioni tecniche e quindi artistiche della retorica, e l’ha seguita… buon per lui, ma per il lettore un po’ meno.
    Stupirsi di cose simili non è un vanto, è la prova di non avere nemmeno le basi su cosa sia la Narrativa, su come le intenzioni dell’autore (agenda creativa) influiscano nel renderla tale o meno e su come si valuti qualcosa in base al suo genere (cit. Ronald Crane, ma è un concetto che esiste anche nell’analisi tecnica dei vini).

  109. La cosa tragica è che chiunque condivida un tuo articolo o un articolo di Gamberetta (io con Gamberetta sono d’accordo una volta sì e 2 no per dire…) viene additato come seguace cieco e miope e le viene la bava alla bocca (a Guida…).
    Comincio a pensare sia un riflesso Freudiano….

  110. Che poi: Tolkien era interessato al mito e alla subcreazione, e voleva scrivere una mitologia (lettera #180):

    Having set myself a task, the arrogance of which I fully recognized and trembled at: being precisely to restore to the English an epic tradition and present them with a mythology of their own

    I am interested in mythological ‘invention’, and the mystery of literary creation (or sub-creation as I have elsewhere called it) and I am the most readily available corpus vile for experiment or observation

    Inoltre, ha scritto per crare un mondo in cui i suoi linguaggi potessero sembrare reali, quindi il libro è un mezzo (lettera #205):

    Nobody believes me when I say that my long book is an attempt to create a world in which a form of language agreeable to my personal aesthetic might seem real. But it is true. An enquirer (among many) asked what the L.R. was all about, and whether it was an ‘allegory’. And I said it was an effort to create a situation in which a common greeting would be elen síla lúmenn’ omentielmo, and that the phase long antedated the book

    Era interessato al mito, alla subcreazione, e ai suoi linguaggi, non alla narrativa in sé; se il prodotto finale avesse delle carenze dal punto della narrativa non mi stupirebbe, né sarebbe offensivo dirlo.

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