Come spiegato altre volte, i coniglietti sono dotati di bellezza oggettiva in quanto la loro bellezza non è determinata dal gusto o dalle mode, ma è concreta, reale e innegabile e funziona come punto di origine da cui tutte le bellezze “soggettive” nascono (meno le cose che fanno schifo ai coniglini).
Oggi due pucciolini graziosi a illustrare questo semplice fatto della vita:



Domande?
 

4 Replies to “I Coniglietti del Venerdì (55)”

  1. Domande?

    Posso averne uno?
    Ok, ora vi spiego perché non ho mai avuto un coniglietto. Quando mia mamma era bambina aveva un coniglietto, era il suo migliore amico e l’aspettava sempre per giocare insieme quando lei tornava da scuola.
    Poi un giorno mia nonna l’ha ucciso e gliel’ha fatto mangiare a tradimento.
    Fine della storia e della mia speranza di poter avere un coniglietto.
    PS: Mia mamma non si è mai ripresa dalla tragedia.
    PS2: Niente analisi NIE su questa storia, anche se ci sono ANGST e conigli, ok? OK?!?

  2. Poi un giorno mia nonna l’ha ucciso e gliel’ha fatto mangiare a tradimento.

    E’ la stessa cosa che è successa a mia zia. Quella che adesso distilla grappa di ratto e si cura la tosse con le lumache vive.
    No, non è uno scherzo. No, non ho mai assaggiato la grappa né ingollato lumache.
    Morale della favola: i coniglietti sono pericolosi per lo sviluppo psicologico dei fanciulli. Vanno tenuti negli allevamenti, lontani dai bambini, e fatti uscire solo in igieniche vaschette incelophnate.

  3. @Alberello: è la storia della mia vita! La cosa ORRIBILE è che ho usato il monologo di “The Big Kahuna” come discorso di laurea davanti ai miei amici e parenti… E tutti mi hanno mandata a fare in (quel posto) perché mi stavo mettendo tra loro e il rinfresco.
    Quindi direi che questa versione mi descriva di più.
    E poi ci sono i conigli!

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