Voglio dedicare questo appuntamento con i Coniglietti del Venerdì a Champis, il coniglio da pastore.

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Come è noto a chi ha studiato i conigli, sui libri o di persona, il coniglio è una preda aggressiva. A differenza della pecora o di altri animali la cui principale reazione alla paura è la fuga, il coniglio crede fermamente, tranne in casi di estremo pericolo, all’attacco preventivo. Se qualcosa spaventa il coniglio, il coniglio elimina la paura distruggendone la fonte. Semplice e razionale.
In più il coniglio è una creatura sociale che crede nell’ordine e nell’imposizione dell’autorità. E preferisce essere lui a imporla. Per cui non mi stupisco che Champis si diverta come un matto a perseguitare animali tanto più grossi, terrorizzandoli con scatti di corsa e accenni di attacco con il muso. Il coniglio è un dominatore e prova piacere nel sottomettere gli altri costringendoli a gesti rituali di vassallaggio, inclusi i “padroni” umani quando il coniglio ordina di coccolarlo, per poi ridistribuire come ricompensa parte delle attenzioni ricevute (coccolando a sua volta i “padroni”).
Non tutti i conigli sono così, hanno personalità molto diverse proprio come gli stopidi oomani, ma l’Aristocratico (come era la defunta Cinnamon) credo sia più comune del Coccolone puro (il coniglio hotot di un mio conoscente, che però gli piscia addosso).
Un coniglio abituato ad avere paura, ad esempio perché il precedente padrone lo maltrattava, può avere comportamenti talmente aggressivi da far pensare che sia stato allevato dai lupi.

Extremely Aggressive Rabbits: Bunnies Who Run With the Wolves
Some rabbits are so “mean” they seem more like predators than prey. These are the rabbits who chase you across the room and up into chairs, who sink their teeth into your tender limbs and refuse to let go, or who growl at you when you approach. They’re the rabbits most likely to be dumped or put to sleep. Unfortunately, they’re often the ones who have suffered the most in life because somewhere along the line they learned that humans, or life itself, is not safe.
Fonte: http://www.rabbit.org/faq/sections/aggression.html#extreme

Certo che pure i selvatici, dall’isola giapponese dei conigli (Okunoshima), non scherzano in quanto a disapprovazione e aggressività latente. Guardate che sguardi hanno questi pucciolotti cicciosi, soprattutto quello arancione…

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Fonti:
http://www.dailymail.co.uk/news/article-2093886/Meet-rabbit-resident-sheep-dog-farm.html
http://www.youtube.com/watch?v=qeuL5IGimCQ
http://www.youtube.com/watch?v=gChygxm4g0g
 

9 Replies to “I Coniglietti del Venerdì (72)”

  1. I conigli stanno imparando a domare le pecore.
    I conigli impareranno a stuprare le pecore.
    La sostituzione agli umani è sempre più prossima.
    Il pianeta dei conigli.
    Il 21/12/2012 nei peggiori bar di Caracas.

  2. Il video in basso mi ricorda un allucinante numero di Dylan Dog in cui si trovava a combattere un’invasione di conigli-zombi: detta così, sembra una vaccata che neanche la Troisi feat. Dazieri sotto acidi riuscirebbero a concepire, ma provate ad andare a leggerlo…!
    °_°’

  3. Non c’era un programma radio che si chiamava il ruggito del coniglio?
    Comunque i conigli mi stanno sorprendendo, tutti gli stereotipi su di loro sono stati lavati via dai Venerdì del Duca 😀

  4. Il pugno è la sintesi della teoria…Bene usato vale più di un articolo di fondo in corpo nove e corsivo. Perchè agisce direttamente sul corpo dell’avversario in modo rapido e definitivo; e quindi convincente.
    Sintesi della sintesi: la bomba. La preferita, quindi…Piccolo ordigno dalla potenza immensa sprigionata nello spazio ristretto; materia ultrasintetica, che racchiude nella sua irrisoria pochezza la formidabile potenza del fulmine, del terremoto, dell’uragano…

    Duca, ma questo lo insegnano alla Holden? “^^

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