Concorso Steampunk: mancano due mesi

Promemoria per il concorso dedicato ai racconti Steampunk.
Qui trovate tutte le informazioni e qualche spunto. Leggete anche i commenti: potreste trovare le risposte ai vostri dubbi, pure a quelli che non pensavate nemmeno di avere.

Oggi è il 7 giugno: sono passati tre mesi e mezzo dall’apertura del concorso e mancano due mesi alla chiusura degli invii. Questo è il periodo in cui mi aspetto che gli aspiranti partecipanti, dopo essersi adeguatamente informati nei mesi scorsi, provvedano a scrivere e inviare le loro opere. Avete avuto tutto il necessario per informarvi, decidere se vi interessava e, considerando che ci sono ancora BEN due mesi (che dal mio punto di vista sono più che sufficienti per fare un lavoro ottimo), mettervi a lavorare seriamente per scrivere al MEGLIO delle vostre capacità. Avete anche ricevuto adeguati link con consigli di scrittura, per quelli tra voi che hanno superato la fase del Genio Dilettante Incompreso e sono passati a quella dell’Autore Consapevole.

Questo mese è anche l’ultimo utile per segnalare il concorso in qualsiasi spazio web in cui vi sia possibile farlo senza spammare (il vostro profilo su facebook, forum dedicati a fantascienza/fantasy/scrittura, i vostri blog, direttamente via mail a chi pensiate possa essere interessato). Ringrazio chi ha già provveduto nei mesi scorsi.

Per quale motivo segnalare il concorso?
Se vi interessa lo Steampunk, ma non volete partecipare, segnalare il concorso aumenterà le persone che ne saranno a conoscenza e di conseguenza i possibili partecipanti. Più partecipanti vi saranno e maggiori saranno le speranze che qualcuno partorisca un racconto decente. Mi pare ovvio che se vi interessa lo Steampunk avere un racconto decente in più, e GRATIS per giunta, può essere una buona cosa per voi. No?

Se invece volete partecipare avete ancora più motivi per segnalarlo. Perché? Avete cinque secondi per capirlo da soli.
Ok, ora ve lo svelo: se partecipate con un Bellissimo Racconto Che Di Certo Vi Farà Vincere (da ora in poi BRCDCVFV) e poi siete solo in sette o otto, quindi meno dei dieci previsti (numero minimo che ho imposto, abbassato rispetto al dodici iniziale), il concorso viene annullato e il vostro BRCDCVFV lo appallottolo digitalmente e lo getto nel Cestino di Windows. La soglia minima in realtà non credo sia un problema: nel precedente concorso, quello pornofantasy, i testi inviati erano stati ben diciassette.

In ogni caso il vostro BRCDCVFV riceverà molta più attenzione se potrà far bella mostra di sé in una piccola raccolta in eBook assieme a tre o quattro altri testi non altrettanto belli, ma comunque decenti. Vincere con l’unico testo che non faccia venir voglia di cavarsi gli occhi non è una gran vittoria: è come battere nella corsa un gruppo di ladroni crocifissi. Meglio vincere contro dei testi decenti, no?


C’è ancora tempo: se è troppo grosso RITENTATE!

Se il vostro racconto supera le 8.000 parole, il limite massimo tollerato, e siete sicuri di non poterlo sfoltire in qualche modo, NON RINUNCIATE a partecipare: basta poco tempo per produrre un nuovo racconto che rispetti i limiti! Eccedere al primo tentativo è NORMALE. Potete usare la stessa idea e gli stessi personaggi di prima, adattandoli a un nuovo svolgimento con una trama meno complessa e meno scene.

In ogni caso ricordate questo: evitare dettagli inutili, evitare di SPIEGARE ogni elemento, è un BUON modo di fare narrativa. Non dovete farcire di inutili spiegazioni il testo, solo dire ciò che serve alla storia e alla comprensione dei personaggi. Far agire i personaggi è il modo migliore per svelarli al lettore, narrare il loro background quello peggiore. Mostrate ciò che rende Pinco Pallino crudele, NON dite che è crudele: sarà il lettore a intuire il suo carattere. Quando vedete un ragazzo in abiti firmati da 4.000 euro e con la mercedes parcheggiata al fianco che spegne sigarette sui fianchi di un gattino, NON avete bisogno che una voce dal cielo vi dica che è un “ricco stronzetto viziato che tortura i gatti” per riuscire a capirlo da soli! Vi pare?
Un bravo autore lo si vede anche dalla capacità di ottenere la migliore scena possibile, chiara e meravigliosa nella mente del lettore, usando il numero minore possibile di parole. Le parole di troppo non solo non migliorano il testo, ma lo danneggiano diluendolo.

Non abbiate timore a gettare il lettore nel turbine degli eventi senza dare alcuna spiegazione: molti grandi autori di narrativa hanno fatto così. È un modo intelligente e razionale per stimolare la curiosità del lettore senza tradire mai il Punto di Vista del personaggio scelto. Lo Spiegone “perché il lettore è scemo e altrimenti si perde” è merce per gli incompetenti e per chi disprezza i lettori, come le merde subumane del Marketing e gli autori di pessimo fantasy (merde al di sotto del livello di subumanità) che insudiciano le librerie italiane.

