Questo venerdì un bel coniglietto grigetto.



Niente pittoreschi dettagli sulla fantastica vita dei coniglietti. Sto morendo di caldo per colpa dell’umidità e gli articoli sugli eBook non li riesco a fare. Già tanto che sto mandando le mail per il concorso Steampunk con le annotazioni…
 

16 Replies to “I Coniglietti del Venerdì (48)”

  1. Riposati Duchino. I coniglietti sono meglio degli ebook. I coniglietti sono meglio sempre! *_*
    P.s: Nel secondo video il grigetto fa le stesse cose dei miei gatti. Affinità elettive. :3

  2. Come rimedio contro il caldo, ti consiglio di spogliarti tutto nudo e spalmarti di gelato alla fragola.

  3. Si vede che le porte e le finestre da cambiare hanno fatto andare il bilancio della signora Marta Resto del Mondo in allarme rosso/ arancione.
    Guardate cosa sono costretti a mangiare la povera Marta e il suo Emmanuelle: carcasse di pollo sifilitico e fegatini in avanzato stato di decomposizione.
    (E poi si lamenta se le viene la gastroenterite!)
    Ah, questa maledetta crisi globale!
    E come se non bastasse abbiamo anche le rivolte dei soliti negracci cui pero’ questa volta si sono uniti in un orgia multiculturale alcuni bianchetti tossici dell’underclass coinvolti per caso nelle razzie perche’ l’occasione fa l’uomo ladro… e poi c’erano anche alcune brave signorine di buona famiglia strozzate dai mortgages costrette a rubare qualcosa al volo per farsi una canna e una serata in discoteca perche il papa’ si e’ messo a lesinare anche sulla mancetta settimanale…
    Oh, che disastro ‘sta Bretagna! Che miserezza!
    Io davvero a questo paese non ci credo (piu’)….. E pensare che mi ero trovata un posticino a Croydon tutto pieno di gente per bene che si aiuta e si protegge con il neighbourhood watch, lontano da quella odiosa Milano-Centro con tutti quei razzisti che vanno in giro di notte a dare fuoco ai froci……

  4. Ciao Duca.
    Chiedo venia per l’OT, ma c’è un dubbio che mi assale ormai da troppo tempo, e al quale penso che tu possa rispondere.
    Ecco il fatidico quesito: qual è stato il primo fucile automatico a recupero di gas della storia?
    Dopo estenuanti ricerche sono giunto al Browning M1918, ma mi chiedo se prima di lui ce ne siano stati altri.

  5. Tecnicamente il BAR 1918 non è un fucile da battaglia per cui va classificato come mitragliatrice leggera assieme alla Lewis (sempre a recupero di gas, ovviamente) del 1911.
    Però avendo un peso minore (seppur altissimo per l’uso nel tiro in piedi: 8-9 kg contro un buon fucile da battaglia da 4-5 kg, ma molto meno dei 13 kg della Lewis), unito a una minore disponibilità di munizioni nel caricatore che lo rende una penosa mitragliatrice leggere, capisco cosa intendi.
    Uhm.
    Credo, ma non sono sicuro, che il “fucile automatico” più antico sia il Fucile Automatico con Serbatoio Modello 1885 con Canna Rinculante e Caricatore Amovibile a Gravità (nome ufficiale, ma se vuoi l’ho in tedesco). Non è recupero di gas, è a rinculo di canna come la MG42.
    Venne progettato da Ferdinand von Mannlicher, la più grande mente nel mondo delle armi di fine ‘800 (credo un genio mai raggiunto da nessun altro), nel 1883 e introdotta ufficialmenre due anni dopo.
    Un’arma rivoluzionaria, una mitragliatrice leggera facente funzione anche di fucile da battaglia (nel caso), molto adatta per muoverla velocemente, proprio come il BAR 1918.
    Sfortunatamente era un’arma troppo avanti per la sua epoca e la minore affidabilità (perché meno potenti nello spingere indietro il blocco con l’otturatore) delle cartucce a polvere nera (usava il 11 mm Werndl austriaco) unita al fatto che una simile arma era inutile in un mondo che ancora doveva imparare ad apprezzare appieno le mitragliatrici pesanti su affusto ruotato, la resero una bizzarria storica nota ormai solo agli appassionati.
    Funzionare funzionava. Anche bene.
    Era solo inutile per il modo in cui si combatteva all’epoca. Considera che molte sue soluzioni tecniche vennero poi reinventate/copiate e messe sulle mitragliatrici Browning 30 anni dopo. E il BAR 1918, come ruolo, scopiazza proprio quello designato per il Mannlicher M1885. ^__^
    Se interessa potrei usare il libro Mannlicher Rifles and Pistols, unica mia fonte di informazioni sicure a riguardo, per farci un articolo.

