Esodo 32:

I coniglini, vedendo che il Duca tardava a saltellare giù dalla montagna, si affollarono intorno a Buffacoda e gli dissero: «Facci un dio che cammini alla nostra testa, perché a quel Duca, l’editor che ci ha fatti uscire dal paese degli Inediti, non sappiamo che cosa sia accaduto». Buffacoda rispose loro: «Togliete i pendenti d’oro che hanno agli orecchi le vostre mogli e le vostre figlie e portateli a me». Tutto il popolo tolse i pendenti che ciascuno aveva agli orecchi pelosetti e li portò a Buffacoda. Egli li ricevette dalle loro zampette e li fece fondere in una forma e ne ottenne un proiettile d’artiglieria di metallo fuso. Allora dissero: «Ecco il tuo Dio, Vaporteppa, colui che ti ha fatto uscire dal paese degli Inediti!». Ciò vedendo, Buffacoda costruì un altare davanti al proiettile e proclamò: «Domani sarà festa in onore del Dio». Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per darsi al divertimento saltellando in tondo e rotolando.

Allora Gamberetta disse al Duca: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese degli Inediti, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un proiettile d’artiglieria di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Vaporteppa; colui che ti ha fatto uscire dal paese degli Inediti».
Gamberetta disse inoltre al Duca: «Ho osservato questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te invece farò una grande nazione».
Il Duca allora supplicò Gamberetta, sua Dea, e disse: «Perché, Hime-sama, divamperà la tua ira contro il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese degli Inediti con grande forza e con mano potente? Perché dovranno dire gli autori: con malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra? Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. Ricordati di Crescizz, di Taotor, di Scalzo, di Menconi, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stessa e hai detto: Renderò la vostra produzione numerosa come le stelle del cielo e tutto questo pubblicare, di cui ho parlato, lo darò ai tuoi discendenti, che lo possederanno per sempre».
Gamberetta abbandonò il proposito di nuocere al suo popolo.

Parola della Dea.

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Per non dimenticare mai che in Vaporteppa e come Vaporteppa gli autori hanno pubblicato guidati dal Duca, ma che né il Duca avrebbe avuto la forza né Vaporteppa ci sarebbe stata senza che la Dea lo permettesse.

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Fonti:
http://www.youtube.com/watch?v=o197kj40CU8
http://www.youtube.com/watch?v=EkgGtZHDV4I