Nel dubbio partecipate, non buttate il racconto!
Se anche non pensate di avere prodotto un BRCDCVFV, ma solo un racconto “forse nemmeno granché bello”, avete ugualmente un buon motivo per inviarlo e per far partecipare altre persone. Tutti i testi scartati, anche le peggiori zozzerie rigettate tra i conati di vomito, daranno spunti per migliorare la vostra scrittura: in forma COMPLETAMENTE ANONIMA verranno proposti per intero o a stralci per essere commentati e criticati.

Ripeto: IN FORMA COMPLETAMENTE ANONIMA (senza Nickname e senza Nome).
Nessuno vi prenderà per il culo perché avete scritto in un modo che fa strillare le scimmie sugli alberi visto che nessuno saprà che voi lo avete scritto (a meno che non lo diciate voi). Io eviterò lo stesso di essere troppo cattivo, tanto si ottengono solo più scocciature per sé che vantaggi per l’autore (“Oddio ke kattiveria!!! Ignorerò ogni kommento m snt ferita!!!“), ma in ogni caso evitare il pubblico ludibrio può essere una buona cosa, no? Soprattutto se è la prima volta che scrivete un racconto e avete solo bisogno di un po’ di aiuto per capire come ragionare sul testo.

E poi, siamo sinceri: è più facile che il testo vincitore venga inviato da chi è sul punto di scartarlo perché “non è così bello come sperava”, che non dal geniaccio che invia una stronzata abnorme con la più sincera certezza di aver prodotto un capolavoro per originalità e stile.

E per finire, siamo ANCORA più sinceri: da quello che ho visto in internet (o in libreria) e da come ho capito che tira l’aria in Italia, non mi aspetto di poter trovare qualcosa di abbastanza decente da meritare la vittoria.
Sta a voi dimostrare coi fatti che il mio cinismo è ingiustificato.

Il Duca di Baionette

Dal 2006 mi occupo in modo costante di narrativa fantastica e tecniche di scrittura. Nel 2007 ho fondato Baionette Librarie e nel gennaio 2012 ho avviato AgenziaDuca.it per trovare bravi autori e aiutarli a migliorare con corsi di scrittura mirati. Dal 2014 sono ideatore e direttore editoriale della collana di narrativa fantastica Vaporteppa.

View Comments

  • Ringrazio chi ha provveduto fin da ieri sera a segnalare ancora il concorso, ad esempio qui (le notifiche via Feed sono molto comode).

  • Scopro questo blog giusto adesso (arrivando dalla Nave dei Gamberi, scoperto tardivamente pure quello)
    L'idea del concorso mi attira, ma di steampunk tecnologico sono un po' a digiuno.
    in questo periodo mi sono fatto un pippone di storia vittoriana per un progettino steampunk con un amico, ma temo ricada nello Steampunk "prima generazione", comunque chiedo:
    un trip nel Mesmerismo (con mesmer, l'abate faria e tutta la combriccola) è troppo gonzo e poco tech?
    Ciao Duca

  • Sicuramente può rientrare nella parte di Historical Gonzo che è propria dello Steampunk ed è anche un buon spunto storico.
    Riguardo al suo essere "retrofuturistica" o ispirata alla visione del futuro che avevano nel passato (es: Robida per la prima fantascienza e Verne per il romanzo scientifico. Aggiungo una piccola nota: è erroneo distinguere le due cose cronologicamente e vanno invece distinte per costruzione: dal romanzo come modo per mettere al centro la scienza, al romanzo in cui la (super)scienza è elemento contestuale... l'uomo a vapore delle Edisonate è nello spirito della fantascienza più che del romanzo scientifico), dipende da quanto si imbottisce l'ambientazione e gli eventi di "futuro nel passato" e stramberie tecnologiche.
    Credo si possa fare senza troppi problemi, no?

    Come hai notato stiamo trattando un tipo specifico di Retrofuturismo Steampunk, non lo Steampunk in generale.

  • Duca, il concorso su Concorsi-Letterari.it l'ho segnalato io.

    Anzi, l'ho inserito io visto che di quel sito sono il gestore! :-)

    In futuro per altri concorsi non esitare a segnalarmi la cosa direttamente scrivendomi a: alecvalschi@latelanera.com

    ciao
    Alessio Valsecchi
    340.3317576

  • Grazie anche ad Andrea Cattaneo (trackback sopra), a Joanna (FB) e a Dedo (thread nel forum di SBF). E agli altri che non mi vengono in mente perché ho la demenza senile un pochettino in anticipo.

  • Ho trovato l'idea! Ho trovato l'idea! Ora mi tuffo a scrivere e arrivederci al 7 di Agosto!

  • Animali meccanici a vapore rientrerebbero nello steampunk tecnologico? O é gonzo fiction?

  • Gli automi sono un elemento a tema con l'Ottocento. Si possono usare sia quelli reali, come citazioni storiche, che potenziarli rendendoli veri e propri robot ante litteram, un elemento tecnologico retrofuturistico ancora più valido perché a tema con le fantasie degli scrittori del periodo (ri-cito come esempi: l'uomo a vapore e l'uomo elettrico delle Edisonate).
    Potrebbero andar bene. Se poi sono conigli ancora meglio, così hai soddisfatto anche l'elemento conigliesco. ^_^

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Il Duca di Baionette

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