  6. Ti ringrazio per la risposta.
    Ti sarei grato se mi scrivessi il nome tedesco del “Fucile Automatico con Serbatoio Modello 1885 con Canna Rinculante e Caricatore Amovibile a Gravità”. Non ho trovato nulla su internet, e mi interessa molto.
    Ti ripropongo inoltre la domanda, chiedendoti quale sia stato, secondo te, il primo fucile da battaglia automatico e a presa di gas. Forse l’AK-47?

  7. Il nome tedesco lo recupero domani dal libro.
    Se ti interessa c’è un accenno a quel fucile automatico qui:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Ferdinand_Mannlicher
    L’Ak-47 è un fucile d’assalto, non da battaglia (nei fucili da battaglia rientra tanto il Gewehr 98 che il FN FAL di mezzo secolo dopo), usa cartucce intermedie (300-500 metri di tiro teso), non cartucce di potenza piena (800-1000 metri di tiro teso).
    Il predecessore dell’Ak-47, con una cartuccia molto simile anche se meno potente, è lo Sturmgewehr 44 tedesco.
    Mi hanno sempre detto che lui è stato il primo fucile d’assalto della storia, poi non so… dovrei cercare meglio se esiste qualche caso precedente…
    In teoria ci sarebbero dei fucili automatici di fine ‘800 inizio ‘900, di progettazione italiana, in calibro 6,5×52 (che è un calibro “pieno” così ridicolo da slittare verso i calibri intermedi come potenza e gittata), ma non sono concettualmente pensati come fucili d’assalto.
    Ad esempio il Cei-Rigotti (fucile a tiro automatico e semi-automatico con vari brevetti tra 1895 e 1911) venne anche calibrato in 7,5 svizzero, decisamente un calibro da fucile da battaglia.
    Era a recupero di gas, come attesta il brevetto numero 38428 del 21 marzo 1895.
    Ecco, tornando alla tua domanda sul BAR, se imponiamo come vincolo il recupero di gas invece dell’azione a rinculo, questo fucile è più adatto del Mannlicher 1885 a soddisfare la tua richiesta.

  8. Ok, in attesa del nome tedesco, mi ritengo soddisfatto.
    Sapevo di poter contare sul Duca 🙂

  9. Riporto dal libro, io ho tradotto in italiano la traduzione in inglese dell’autore:
    Automatisches Repetier-Gewehr (Handmitrailleuse) mit rückgehenden Lauf u. aufsteckbaren Magazin M. 85
    Ciao!

  10. Duca, il prototipo-antesignano dei fucili d’assalto non potrebbe essere il nostrano Villar-Perosa?

  11. La Villar-Perosa è una balorda pistola mitragliatrice doppia (spara il 9 Glisenti, che un 9×19 anemico ridotto come potenza al 9 corto). Una merda come mitragliatrice leggera per gli assaltatori. Una merda al cubo come pistola-mitragliatrice da portare imbracata al torso o con un orrendo calcio di legno artigianale…
    Però è entrata nella storia delle pistole-mitragliatrici, essendo arrivata prima di molte altre.

  12. Ti ringrazio per il nome in tedesco.
    Per quanto riguarda il Villar-Perosa, non posso che concordare in pieno con quello che ha detto il Duca.
    Aggiungo una mia considerazione: visto il calibro utilizzato, dubito che fosse molto utile, anche montato sugli aerei.
    Per quanto riguarda quello che ha detto DagoRed, penso che piuttosto il Villar-Perosa possa essere meglio identificato come l’antenato delle “armi automatiche leggere con calibro ridotto”, aka SMG (no, non è Sarah Michelle Gellar. Si parla di submachine gun).

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